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Parma, un altro caso Cucchi

Potrebbe essere un altro caso Cucchi. Giuseppe Saladino, trentaduenne di Parma, si trovava agli arresti domiciliari per scontare la condanna ad un anno e due mesi per furto con scasso. Il giovane era stato arrestato perché reo di aver rubato pochi euro da un parchimetro...

Potrebbe essere un altro caso Cucchi. Giuseppe Saladino, trentaduenne di Parma, si trovava agli arresti domiciliari per scontare la condanna ad un anno e due mesi per furto con scasso. Il giovane era stato arrestato perché reo di aver rubato pochi euro da un parchimetro. L’altra sera decide però di rompere la routine delle sue giornate ed esce a fare una passeggiata. Viene poco dopo fermato da una pattuglia dei carabinieri, identificato e arrestato. Passano circa 20 ore. La madre viene raggiunta da una telefonata: “Suo figlio è morto”. Rimangono ancora sconosciute le cause. L’uomo avrebbe avuto un malore in cella. Per il momento la Procura di Parma ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti.

Una svolta alle indagini sul caso Cucchi potrebbe arrivare dall’ultima decisione della Procura di Roma. I pm Vincenzo Barba e Francesca Loy hanno disposto la riesumazione del cadavere del geometra 31enne, morto lo scorso 22 ottobre nel reparto di medicina protetta dell’ospedale Sandro Pertini. In questo modo i giudici hanno deciso di accogliere la richiesta della famiglia di Cucchi che chiede nuove perizie sul corpo del figlio. Ora un pool di esperti eseguirà una tac e nuove lastre per capire di quale entità fossero i traumi subiti dal ragazzo.

I medici del Fatebenefratelli, uno degli ospedali che hanno accolto Cucchi, sono stati ascoltati alla commissione d’inchiesta al Senato (Ssn). Hanno riferito delle visite del 16 e 17 ottobre. “Forse troppo superficiali. L’impressione è che i medici siano stati poco scrupolosi” ha commentato il senatore Lionello Cosentino, uno dei membri della commissione di palazzo Madama. Oggi sarà intanto il giorno in cui i medici del Pertini saranno ascoltati. E proprio da loro la Commissione si aspetta dei chiarimenti, viste anche le incongruenze nelle cartelle cliniche.


Cartella clinica 1
Cartella clinica 2

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