• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > "No B day: piazza senza speranza e progetto". Cicchitto? No, i ragazzi (...)

"No B day: piazza senza speranza e progetto". Cicchitto? No, i ragazzi dell’Onda



Tu non fai cofa vuol dire effere giovani.
 
Non vorrei annoiare, proprio no. Però qualcosa sull’argomento la devo scrivere. Via il velo e tamburi sonanti: a qualcuno il No B day non è piaciuto. Attenzione: non mi riferisco ai trentacinque altoparlanti del casato di Arcore, né ai 4 pallidi democrats che salutano la manifestazione come evitabile, da evitare, evitata. Qui, cari miei, c’è qualcosa di meno comprensibile. Predisponiamo la testa in posizione-ricordo, e immaginiamo i vecchi film, i cari serial dove i giovani, fossero tutti fatti con lo stampino, erano pervasi dal primo all’ultimo, e questi dal ciuffo al midollo, dalla politica della piazza, dalle urla e dal megafono in rima. Tutti col poster, tutti idealisti: litigiosi in famiglia, “papà non capisci”, “fascisti”. Fatto? Presente? Dimenticatelo. Qui è bello dividere, spezzare il pane elemosinando le briciole. Che, aveva ragione quello, ad esser puristi c’è sempre qualcuno pronto a farti fuori, più puro di te.

A casa, per favore.

Ma con chi ce l’hai, U’? Il giorno 20 maggio mi macchiavo di inestinguibile onta. Mi ponevo in termini critici contro l’onda, rea a mio avviso d’avere intenzioni, animo, tarato sul frutto del ramo. Senza badare alla radice e al tronco (per citare Bersani. E non c’è di che vantarsene). Insomma: i tagli e il precariato sono opera di un governo: prendiamocela con quello, ce n’è di roba per cui lamentarsi. Mai l’avessi fatto. Giorno 5 dicembre: gente armata di logica e buon senso non pretende risoluzioni Onu o cos’altro, no, la più naturale delle richieste: chiedere che un governo fallimentare, retto da un personaggio ambiguo coinvolto in loschi affari e avvezzo alla perenne ricerca di soluzioni personali a discapito della comunità, levi le tende.

Onda su onda.

No. “Roma così invasa non capitava dall’Ondaquella studentesca, dello scorso autunno”, ci dicono. Ah, beh. “Salvo generosi contributi (penso allo spezzone di Action con i migranti e contro il pacchetto sicurezza), la piazza di ieri era per la maggior parte estranea alla tematica della crisi. L’anti-berlusconismo, se per un verso semplifica le pretese e raduna in piazza un milione di persone, per l’altro occulta la crisi, i rapporti di produzione, la povertà, la disoccupazione. Un milione in piazza, senza questione sociale, questo è il dato, su questo bisogna riflettere”. Dire "non è vero" vale a qualcosa? E chiedere lumi sulla dicitura “rapporti-di-produzione”? Un “Capitale”, please.

Protagonismo senza progetto.

“La generazione degli anni ‘80 vive in occasioni come queste i suoi momenti migliori, la sua più alta capacità autoriflessiva: disincanto, sciarpa viola e aperitivo in centro, magari con i bambini, un mix prodigioso. [...] In un aperitivo, in centro, dopo la manifestazione, i commenti erano: “Che bella manifestazione”, “anche i bimbi urlavano Berlusconi merda, hai visto?”, “tanto non cambia niente”. Protagonismo senza progetto, politica senza militanza, piazza senza speranza. Lontani dai moralismi, ma con attenzione materialista, bisogna discutere di queste cose e capire quali sono le linee di fuga che rompono il popolo e cominciano a fare moltitudine”. Dilettanti, par di capire.

Giovani con 3 G.

Insomma, il commento di tale Francesco Raparelli, su GlobalProject. Vicini a Uniriot, o loro stessi. L’Onda, diciamo. Dicono. Oddio: loro una manifestazione ce l’hanno. Come il Pd: l’11. Non spostiamo il mirino, però: il commento del signor Raparelli è totalmente ingeneroso, pregiudiziale. Da purista che ti fa fuori, appunto. A parte il credersi emanazione studentesca (non fatemi ragionare come la Gelmini, ve ne prego! I sottoprodotti sareste voi!), puzza che con e come lui tanti altri la pensino così (Uniriot stessa mai cita l’avvenimento del 5). Non è forse B la causa delle ragioni che stanno tanto a cuore a lor signori? E lor signori credono d’averne la licenza esclusiva? E migliaia di altri motivi. Fate conto che li abbia elencati certosinamente: li conoscete.

Bimbi miei, volevo dirvi: la mia presenza ai vostri cortei ve la siete giocata quando, davvero, ho visto bambini spronati a urlare al megafono “Sivvio Cacca” l’anno scorso. Un tempo avrei perso trentacinque minuti per elaborare la risposta in qualche modo avvilente, sarcastica, ragionata, brillante. Ora no, non fatemi fare il Facci: quei temini ho smesso di scriverli al quarto ginnasio. Buon aperitivo critico a reddito garantito. Peace!

Fuorinotanota del sindacato di Polizia Coisp. "La cattura dei latitanti merito della Polizia, non di un Governo che taglia le risorse ostacolando la lotta alla mafia. L’ordine di serizio per la scorta a Falcone tra la carta da riciclare!".

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares