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Niente bretella Barberino-Incisa

La Provincia di Firenze non sembra condividere la strategia del sindaco del capoluogo Matteo Renzi

“La città del Fiore, non la città del cemento”: questa la Firenze che campeggia nel progetto di Matteo Renzi.
 
Ma il nuovo sindaco non sembra impressionato dai volumi ciclopici di inerti, sabbia, cemento, acciaio e conci prefabbricati che stanno per piovere addosso alla città del Fiore con la costruzione dei due tunnel per l’Alta Velocità ferroviaria. Senza contare i milioni di metri cubi di smarino in uscita, e le decine di migliaia di metri cubi provenienti dalle demolizioni previste.
 
Non solo.
Nei suoi “100 punti”, sotto il titolo “Firenze più coraggiosa”, Renzi propone al 42esimo una legge speciale per il capoluogo toscano fatta da quattro articoli. Il primo è la “creazione dell’anello Barberino-Incisa così da liberare il tratto Firenze Nord-Firenze Sud dal traffico e dallo smog”!
 
Non è una semplice provocazione elettorale. Lo stesso argomento si trova nel “Documento Programmatico 2009-2014” presentato al Consiglio Comunale di Firenze, datato 12 ottobre. Al paragrafo 6, comma 8, sotto il titolo “Smuovere la mobilità” il neo sindaco scrive: Firenze è una delle poche realtà al mondo a non essere dotata di una circonvallazione”. E siccome “la realizzazione della terza corsia va senza dubbio accelerata ma non risolve definitivamente i problemi”, allora occorre offrire nuovo territorio vergine – sembra di capire - alla fame di asfalto dell’industria automobilistica: “Ribadiamo la richiesta a Provincia, Regione e Governo centrale di valutare la possibilità di non aspettare ancora nel proporre la Barberino Incisa, strumento fondamentale che sgraverebbe non di poco la viabilità fiorentina”.
 
Un quadro davvero poco rassicurante, oltre che in aperta contraddizione con tanti bei propositi ecologisti presenti nel resto del programma.
 
Idra ha voluto vederci chiaro, e ha cominciato a farlo scrivendo all’assessore alle Infrastrutture e vice Presidente della Provincia di Firenze Laura Cantini. “In relazione al ventilato progetto di bretella autostradale Barberino-Incisa, sostenuto nel corso della passata legislatura dal presidente della Giunta Provinciale Matteo Renzi, che lo ha inserito anche nel proprio programma di sindaco del Comune di Firenze "I cento punti", chiediamo – scrive Idra - di poter ricevere ogni possibile informazione e documentazione circa lo stato di avanzamento del progetto stesso (tracciato, planimetrie, relazione descrittiva, valutazione di impatto, progetto di massima o preliminare)”.
 
Questa la risposta - secca - di Palazzo Medici Riccardi: “Facendo seguito alla sua richiesta di informazioni sul progetto di bretella autostradale Barberino-Incisa, le confermo, come anticipato telefonicamente dalla mia Segreteria, che tale ipotesi di infrastruttura non è presente nel programma di governo di questa Amministrazione, e che pertanto la discussione sul progetto avvenuta nei mesi scorsi non ha prodotto atti”.
 
Finalmente una buona notizia! Il Mugello ha già dato. Anche troppo! Ed è forse con nuove autostrade che si difende la salute e l’ambiente? E’ con l’asfalto che si fa la cura del ferro?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.82) 24 novembre 2009 10:07

    Se il "Mugello" invece di elefantiaci outlet e svincoli autosole che nemmeno a Los Angeles quasi,insieme ai suoi politici per i quali "Il Mugello non si tocca"-infatti s’è visto,fossero stati più avveduti,non ci troveremmo- loro per primi -con le betoniere fino nel cesso.
    La bretella Barberino-Incisa sarebbe stata la decisione non più giusta,ma più di buon senso.Sempreché ,visti gli incompetenti e,spesso ladri,da cui siamo circondati,i lavori venissero eseguiti a regola d’arte in base ad appalti controllati e non lasciati in mano a chicchessia.
    Del resto cercar ragionevolezza anche qui è veramente arduo:si insiste per esempio sulla seconda pista a Peretola (folle),quando invece sarebbe finalmente il caso di puntare su Pisa,seriamente una buona volta,rendendola raggiungibile velocemente in superficie.
    No,vogliamo atterrare al Battistero quasi,perché sennò il business ne soffre.
    E anche Siena vuole il suo di aeroporto,e poi lo vorrà Arezzo,e poi Altopascio,e magari sull’Abetone.
    Siamo tutti-amministratori in testa-pazzi da legare:dovrebbero metterci in condizioni di non nuocere;e in tanto però paghiamo l’acqua come l’oro,anzi di più in proprorzione.Ma
    siamo la Culla del Rinascimentoe Firenze è una città bellissima.Col Duomo pedonalizzato,poi,ancora di più.

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