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Usa e Cina decidono in privato il destino del mondo

 

USA e Cina, le più grandi potenze del mondo, si accordano in privato in una sorta di G2, e decidono sul futuro del mondo.

A seguito della crisi le posizioni di Cina e USA sono più morbide e duttili che in passato. I due giganti si sono resi conto di essere interdipendenti e che le rispettive economie sono correlate e unite in maniera indissolubile.

La Cina detiene quasi 2000 Miliardi di $ in obbligazioni USA mentre gli Stati Uniti rimangono i principali acquirenti di prodotti finiti o semilavorati cinesi, quindi le due economie sono interdipendenti. Usa e Cina hanno tutto l’interesse a spingere l’economia globale in modo che si esca dalla crisi il prima possibile.

La preoccupazione è che questa spinta venga sostenuta nuovamente da un indebitamento eccessivo che prima o poi potrebbe ricadere nuovamente sull’economia reale e quindi sui cittadini.

Non ci sono comunque dubbi sul fatto che USA e Cina siano i protagonisti del sistema economico mondiale almeno per il momento. Ci sono però una fitta schiera di paesi emergenti come il Brasile che pian piano cerca di acquisire maggiore rilevanza internazionale.

In questo gioco delle parti purtroppo la UE ancora mostra la sua debolezza politica, caratterizzata da una molteplicità di vedute e strategie locali che impediscono alla UE di avere una posizione politica ed economica comune.

Urge la realizzazione di una maggiore integrazione a livello europeo che superi i particolarismi nazionali e che dia alla UE la possibilità di contrapporsi ai grandi della Terra come un’unica entità.

La questione è se riuscirà l’Europa, frammentata addirittura a livello sub nazionale, a divenire una vera entità politica ed economica.

Nel frattempo, mentre il vecchio continente fatica ad evolversi, Cina ed USA decidono per l’intera umanità. 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.130) 30 luglio 2009 10:52
    Damiano Mazzotti

    Mi dispiace per usa e cina ma secondo me è finita l’epoca delle grandi potenze....

    E forse a breve la questione fondamentale è che si ritornerà a ricercare l’autosufficienza nella produzione del cibo...

  • Di sganapino (---.---.---.254) 30 luglio 2009 17:06

    Capire quello che vuol fare la Cina non è facile, ma direi che i colloqui Cina e Obama sono proprio una partita tutta loro: quella tra un creditore ed un debitore.
    La Cina fa parte dei paesi BRIC: Brasile, Russia, India, Cina, e tra gli obiettivi sembra abbia anche l’uscita dal dollaro, cioè dal considerare il dollaro come prima moneta d’interscambio per il commercio estero. Quindi, come tutti i paesi, tratta su tanti tavoli anche in contrapposizione tra loro. Direi che il loro primo obiettivo è Formosa, della cui indipendenza gli Usa si sono dichiarati da sempre paladini. Un paladino tanto indebitato però potrebbe chiudere un occhio nell’ipotesi di annessione di Formosa da parte della Cina: do ut des.
     

  • Di (---.---.---.8) 30 luglio 2009 17:42

    Quello che mi spaventa è che se sbroccano, potrebbero sostituire al potere del denaro quello della pura e semplice violenza predatoria: i mezzi li hanno. Un’alleanza tra creditore e debitore per impedire al resto dei creditori comuni di venire a battere cassa?

  • Di duca (---.---.---.8) 30 luglio 2009 17:43

    Quello che mi spaventa è che se sbroccano, potrebbero sostituire al potere del denaro quello della pura e semplice violenza predatoria: i mezzi li hanno. Un’alleanza tra creditore e debitore per impedire al resto dei creditori comuni di venire a battere cassa?

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