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 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Elettronica a Napoli: parte Kaleidoscope|05

Elettronica a Napoli: parte Kaleidoscope|05

Il Natale è vicino e come da tradizione le vacanze di Natale portano con sè il Kaleidoscope Festival. Un po’ in anticipo rispetto le passate quattro edizioni, comincia stasera il festival di musica elettronica che ha portato nel capoluogo partenopeo artisti come l’oramai famosissimo Apparat.
 
La location è sempre quella del Duel:Beat ad Agnano, venerdì 18 e sabato 19 dicembre un lungo week-end di suoni sintetici e digitali.
 
Quest’anno la rassegna si incentra sulla cosiddetta Kosmische Musik anche conosciuta come krautrock, la madre di tutta la musica elettronica, nata negli anni 70 in Germania. E chi meglio dei Cluster poteva interpretare questa corrente? I teutoni arrivano a Napoli dopo quasi 40 anni di carriera, 13 album e innumerevoli collaborazioni (una fra tutte quella con Brian Eno). Famosi per le loro imprevedibili performance in cui suonano di tutto dai synth agli utensili da cucina, passando per le sveglie, sicuramente attireranno un pubblico anagraficamente eterogeneo.
 
Ma il programma di quest’anno è un vero e proprio excursus temporale, messi da parte gli anni 70 non mancano i dj set. Attesissimo quello dei Junior boys, duo canadese dalle sonorità decisamente 80s che spazia dalla techno minilmale al garage, a cui si aggiunge quello dei cremonesi Useless Wooden Toys, che offrono un set decisamente più funky e rock ma molto molto ballabile.
 
Italiani sono pure i Crimea X e i Franz & Shape. I primi (che vedono la partecipazione di Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò) decisamente più affascinati dai suoni krautrock, i secondi più votati all’elettro, club, rock.
 
Nuovissimo il progetto dei Q e Tarick1 di Genova. Decisamente festaioli i campani Playmobil from Chernobyl, a cui si aggiungono altri prodotti nostrani: i Plastic Penguin e i Fune.

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