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Porta a Porta su Brenda: sciacallaggio mediatico

Vespa = Sherlock Holmes

Per quanto possa sembrare inverosimile, durante la serata di lunedì nella trasmissione del solerte Bruno Vespa è ricomparso “il plastico”. Tranquilli non era quello della casetta di Cogne. No, questa volta si trattava di un modellino raffigurante il tugurio nel quale viveva la povera trans Brenda morta in misteriose circostanze, qualche giorno fa.
 
Misteriose per noi comuni mortali, ma non per la teoria che il prono amico di Berlusconi ha cercato di accreditare attraverso la testimonianza di un’altra transessuale ospite della trasmissione la quale ci ha spiegato che la morte della sua compagna altro non è che un banale incidente domestico cui la defunta non ha saputo porre riparo trovandosi in un totale stato di ubriachezza.
 
Quindi la smettano di indagare polizia e magistrati perché altri pezzi da novanta che andando per trans possano incappare nelle stesse disavventure del povero Marrazzo non ce ne sono. Il caso è risolto grazie a Vespa nella cui trasmissione non si fanno più i processi come usava fino a qualche tempo fa, ma addirittura le indagini.
 
Dopo pochi minuti dall’inizio si è capito che il vero scopo di questo grande giornalista, famoso per la sua obiettività, era quello di gettare sull’ex presidente della regione e possibilmente sulla coalizione di cui costui ha fatto parte, un supplemento di fango. A questa bisogna dava una mano l’altra grande penna della stampa italiana che risponde al nome di Maurizio Belpietro.
 
Il colmo è stato raggiunto quando, visto che la testimone parlava a ruota libera e non diceva quello che il nostro amabile conduttore voleva udire, egli gli ha chiesto esplicitamente se era vero che la Brenda le avesse mostrato 30.000 euro che potevano provenire da Marrazzo e gliene avesse regalati 500.

China, così si chiama l’interrogata, ha naturalmente risposto di sì suscitando l’ipocrita costernazione del conduttore che più di una volta mentre tentava, ovemai ce ne fosse stato bisogno, d’infangare ulteriormente il nome di Marrazzo, si diceva suo estimatore e amico.
 
Io non so se quanto dice questa trans sia vero o no, ma resta il fatto che le sue affermazioni, anche quelle riguardanti il computer portatile, sono totalmente difformi da quanto hanno asserito le altre transgender che frequentavano la povera Brenda. Certo se fosse vero quanto sostiene questa China, lo spropositato compenso di 30.000 euro per una prestazione sessuale aprirebbe altri scenari, tanto più se si considera che la vittima viveva in un tugurio e all’apparenza non navigava certamente nell’oro.
 
Proprio per tutti questi interrogativi ai quali al momento non si possono fornire risposte certe e ad evitare inutili polveroni, i processi e le relative indagini bisognerebbe lasciarli fare ai magistrati, ma visto che il buon Vespa viene pagato con i nostri soldi (lo dice il Berlusca di Santoro) e che ci tiene tanto a fare l’investigatore ci faccia una trasmissione con il plastico di Palazzo Grazioli con un modellino del lettone di Putin e chiami la D’Addario a descriverci i movimenti fatti, da lei e dal premier, all’interno della stanza oppure chiami la Noemi Letizia a mostrarci come e dove lei e “papi” cantavano le canzoni.della colonna sonora di scugnizzi e in quale maniera la ragazza consolasse il premier.
 
Certamente questo invito sarà disatteso. Cosa volete aspettarvi da un individuo che mentre il parlamento approva con l’ennesimo voto di fiducia la privatizzazione dell’acqua organizza una trasmissione sulle code dei cani?

I commenti più votati

  • Di Paolo Cufino (---.---.---.159) 25 novembre 2009 18:19

    Egr. Renzo Riva, sicuramente sarà colpa mia, ma del suo commento ho capito ben poco. Le due cose che, però, mi risultano chiare sono che Santoro varrebbe mezzo brigante meno di Vespa e Belpietro sarebbe un grande giornalista. Ora lasciando perdere Vespa sul quale penso di aver espresso compiutamente il mio pensiero, le sue valutazioni, sono a mio parere, completamente errate e mi spiego: Santoro è un grande professionista con la, sempre più rara, qualità di avere le spalle diritte e di non rispondere a nessun padrone; di destra o di sinistra che sia tanto è vero che è pronto a rischiare il proprio posto di lavoro per poter esprimere liberamente quello che pensa. Belpietro è l’esatto contrario: dice e scrive quello che vuole il suo datore di lavoro e si comporta quando partecipa alle trasmissioni televisive con scarsissima educazione: parla liberamente quando tocca a lui e interrompe continuamente i suoi interlocutori quando arriva il loro turno senza dimenticarsi di fare di no con la testa tutte le volte che la telecamera lo inquadra. Che tristezza! Questa indecente pratica è comune a tutti quelli del centro destra come se tutti avessero frequentato una scuola(che sia cosi?) che non esiterei a definire la scuola dei magliari in doppio petto. Mi stia bene.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.165) 24 novembre 2009 17:07

    Esaminando attentamente la foto di questo articolo, vedo Bruno Vespa intento a prendersi cura della folta capigliatura del presidente! ( è solo una battuta... ma mica tanto!)

    di Brucia 41

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 25 novembre 2009 11:08
    Rocco Pellegrini

     Hai perfettamente ragione: una trasmissione disgustosa con un verme (Vespa intendo) che ogni 3 o 4 minuti si dichiara amico di Piero mentre lo sfonda in ogni modo possibile.

     Ormai è evidente che questo personaggio si è iscritto al folto gruppo dei lacchè, capitanato da Minzolini, che fanno apparire Fede come un giornalista esemplare.
     Meno male, mi viene da dire, così sempre più gente spegnerà la televisione disgustata...
  • Di (---.---.---.190) 25 novembre 2009 13:13

    Ho sfrattato il televisore ed il relativo canone il giorno del funerale di mia madre ovvero il giorno 1 Aprile 1998.
    Quello che passa la TV lo so leggendo i giornali e da internet.
    La mia opinione è: a brigante brigante e mezzo.
    In questo caso il "brigante" sarebbe Santoro e di conseguenza, in questo caso, il "brigante e mezzo" sarebbe Vespa.
    Belpietro è un valido e preparato giornalista nonché direttore che, per dirla alla Paolo Cufino, riesce a rispedire al mittente tutto il fango mediatico che riversa nelle case dei teleutenti, che definisco telecastrati per tutti i culi e le tette ballonzolanti su tutte le TV a qualsiasi ora quando guardo occasionalmente lo schermo televisivo al bar oppure a casa di conoscenti, il "brigante" e tutta la brigata santoriana.

    Mandi,
    Renzo Riva
    Via Avilla, 12/2
    33030 Buja - UD

    [email protected]
    349.3464656

    Nuovo PSI F-VG
    Energia e Ambiente
    e
    Presidente C.I.R.N. F-VG
    (Comitato Italiano Rilancio Nucleare)

  • Di Paolo Cufino (---.---.---.159) 25 novembre 2009 18:19

    Egr. Renzo Riva, sicuramente sarà colpa mia, ma del suo commento ho capito ben poco. Le due cose che, però, mi risultano chiare sono che Santoro varrebbe mezzo brigante meno di Vespa e Belpietro sarebbe un grande giornalista. Ora lasciando perdere Vespa sul quale penso di aver espresso compiutamente il mio pensiero, le sue valutazioni, sono a mio parere, completamente errate e mi spiego: Santoro è un grande professionista con la, sempre più rara, qualità di avere le spalle diritte e di non rispondere a nessun padrone; di destra o di sinistra che sia tanto è vero che è pronto a rischiare il proprio posto di lavoro per poter esprimere liberamente quello che pensa. Belpietro è l’esatto contrario: dice e scrive quello che vuole il suo datore di lavoro e si comporta quando partecipa alle trasmissioni televisive con scarsissima educazione: parla liberamente quando tocca a lui e interrompe continuamente i suoi interlocutori quando arriva il loro turno senza dimenticarsi di fare di no con la testa tutte le volte che la telecamera lo inquadra. Che tristezza! Questa indecente pratica è comune a tutti quelli del centro destra come se tutti avessero frequentato una scuola(che sia cosi?) che non esiterei a definire la scuola dei magliari in doppio petto. Mi stia bene.

  • Di poetto (---.---.---.40) 26 novembre 2009 11:37

     

    Tutta la vicenda mette in chiaro che si sono usati due pesi e due misure.

    Da un lato le famose escort, che fino all’altro ieri nessuno sapeva cosa significava quella parola, dall’altro i trans.

    La vicenda delle giovani, e meno giovani, che vanno e vengono dalle varie residenze del Premier dovrebbero rientrare nell’ambito della vita privata e dovrebbero, al più, ricevere una condanna di tipo morale, così come la vicenda della trans.

    La cosa cambia aspetto, e diventa di interesse pubblico, se ci sono minorenni, se si usa droga, se si usano mezzi pubblici per interessi privati.

    Le due vicende non sono ancora ben chiare, e spetterà a chi di dovere chiarirle, si può però vedere come si siano usati due pesi e due misure nel trattare le due vicende e, soprattutto, quali risultati, politicamente parlando, queste hanno ottenuto.

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