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Lodo Alfano: la lunga notte di Berlusconi contando gli amici e le ore che mancano

Nelle scorse ore Berlusconi é stato alle prese con il lodo alfano, la conta delle possibilità e degli amici rimasti a supportarlo nelle sue velleità anticostituzionali. Se le cose andranno seguendo i profili giuridici della vicenda non dovrebbero esserci sorprese ed il lodo dovrebbe essere bocciato. Se...

Mi é stato chiesto un parere su cosa accadrà da stamattina al Palazzo della Consulta, cercando di spiegare anche qualcuna delle tante questioni giuridiche legate alla prossima pronuncia della Corte.

Data la natura della richiesta non farò quindi alcun cenno invece alle tante questioni politiche che scaturiscono dalla decisione, del resto basta registrare i movimenti e le pressioni delle ultime ore per rendersene conto.

Ecco chi deciderà

I giudici della Corte Costituzionale sono 15: cinque sono nominati dal Presidente della Repubblica, cinque dal Parlamento in seduta comune e cinque dalle supreme magistrature ordinaria e amministrativa.

Francesco Amirante (Presidente, 76 anni), eletto dalla Corte di cassazione.

Ugo de Siervo (Vicepresidente, 67 anni), ordinario di diritto costituzionale, eletto dal Parlamento (Governo Berlusconi II).

Paolo Maddalena (73 anni), eletto dalla Corte dei conti.

Alfio Finocchiaro (74 anni), eletto dalla Corte di cassazione.

Alfonso Quaranta (73 anni), eletto dal Consiglio di Stato.

Franco Gallo (72 anni), ordinario di diritto tributario, nominato dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Luigi Mazzella (77 anni), avvocato generale dello Stato, eletto dal Parlamento (Governo Berlusconi III).

Gaetano Silvestri (65 ANNI), ordinario di diritto costituzionale, eletto dal Parlamento (Governo Berlusconi III).

Sabino Cassese (74 anni), ordinario di diritto amministrativo, nominato dal presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Maria Rita Saulle (73 anni), ordinario di diritto internazionale, nominata dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Giuseppe Tesauro (66 anni), ordinario di diritto internazionale, nominato dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Paolo Maria Napolitano (64 anni), consigliere di Stato, eletto dal Parlamento (Governo Prodi II).

Giuseppe Frigo (74 anni), avvocato, eletto dal Parlamento (Governo Berlusconi IV).



Alessandro Criscuolo (72 anni), eletto dalla Corte di cassazione.

Paolo Grossi (76 anni), ordinario di storia del diritto italiano, nominato dal Presidente Giorgio Napolitano.

Basta vedere la composizione e l’origine della nomina, per sbizzarrirsi con pettegolezzi, schieramenti e previsioni.

Le mie previsioni sono per un verdetto contrario alla costituzionalità del lodo, numericamente direi un 8 a 5 con un giudice che non parteciperà.

Ed ora qualche questione giuridica. Dovrebbero astenersi ma non lo faranno.

Il caso della cena a casa di uno dei giudici costituzionali, Luigi Mazzella, presente un altro giudice, Paolo Maria Napolitano, alla quale parteciparono Berlusconi, Alfano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta è noto a tutti.

Mazzella e Napolitano hanno già fatto sapere che parteciperanno al voto. Credo che avrebbero dovuto invece astenersi dal voto di oggi e che abbiamo peccato di insensibilità giuridica e di mancanza di rispetto per loro stessi e per le istituzioni che rappresentano; folgorati sulla via di Arcore al punto di gettare alle ortiche onore e dignità sono un segno del tempo politico in cui viviamo.

Perché dovrebbero astenersi? In sintesi: per i giudici ordinari - ed anzi per tutti i giudici amministrativi grazie all’estensione del Consiglio di Stato, vale l’articolo 51 del codice di procedura civile per cui "se un giudice è un commensale abituale di una delle parti egli deve astenersi dal giudizio". Non vi pare che ciò valga ancora di più, molto di più, per il più alto dei giudici, quello delle leggi?

Se la decisione fosse astratta e generale varrebbe l’obiezione che la dichiarazione singola viene assorbita da quella collettiva dell’organo che le fonde tutte in una unica e valida per tutti, senza eccezioni.

Ma non é questo il caso: la decisione sul lodo Alfano, com’è stata quella sul lodo Schifani, rappresenta un unicum. Abbiamo di fronte leggi del tutto particolari, che non sono generali ed astratte, non riguardano migliaia di cittadini, ma uno solo. E ad uno solo sono state applicate. Quell’uomo politico, quel presidente è Berlusconi. La decisione della Corte perde la sua astrattezza, si cala inevitabilmente nel personaggio, ne decide la sorte politica.

Può uno di questi giudici alla vigilia di questa decisione, andare a cena con quest’ uomo? E può dopo aver commesso tale enorme atto di insensibilità non astenersi?

Se la valutazione dell’alta corte dev’essere sopra le parti, come sarà, i comportamenti devono essere sterili, come se fossero in una sala operatoria.

Gli articoli della costituzione che sarebbero violati dalla sospensione del processo per la durata della carica.

Si deve accertare la compatibilità del c.d. lodo Alfano con diversi principi costituzionali: l’art. 3 (il principio d’eguaglianza), l’art. 24 (diritto di difesa), l’art. 112 (obbligatorietà dell’azione penale), l’art. 111 (ragionevole durata dei processi).

Per capirci, la violazione della parità di trattamento tra il Premier e un cittadino comune, pur per reati comuni; l’automatismo di un lodo senza alcun filtro; l’irrazionalità di un Premier che gode di un “privilegio” che i ministri non hanno (e neppure il presidente della Consulta e i governatori regionali); un processo che si allunga a dismisura contro la “ragionevole durata”.

La mia opinione sul merito

Io penso che nel diritto non esistano verità assolute, ma argomentazioni giuridiche più fondate di altre, certo in questo caso ce ne sono molte a sfavore del lodo.

Per me il punto è se tale sospensione dei processi per le più alte cariche dello stato sia un’immunità legata alla funzione o un privilegio personale.

Secondo me non è possibile uscire dall’alternativa: o la sospensione del processo per la durata della carica è un’immunità perché protegge la funzione, e allora, come elemento che contribuisce a disegnare lo status costituzionale delle quattro alte cariche dello Stato, deve essere introdotta mediante una legge costituzionale.

Oppure non è un’immunità perché finalizzata a tutelare non la funzione, ma la posizione personale del Presidente del Consiglio, allora è irrimediabilmente contraria alla Costituzione e non potrebbe essere introdotta neppure con legge costituzionale (sarebbe un trattamento di favore ingiustificato ex art. 3 Cost.)

E’ inutile provare ad anticipare le scelte nello specifico che possono esser più di tre o quattro.

Lo scenario possibile è quello di un giudizio di illegittimità secca del Lodo, per violazione dell’articolo 138 della Costituzione. Il che significa che la sospensione dei processi nei confronti della quattro più alte cariche dello Stato non andava fatta con legge ordinaria. Se così fosse sarebbe difficile per il Governo Berlusconi rimediare con un lodo Alfano Bis, in tempi brevi.

Un ddl costituzionale richiede la doppia lettura delle Camere e la maggioranza dei due terzi del Parlamento, se si vuole evitare il referendum confermativo. Nel frattempo, il Premier tornerebbe sotto processo. Non solo per la vicenda Mills.


Commenti all'articolo

  • Di sganapino (---.---.---.179) 6 ottobre 2009 12:33

    Oggi è una data storica per l’Italia.
    Si decide lo spartiacque tra la Giustizia e la Signoria definitiva di Berlusconi ed i suoi eredi per i prossimi anni.
    Se vince la Giustizia, non succederanno grandi cose, ma almeno sappiamo di essere ancora in uno stato di diritto. Se vince Alfano, vincono tutti coloro che ricattano l’Italia: gli evasori fiscali e le organizzazioni a delinquere.

  • Di Stefano Brigante (---.---.---.58) 6 ottobre 2009 15:08

    Sarebbe un buon inizio , dopo tante angustie e dispiaceri vorrebbe dire che la costituzione che noi cittadini onesti difendiamo da anni , la stessa costituzione con i giudici costituzionali difenderebbe noi, ci darebbe il tributo che meritiamo con un solenne NO allo scempio fatto al diritto costituito da parte di questo volgare affarista e dai suoi beceri legali assoldati e immorali.

    FORZA GIUDICI COSTITUZIONALI !!!!!! AIUTATE L’ITALIA

  • Di rosellina (---.---.---.233) 6 ottobre 2009 16:28

    le intimidazioni di queste ore spaventano i giudici meno coraggiosi specie quelli che seguono l’idea di Napolitano di salvare la legislatura da ciò che potrebbe accadere se...

  • Di (---.---.---.130) 7 ottobre 2009 14:00

    Tanto alla fine, qualunque sia la decisione della C.C. non succederà un bel niente di nuovo. Scommettiamo? 
    Ormai siamo nella merda più totale. Un buon panino nella merda è pur sempre un buon panino, .....ma nella merda non lo si può mangiare. Se la Corte rigetta il lodo, berlusconi andrà mai in galera? ........
    No. Lo sappiamo
    e quindi tutto svanirà nel nulla, tranne lo schifo di stato "civile" che si stà evolvendo da un pò di anni, il senso di impotenza e di mancanza di giustizia al quale siamo rassegnati
    La finta opposizione del pd
    Speriamo .....per sopravvivere e non perchè le cose possono cambiare davvero

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