• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Scacco matto in tre mosse

Scacco matto in tre mosse

Il primo passo è far capire chi comanda.

La gente marcia per le strade. La gente marcia per le strade compatta e unita da gridi e tamburellare di caschi sull’asfalto. La gente marcia, compatta, e il Re si permette di non ricevere, di non ascoltare. La gente marcia compatta, ognuno accanto alla sua vita fatta di problemi quotidiani, chiede di essere ascoltata, e il Re manda la polizia a reprimere.

Il secondo passo è demolire i poteri contrastanti.

«Con questi magistrati non si può andare avanti, ora occorre cambiare passo». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non recede dai suoi propositi di riforma del sistema giudiziario italiano e nella riunione dell’ufficio di presidenza del Popolo delle Libertà illustra ai massimi dirigenti del partito le sue intenzioni riguardo al rapporto tra politica e giustizia e ai cambiamenti che il governo vuole apportare nella celebrazione dei processi in Italia.
 
Berlusconi, secondo fonti di stampa, avrebbe parlato anche di «una vera e propria persecuzione giudiziaria» nei suoi confronti, «che porta il paese sull’orlo della guerra civile». Il premier avrebbe menzionato espliciti tentativi di far cadere il governo da parte di componenti della magistratura, nell’ambito di una «deriva eversiva» di una parte delle toghe e ha puntato il dito anche contro alcuni programmi Rai, accusati di imbastire sempre «processi al governo».
 
E, se non fosse ancora chiaro, rileggetevi quello che scrivevo pochi giorni fa cliccando qui.

Il terzo passo è demolire le correnti all’interno del movimento, creando un solo, unico pensiero, il proprio: «Sulle riforme, la giustizia, l’immigrazione e tutti i temi caldi oggetto di dibattito politico interno al partito, precisa Berlusconi, le decisioni si prendono a maggioranza e chi non le rispetta si pone al di fuori».
 
 
Fonte: Il Sole 24 ore

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares