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USA, la riforma sanitaria passa alla Camera: grande soddisfazione ma si teme per il Senato

 

La sofferta ma necessaria Riforma Sanitaria, osteggiata apertamente dai Repubblicani, è passata sabato notte alla Camera con 220 voti a favore e 215 contrari.

La soddisfazione del Presidente Obama è grande per questa rilevante vittoria politica ed il sogno democratico di una sanità più equa inizia a farsi realtà. Rimane però la difficile prova del Senato dove l’approvazione della Riforma non è scontata.

La sanità USA è attualmente affidata al sistema delle Compagnie Assicurative Private, in sostanza per i cittadini USA più facoltosi si tratta di un buon sistema dato che possono permettersi le costose polizze ad alta copertura, mentre per la classe media il sistema è già meno efficiente dato che i datori di lavoro solitamente cercano di offrire delle polizze economiche e quindi non particolarmente complete. I datori di lavoro attualmente possono anche non pagare alcuna copertura sanitaria ai propri dipendenti. Ci sono poi quelle decine di milioni di americani, ufficialmente 40 milioni, che non dispongono di nessun genere di copertura sanitaria. Cosa francamente inaccettabile per una grande democrazia come quella americana.

Raffrontando il sistema sanitario USA con quello italiano, ad esempio, risulta lampante come l’Italia da questo punto di vista surclassi per civiltà nel welfare state la prima potenza mondiale.

La riforma Obama appena approvata, anche se solo alla Camera, prevede appunto la copertura per chi non può permettersi una costosa assicurazione, inoltre limita lo strapotere delle assicurazioni impedendo loro di aumentare i premi con l’avanzare dell’età, oppure di rifiutarsi di coprire una data patologia poiché definita pregressa alla stipula della polizza. Cosa a dir poco inquietante.  Inoltre la Riforma prevede l’obbligatorietà della stipula di polizze adeguate da parte dei datori di lavoro per tutti i dipendenti ed introduce la “public option”, ovvero la possibilità di scegliere liberamente di optare per il piano di copertura pubblica.

Ora non resta che attendere il voto del Senato, il Mondo vedrà allora se il buon senso prevarrà sugli enormi interessi economici dei giganti della Sanità Privata

Commenti all'articolo

  • Di Mauro (---.---.---.208) 8 novembre 2009 13:22

    Speriamo che passi anche al Senato..Questo vorrebbe dire che realmente il mondo e non solo l’America è teso verso un cambiamento in positivo...

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.47) 8 novembre 2009 14:01
      Francesco Rossolini

       Fuori da ogni particolarismo e da ogni posizione politica uno Stato che voglia definirsi Democratico ha l’obbligo di garantire a tutti i cittadini le migliori cure possibili in caso di necessità. Una sanità elitaria è qualcosa di mostruoso. 

      Sinceramente sono rimasto male per i ben 215 voti contrari. 


    • Di Enrico C. (---.---.---.184) 8 novembre 2009 17:15

      "Sinceramente sono rimasto male per i ben 215 voti contrari."

      Non che ci siano 215 persone contrarie alle cure mediche per i cittadini, i Repubblicani votano contro per indebolire Obama, i Democratici "disertori" per paura di vedersi tagliati i fondi elettorali dalle compagni di assicurazione, è tutta politica...
      ¬_¬

  • Di Marco (---.---.---.167) 9 novembre 2009 06:14

    E’ assolutamente sbagliato quello che ha fatto Obama. E’ un’idea malsana che lo Stato debba aiutare i cittadini, pagandogli le spese mediche. Adesso vedranno lievitare ancora di più il loro deficit che è già altissimo......

  • Di Fabio (---.---.---.138) 9 novembre 2009 09:32

    Marco tu dove ti curi? Immagino che usufruisci del sistema sanitario nazionale e ciò fa emergere tutte le contraddizioni di un elettorato e di uno stato (il nostro) che predica verso un capitalismo autonomo e malato e usa però un sistema sociale preberlusconiano. Io sono convintissimo che lo Stato senza Stato soccombe, non ce la fa. Un esempio? Guardate il mercato, le borse e le grosse aziende: sono all’interno di un sistema che preme per liberarsi dall’ingerenza dello stato ma poi in modo del tutto instupidito non sa regolamentarsi da sè e ciclicamente infatti crolla e chiede poi aiuti allo stato, quindi di cosa ci si lamenta? Obama sta solo rendendo un servizio grandioso al popolo americano - nonostante l’ambiguità dei repubblicani cerchi di fare muro - sta tentando di dare la possibilità a tutti di curarsi a fronte di una tassa, lo stesso servizio che il governo italiano sarebbe invece lieto di smantellare. Ed è solo lunedì, coraggio....

    P.S. Approposito, stasera vado a vedere il nuovo documentario di Michael Moore sulla crisi economica, sembra piuttosto caustico...vi farò sapere smiley

  • Di (---.---.---.238) 28 novembre 2009 01:21

    Per avere accesso alle cure sanitarie l’unica strada è la polizza assicurativa che viene stipulata presso l’azienda in cui si lavora oppure privatamente, ma con condizioni e vincoli penalizzanti per chi la stipula

    Ad esempio

    Se subisci un’operazione sei davvero un disgraziato perché la compagnia assicurativa può stracciare la polizza e lo stesso vale se hai un tumore ( niente e nessuno ti garantisce )

    Se non sei assicurato devi pagare i costi della sanità dimenticando i soldi che hai fatto molta fatica a mettere in portafogli

    IL SOGNO DI OBAMA E DI OGNI DEMOCRATICO
    continua su:
    http://video-italians.blogspot.com/...

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