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Sopravvissuto alle due atomiche della storia.

Si chiama Tsutomu Yamaguchi oggi novantatre enne l’uomo che è sopravvissuto ai due bombardamenti atomici della storia.
Si chiama Tsutomu Yamaguchi, ha novantatre anni l’uomo che è sopravvissuto ai due bombardamenti atomici della storia, a quello di Hiroshima del 6 agosto e di Nagasaki del 9 agosto 1945. E’ il primo ad essere ufficialmente riconosciuto come tale. Le autorità delle due città giapponesi lo hanno annunciato martedì.
 
Il signor Yamagughi, allora ingegnere della Mitsubishi Heavy Industries Nagasaki Shipyard & Machinery Works, si trovava a Hiroshima in viaggio di lavoro quando il 6 agosto del 1945 il B-29 americano sganciò la prima atomica.

Colpito dalle radiazioni a circa 3 km di distanza dall’epicentro, ricevette ustioni di vario grado sul corpo e si fermò quella notte per ricevere alcune cure. Il mattino dell’8 fece ritorno a Nagasaki, sua città natale. Giusto in tempo per assistere al secondo bombardamento. Alcuni giorni dopo Yamaguchi si recò, nelle vicinanze dell’epicentro di Nagasaki in cerca dei suoi familiari, rimanendo così esposto alle radiazioni residue.

La sua storia è stata verificata anche attraverso riscontri con un altro sopravvissuto, un funzionario di Nagasaki ha commentato: “Per quanto ne sappiamo, lui è il primo ad essere riconosciuto come vittima sopravvissuta a entrambe le bombe. E’ un caso molto sfortunato, ma potrebbero essercene molti altri come il suo”.

Il riconoscimento del governo prevede per le vittime ancora in vita, i cosiddetti hibakusha (letteralmente “folgorati dalla bomba”), il diritto a una pensione, a trattamenti medici speciali gratuiti e alle spese per i funerali.


Per Yamaguchi, già in precedenza certificato come hibakusha di Nagasaki, la pensione non si duplicherà. Ma per il signor Yamaguchi quello che conta è che ora la sua doppia esposizione alle radiazioni sia stata riconosciuta ufficialmente, un fatto storico.

Per questo “potrò raccontare alle giovani generazioni le orribili storie dei bombardamenti atomici anche dopo la mia morte”, ha commentato secondo quanto riportato dal quotidiano Mainichi Shimbun. Yamaguchi è uno dei circa duecentosessantamila che sopravvissuti agli attacchi atomici. Tutti negli anni hanno sviluppato varie malattie causate dalle radiazioni, tra cui il cancro.

Ancora oggi sono migliaia gli hibakusha che chiedono di essere ufficialmente riconosciuti, ma le loro domande di assistenza sono state rigettate. Proprio mercoledì la corte distrettuale di Hiroshima ha criticato la decisione delle autorità municipali di negare lo status di hibakusha a sette anziani tra i sessantacinque e i settantasei anni che nei giorni seguenti il bombardamento prestarono servizio come soccorritori (i cosiddetti rescue hibakusha).

La popolazione giapponese è l’unica ad essere stata colpita da bombe nucleari. Secondo i bilanci ufficiali, più di centoquarantamila furono i morti a Hiroshima e settantamila a Nagasaki, di cui 70.000-100.000 sul colpo. Molti sono i morti mai identificati, così come le persone decedute a causa delle radiazioni, ma non registrate nelle liste ufficiali. Non vanno poi dimenticati gli oltre 300.000 sopravvissuti “hibakusha”, dei quali 140.000 sono morti dopo lunghe sofferenze fisiche e psichiche.

Nonostante questo disastro, nel mondo ci sono ancora 31.535 bombe atomiche sparse nel mondo, questo numero è da ritenersi sicuramente sottostimato in quanto considera solo gli stati che hanno ammesso ufficialmente di possedere armi nucleari, cioè USA (10.500 bombe), Russia (20.000), Gran Bretagna (185), Francia (450), Cina (400). Mancano i dati relativi a Israele, India, Iran e Pakistan, che non hanno ammesso di essere in possesso di bombe atomiche, India e Pakistan però hanno già effettuato 5 test nucleari.

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