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Religione di Stato: l’influenza del Vaticano

A Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo, il sindaco (PdL), non si cura di contrastare Cosa Nostra, ma obbliga tutti i suoi cittadini ad ammirare i crocifissi in ogni ufficio pubblico. Poco importa se così facendo vada palesemente contro una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, in fondo quelli del PdL della legge e del diritto non se ne sono mai importati molto. E così, grazie a questa normativa di stampo liberale un preside locale rischia una multa per non aver esposto il crocifisso nel suo ufficio. Reato gravissimo, non vi pare?
 
Ma il PdL è un partito vario, aperto. In Senato infatti due senatori (Germontani e Fleres) hanno presentato dei disegni di legge atti ad attribuire dei diritti costituzionali alle coppie di fatto. Chiaramente il buon Gasparri ha subito stoppato questa inaccettabile irreverenza nei confronti della religione di Stato, consigliando un approfondimento che, secondo indiscrezioni, durerà tra i 200 e i 300 anni. Il PD, per non rischiare di dividere la maggioranza, tace.
 
I senatori del PdL, assieme ai difensori della fede, al secolo la Lega Nord, si sono subito rifatti l’immagine all’occhio di porporati e integralisti similari, bloccando la commercializzazione della pillola abortiva RU 486. Prima di vederla nelle farmacie servirà un parere tecnico, il quale sicuramente affermerà che la pillola ha degli effetti collaterali (come qualsiasi medicinale) dando così un argomento inoppugnabile alla destra integralista, che vieterà per sempre la pillola. Tra l’altro uno degli argomenti preferiti dai cattolici è che la pillola banalizza l’aborto. In altre parole è meno invasiva e causa meno dolore alla donna. Dunque, secondo la destra, se tu, donna, vuoi abortire, puoi farlo. Ma devi soffrire.
 
Questi sono solamente tre esempi, tutti recenti e di attualità. Ma come non tornare con la memoria allo scorso febbraio, quando si rischiò la crisi istituzionale pur di assecondare le volontà del Vaticano in merito alla vicenda Englaro? E che dire del successivo disegno di legge sul testamento biologico, che ha completamente travisato il senso di quel tipo di documento?
 
Io penso che sia sotto gli occhi di tutti che questa classe politica è del tutto asservita alla Chiesa e al cristianesimo, il quale è ormai diventato una sorta di religione di Stato. Non solo per l’imposizione di tradizioni e ricorrenze tipicamente cristiane, ma anche per le leggi che il parlamento e le amministrazioni locali impongono ai cittadini. Croci obbligatorie, medicinali col timbro papale e quant’altro sono tutto fuorchè sintomi di libertà e tolleranza.
 
Tra non molto inoltre vi sarà la fine di Berlusconi. I sintomi sono ormai evidenti e secondo molti è solamente questione di tempo. Ma se anche cadesse tra 2 o 3 anni, immaginiamo chi andrà al suo posto. A mio avviso i favoriti sono coloro che si ritroveranno attorno alla lobby formata da Casini, Rutelli e Montezemolo. Un nuovo centro di ispirazione cristiana (ovvero una destra teocratica). Facile immaginare che in quel centro troveranno spazio personaggi di dubbia cultura liberale e democratica come la Binetti, Buttiglione o Cristiano Magdi Allam.
 
Tutto ciò è decisamente preoccupante per il futuro del nostro paese, sopratutto se si considera quanto i privilegi della Chiesa costino all’Italia in termini di denaro e di opportunità perdute. Non ci sono infatti solamente le esenzioni fiscali, gli insegnanti di religione pagati dallo Stato, l’8 per mille e quant’altro, c’è anche la cultura antiscientifica e oscurantista che la Chiesa non ha mai abbandonato. La ricerca e lo sviluppo saranno continuamente osteggiati, così come i diritti civili. La Chiesa infatti, per costituzione, ripugna la libertà e la democrazia.
 
Quei pochi personaggi pubblici che si esprimono a favore della laicità dello Stato vengono dileggiati e considerati più estremisti degli integralisti religiosi in camicia verde, che si nascondono dietro le "tradizioni della cultura popolare", come se queste ultime fossero sempre e comunque giuste e sensate o portatrici di valori sani. Possibile che non si possa aprire un dibattito vero ed onesto per capire se davvero i valori del cristianesimo sono così positivi e universali? Possibile che nessuno chieda conto alla Chiesa di alcune sue prese di posizione? Possibile che nessuno interroghi anche chi la pensa diversamente?
 
La religione di Stato ormai è un fatto, non dichiarato, ma palese a chiunque abbia uno spirito laico dentro di sé. Certo, chi ama Gesù e il Papa non si accorge di questi soprusi e di queste ingiustizie, ma chiunque abbia un’altra sensibilità sì. E anche noi laici siamo cittadini, con diritti e doveri. 

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