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Verso la catastrofe

Finalmente qualche giornale inizia a snocciolare cifre concrete...

Ovviamente non riguardano i miliardi di euro persi a causa dell’immensa avidità di banchieri e personaggi vari che hanno volontariamente creato una crisi delle peggiori mai viste.Questo sarebbe chiedere troppo dai giornali e comunque sono cifre così enormi da non poter essere quantificate con sufficiente precisione.

Riguardano le cifre dei probabili disoccupati dell’anno 2009.
Su La Stampa di domenica 22-02 a pagina 6 si parla di qualcosa come 2 milioni di precari a rischio.

Ovviamente il termine "a rischio" è utilizzato per non allarmare troppo i lavoratori e per dare una falsa speranza.

Chiunque abbia seguito questa lenta ma inesorabile catastrofe economica attraverso mezzi di informazione seri (quindi esclusi i media tradizionali come tv e giornali), può intuire che questi milioni di lavoratori diventeranno certamente disoccupati ed andranno ad allungare la fila di quelle persone in attesa di assegni di disoccupazione per tirare avanti...

Ma per quanto?
Quanti saranno realmente i disoccupati nel 2009 e quali effetti sociali si avranno?
Un aiutino potrebbe darcelo il blog di Beppe Grillo che con ben 1 anno di anticipo aveva previsto il numero esatto di disoccupati in questo anno.

Mentre i vari esperti economici, ministri e giornalisti cercavano di sdrammatizzare la situazione, un comico sbatteva in faccia all’italiano medio quello che sarebbe successo in un anno.

Per chi non ci credesse provi a controllare i post del 2008 del sito del comico genovese.



Se dovessimo prendere per buone le sue previsioni ci aspettano almeno 2 anni molto duri...

Qualcuno al governo ha messo già le mani avanti schierando da prima poche migliaia di militari ed ora proponendo il potenziamento dell’apparato di sicurezza allestito dal ministero della difesa.

Ovviamente la scusa ufficiale è che il militare deve difendere il cittadino dai delinquenti, ma chi può dire che cosa potrebbero fare i nostri eroici soldati in caso
di sommosse o dimostrazioni di piazza.

O meglio, potremmo domandarci cosa verrà ordinato loro se la gente dovesse scendere in piazza per manifestare contro la miseria che colpirà milioni di persone fra 1 o 2 anni.

La situazione non è per nulla buona e peggiorerà rapidamente.
L’inerzia della gente comune non migliora le cose...

La mancanza di voglia di fare, il menefrechismo generale e l’illusione che il governo possa effettivamente cambiare la situazione, tutti fattori che stanno per portare il nostro paese verso uno dei suoi periodi più neri.

Aspettiamo allora e speriamo che le previsioni di molti siti e blog che si stanno occupando di questa crisi non si avverino...
Speriamo.

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