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Usurai: ladri di vita

L’usura ha un illegittimo diritto di cittadinanza da nord a sud benché l’immaginario collettivo lo creda reato caratteristico solo di alcune regioni.
 
E’ noto che parliamo di usura quando una persona presta denaro ad un’altra che è in difficoltà economiche richiedendo in cambio oltre al capitale anche interessi altissimi.
 
Chi ricorre a tale tipo di prestito non può procurarseli attraverso una banca (che non presta denaro se sa che il debitore non può garantirne la restituzione) perché già insolvente, perché inaffidabile finanziariamente o più banalmente perché non può attendere i tempi tecnici per un prestito o un mutuo.
 
Per procurarsi denaro contante ed urgente ricorre allora a certi “privati” che approfittano del suo stato di bisogno e gli offrono a vista il denaro necessario, applicando però tassi “usurari” talmente sproporzionati che quasi sempre non solo sarà impossibile per lui restituire il capitale ma diventa difficile restituire gli stessi interessi. 
 
Il reato di usura è previsto dall’art.644 del codice penale che punisce con la reclusione da uno a sei anni e con la multa fino a 15 mila euro chiunque si faccia dare o promettere interessi o vantaggi usurari, sotto qualsiasi forma, in cambio di prestazione di denaro o di altra utilità.

La stessa pena è prevista per il “mediatore” che dopo aver procurato a taluno una somma di denaro od altra utilità chiede, per la mediazione, un compenso usurario.

La legge – tramite l’Ufficio Italiano Cambi - stabilisce il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari. Sono comunque sempre tali quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria ed essi risultano sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all’opera di mediazione.
 
Le pene sono aumentate da un terzo alla metà se il colpevole ha agito nell’esercizio di una attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare, se ha richiesto in garanzia partecipazioni o quote societarie o aziendali o proprietà immobiliari del debitore, se il reato è commesso in danno di chi si trova in stato di bisogno o di chi svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale.
 
L’impossibilità di restituire i soldi ricevuti – comprensivi di capitale ed interessi - spinge molte volte il debitore ad accettare di svendere al creditore-usuraio i suoi beni e in molti casi, se si tratta di un imprenditore, anche la sua stessa azienda. Questa ipotesi è abbastanza ricorrente anche se può accadere che, come immagine di facciata, l’azienda continui ad essere gestita dal debitore trasformato in proprietario apparente.
 
Il personaggio più famoso ed impegnato contro l’usura è Tano Grasso che nel suo libro “Ladri di vita”, scritto con Gaetano Savateri, ha proposto le linee guida per evitare di cadere nell’usura. I consigli sono stati ripresi anche dalla Polizia di Stato che ne ha fatto un decalogo reperibile nel suo sito e che di seguito si riporta:
 
No al denaro facile
Non rivolgerti mai, per nessuna ragione, a chi ti offre denaro in prestito con rapide procedure chiedendoti in cambio interessi elevati o altre pesanti condizioni
 
Rivolgiti solo a banche o Finanziarie.

Recati soltanto presso le banche o le società finanziarie autorizzate e renditi sempre conto di quanto ti vengono a costare i soldi presi in prestito. Quando ti rivolgi a una finanziaria, assicurati che sia abilitata ad esercitare il credito e accertati sempre che tutte le condizioni risultino dal contratto.
 
Vai al Consorzio fidi e Fondazione antiusura
Se nessuna banca è in grado di garantirti un prestito, rivolgiti ad un Consorzio fidi o alla Fondazione antiusura più vicina.
 
Denuncia l’usuraio
Denuncia prima possibile l’usuraio alle autorità di polizia. Non perdere mai tempo: prima denunci e maggiori sono le possibilità di tornare a una vita normale. La legge, infatti, aiuta le vittime dell’usura che hanno denunciato.
 
Fatti furbo
Per incastrare l’usuraio fatti furbo: la tua denuncia sarà più incisiva quanti più elementi di prova potrai produrre (registrazioni, testimonianze,etc.)
 
Fai valere i tuoi diritti
Fai valere i tuoi diritti. Ricordati che in nessun caso l’usuraio può presentare istanze di fallimento contro di te e che se viene accertato il rapporto usurario non sono dovuti interessi.
 
Chiedi aiuto
Non restare mai solo: cerca il sostegno di un’associazione di categoria o di una fondazione o di un’associazione antiusura.
 
Capisci le ragioni
Se non riesci ad ottenere un prestito dalla banca, chiedi spiegazioni e sforzati di capirne le ragioni.
 
Leggi le clausole
Leggi con attenzione tutte le clausole contrattuali quando ti viene concesso il credito: sia i tassi proposti sia le altre condizioni possono essere contrattati.
 
Concorda sempre il “Piano di rientro”
Se la banca ti chiede il rimborso del credito, cerca sempre di concordare un piano di rientro e fai anche attenzione agli sconfinamenti.
 
Il Ministero dell’Interno ha creato un numero verde contro l’usura e il racket che risponde alle domande, ai dubbi ed ai chiarimenti dei cittadini. Il numero verde è: 800 999 000 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19).

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