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Un cartone animato che educa alla pace (anziché alla jihad). Riuscirà ad entrare a Gaza?

Leggendo la notizia riportata dal quotidiano Yediot Aharonot, verrebbe proprio da parafrasare il famoso detto "Se Maometto non va alla pace, sarà la pace ad andare da Maometto". Gary Knell, presidente del Sesame Workshop, l’organizzazione del famoso programma educativo per bambini "Sesame Street" con i "Muppets", personaggi ideati da Jim Henson, trasmesso in oltre centoquaranta Paesi (Italia compresa: nel 1978 con il nome "Apriti Sesamo"), sta infatti progettando di far mandare in onda la trasmissione per i bambini di Gaza.

"Sappiamo che è un’area estremamente volubile, ma riteniamo che è veramente importante intraprendere questo passo per promuovere la fiducia in se stessi" racconta Knell. Una versione palestinese della serie, la Sharaa Simsim, in realtà già esiste, ma è trasmessa soltanto nella West Bank, controllata da Fatah, il cui segnale non arriva alla Striscia

"Stiamo lavorando con il primo ministro, con il ministro dell’educazione nei territori palestinesi e altri, per produrre nuovi programmi incentrati sulle tante soluzioni pacifiche dei conflitti. Non sarà facile, ma tenteremo di tutto. Stiamo considerando di trasmettere il programma via satellite, ma stiamo anche pensando di chiedere al Fondo Onu per l’Infanzia (l’Unicef) o ad organizzazioni non governative, di occuparsene loro Sappiamo che i bambini della Striscia hanno bisogno di programmi positivi, alla luce delle circostanze createsi negli ultimi due anni".
 

La tv di Hamas che trasmette a Gaza, è infatti ultimamente entrata spesso nella cronaca per i pupazzi, ispirati ai personaggi più cari ai bambini di tutto il mondo, che incitavano all’odio contro gli israeliani e alla guerra santa. Perfino la Walt Disney protestò per la cattiva strumentalizzazione di uno dei personaggi più famosi, Topolino, che rappresentava un palestinese a cui i cattivissimi israeliani avevano rubato la terra e che prometteva di sterminare tutti i "sionisti". Hamas aveva fatto morire il personaggio (naturalmente per mano israeliana), ma aveva immediatamente ricominciato il programma con le stesse argomentazioni, usando però, altri pupazzi animati.

L’insegnamento della guerra ai più piccoli da parte di Hamas, è approdato anche in internet, dove un sito, chiamato "Al-Fatah", aperto dall’organizzazione che mantiene il controllo della Striscia, include racconti di martirio, liste di "eroi" e leaders . Lanciato dal Libano nel 2002, ma negli ultimi tre anni con base a Londra, viene rinnovato due volte al mese e ogni nuova edizione è accompagnata da una nota redazionale scritta da qualcuno che si fa chiamare Sami Alhalabi. Il sito conta circa 63 milioni di visite e invita i bambini a seguirlo, attraverso animazioni, pupazzi e links a siti chiamati "Le storie di zio Izz a-Din’s", "Mia nonna" e "La mia cara ragazza del futuro"

In una di queste animazioni, una bimba si rivolge ad un israeliano venuto a parlare di pace nella sua scuola: "Ti puoi aspettare la pace tra un lupo e un agnello? Il lupo vuole divorare il povero piccolo agnello perché beve da un fiumiciattolo. La pace, caro signore, con il lupo occupante che ci prende ogni cosa, che calpesta la nostra Gerusalemme, confisca il nostro Paese, rovina le nostre case e imprigiona i giovani... I nostri guerrieri li cattureranno e li uccideranno"... Gli studenti hanno applaudito e bisbigliato: ’L’occupazione finirà, nessuna pace con il nemico’.

Riusciranno, quindi, i simpatici pupazzi, in un simile contesto, a convincere i bambini indottrinati da Hamas che è meglio costruire che distruggere e che è meglio dedicarsi alla pace che alla jihad?

 

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