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Lo stato prefascista delle cose ed il ruolo nocivo dei terzisti - Seconda parte

Continua il gioco delle metafore coi terzisti che mostrano i loro veri interessi ed uno strano amministratore di condominio che fa come gli pare, tanto è eletto dal popolo...

continua dalla prima parte
 
Ma chi sono veramente questi terzisti?
 
Gente che non capisce le metafore, sicuramente, perché la storia degli alieni non li ha convinti.
 
Ed allora eccomi di nuovo con argomenti capziosi, come promesso, e molto lontani dalla realtà.
 
Vi sarà accaduto immagino di incontrare di notte per strada qualche bulletto malintenzionato e di dovervi difendere, senza avere alcuna voglia di attaccare briga.
 
Magari ti ritrovi tre contro uno e nel caso avessi la fortuna di sistemarne un paio ed averne poi uno solo davanti, quale è la cosa peggiore che può accadervi? Be’ accade proprio quella, l’inevitabile e paghi la penitenza.
 
Spunta infatti chissà da dove un tuo “amico”, anzi si sa da dove: fino a quel punto ben nascosto dietro un angolo. Costui in uno slancio di affetto e puro pacifismo non violento appena stai per liberarti dell’ultimo bullo entra in scena non richiesto e subito ti si aggrappa al corpo pretendendo di dividerti dal tipo che stai affrontando.
 
E lo fa in maniera strana, perché non si mette in mezzo per tenerti staccato dal bullo ma comincia a trattenerti ed indirizzare i suoi buoni uffici non violenti solo verso di te, contro di te.
 
All’altro non dice nulla, né quindi prova a trattenerlo ma si dirige risoluto verso di te e ti dice come un Pigi Battista qualsiasi che “dobbiamo farla finita”, ”piantarla lì che non e’ giusto, la violenza non porta da nessuna parte”, “che figura state facendo davanti a tutti“. Tu lo guardi come si guarda una pestilenza e rispondi allibito: ”Come sarebbe ”state facendo”? Magari volevi dire “sta facendo”, io che c’entro?”. Ed intanto mentre lui ti intrattiene con lunghi distinguo quello di fronte – per niente inibito dalla chiacchiera né ostacolato fisicamente - piazza calci e pugni che è una meraviglia e ti gonfia il viso come un pallone.

 

 
Ma lui, il maledetto paciere, non recede, sempre in mezzo allo scopo di “dividerti", si sposta giusto il tempo per far giungere a segno il colpo avversario e poi riprende a tampinarti da vicino.

Insomma per farla breve alla fine prendi un sacco di botte da una mezza sega ed in più ti becchi la filippica del paciere che vorrebbe che oltre che pistato ben benino tu abbia pure da sentirti in colpa. Questi sono i terzisti.

Galli della Loggia, Mieli, Battista, Ostellino, Panebianco, ecc... Si sentono incaricati di un nobile spirito di servizio, quello di mediare e far da paciere e dividere i contendenti e lo fanno per il “bene del Paese”, ma in realtà ti trattengono e ti imbrigliano le mani col loro falso buon senso e lo fanno per il bene e l’interesse, mutevole d mese in mese, del loro padrone.
 
In definitiva sono solo utili idioti del bullo che ti mena approfittando di loro.
 
E non si fermano davanti a nulla: se il delinquente di Arcore forte del suo consenso é ormai “sbracato” nell’enorme senso di impunità acquisito ed in questo sbracamento confessa le proprie intenzioni, loro fanno finta di non aver sentito.
 
Quando affermo che egli confessa le proprie intenzioni intendo che il prefascista esplicitamente dice quel che vuole e perché lo vuole: sottrarsi ai giudici per comandare il Paese. Comandare, non governare, peraltro.
 
Assuefatti dalla propaganda o, forse più plausibilmente, “invitati” dall’alto in questa fase a lisciare le penne al pavone, costoro imperterriti ti sommergono di inviti ad incassare altre botte senza renderle e di farlo per una sorta di dovere morale verso il Paese.
 
Nel far questo si scatenano e ti dicono che è tutta colpa tua, che dovevi entrare nel merito, che la tua “opposizione deve essere riformista e costruttiva”, non puoi cercare “scorciatoie” che infangano l’Italia, il No Berlusconi Day è una invenzione di Di Pietro che fa bene solo a lui ed a Berlusconi. Insomma il solito mantra ripetuto all’ennesima ora è slogan anche dei terzisti: “Che importa se Berlusconi sia legibus solutus , l’importante che facendo i fatti propri faccia anche quelli di tutti, perché escluderlo?”
 
Nelle ultime ore stanno dando fondo al vocabolario con tutti i sinonimi del termine ”odio”, denunciando il clima torrido della fazione democratica, la tua fazione, che si permette di ricordare la legge: quanto odio devi avere in corpo, dice un Pigi Battista qualsiasi, per osare ricordare l’esistenza della legge? Per osare dire che se uno viaggia contromano costantemente per ore ed ore non può poi lamentarsi delle decine di multe che gli arrivano né dire di essere perseguitato dai vigili urbani? Quante dosi di odio devi avere in corpo per ricordare ciò?
 
Di quanti Tartaglia sei mandante se osi offenderti quando Brunetta ti dice serenamente, senza fomentare il clima d’odio ma per legittima derisione, che “devi andà a morì ammazzato ” o La Russa ricorda che “devi morire di cancro al più presto”?
 
Loro deridono, offendono ed oltraggiano tutto e tutti e tu, mentre ti riempiono di calci negli stinchi, devi sentirti dire da Mieli che te la sei cercata perché hai esposto con odio i tuoi stinchi al giusto calcio avversario…
 
Eccoli i campioni del pensiero liberale, fuori dal nostro Paese si vergognerebbero a sostenere ciò ma qui da noi certe sublimi stupidaggini ripetute nel tempo riescono a scorrere fluide e senza ostacoli o contestazioni...
 
Questi sono gli argomenti dei terzisti riformisti.
 
Ti dicono come devi fare opposizione e cosa devi invece ingurgitare perché inevitabile, del resto “se è stato votato da tanti italiani“, ciò lo rende in qualche modo esentato dall’art. 3 della costituzione.
 
Pertanto è inevitabile che qualche forma di impunità vada concessagli…
La maggior parte di loro bazzica i poteri forti e scrive sul Corriere della Sera. Ma ce ne sono anche altri che si muovono nei dintorni dei gruppi che controllano le sette sorelle, li abbiamo già visti all’opera in tutti gli ambienti (Rcs Mediagroup, Mediaset-Mondadori, Gruppo L’Espresso, Gruppo Il Sole 24 Ore, Gruppo Riffeser, Gruppo Caltagirone, Telecom Italia Media).
 
Con gente come questa, mossa da cotanti interessi, cosa può fare il proprietario degli stinchi e possessore degli occhiali speciali di Essi Vivono? Niente se non prendere atto della esistenza di una quinta colonna berlusconica (il richiamo tempo fa di S.B. al Corriere della Sera come “giornale della sinistra” ha sortito i suoi effetti”) e comportarsi di conseguenza.
 
Se putacaso sopravviva qualche altro umano provvisto di occhiali speciali che voglia ancora tentare di farsi capire, suggerisco l’extrema ratio ovvero ricorrere all’ultima storiella della notte, l’amministratore di condominio delle libertà.
 
Se non ci riuscite nemmeno con questa lasciate ogni speranza…
 
C’era una volta un amministratore di condominio il quale durante una assemblea, invece di rispondere alle domande dei condomini sul bilancio ed i lavoro di manutenzione dell’ascensore, ad un certo punto decide di saltare sulla sedia e comincia a cantare una canzone napoletana ed a fare le corna. Fa tutto ciò irridendo verso i condomini che gli stanno rivolgendo domande ed il sottoscritto che nella favola – o vero incubo, non so bene ancora cosa fu - è fra questi si sente in difficoltà, anche se magari il sorprendente comportamento dell’amministratore all’inizio gli fa scappare una risata e gli fa pensare che tutto sommato sia uno scherzo.
 
Ma questo stesso signore in effetti è piuttosto convincente e ti guarda negli occhi e ride mentre ti porge di soppiatto l’offerta di una ditta per i lavori di manutenzione, una offerta da votare immediatamente. Una sua offerta, nel senso che lui stesso, l’amministratore, per puro caso la dirige come secondo lavoro. A questo punto che fai? Stai lì a specificare questa cosa, parli di conflitto di interesse?
 
Per non fomentare il clima d’odio fra i condomini provi a replicare dubbioso ma il tipo ti distrae con una recita pubblicitaria, e poi mentre stenti a riprenderti egli comincia a salire per le scale dello stabile, entra nelle case senza permesso e con una mazza da baseball si diverte a rompere gli armadi e gli specchi e ridendo dice che lui è sì un amministratore ma è molto libero nelle forme, perché così lo vuole ”la ggente”.
 
Insomma le perplessità aumentano ma le sorprese si moltiplicano e non fai in tempo a contestare nulla che lo stesso, spalleggiato da altri condomini, ti dice che sei tu che non capisci che la prassi condominiale è cambiata, c’é un condominio formale ed uno materiale.
 
Lui è proiettato nel futuro ed è artefice di un potere dell’amministratore di condominio che ingloba tutti gli altri. Se lo deleghi poi non devi far domande e comunque la prassi è questa: oggi gli amministratori delle libertà sono anche gli stessi che fanno i progetti dei lavori, che se li autovistano sostituendosi agli uffici amministrativi del comune, se li eseguono con loro ditte, se li collaudano e poi se li controllano ex post sul piano della corrispondenza con la legge.
 
Mentre ti gira la testa egli conclude dicendo: “Niente lacci e lacciuoli, ghe pensi mi“.
 
A questo punto mi guardo intorno stupefatto e provo a fermarlo con gli altri condomini che condividono il mio sconcerto, non siamo tanti. Molti altri invece sono abbacinati dal nuovo amministratore ed insistono di lasciarlo lavorare, “che lo fa per il nostro bene”.
 
Che fare? Vedo che altri condomini delle libertà invece di preoccuparsi e bloccarlo cominciano piuttosto a dare fuoco al portone perché non gli piace il colore e con un piccone aprono una veranda dentro l’androne del palazzo collegandola con la casa privata di uno di questi.
 
Hai voglia tu a rincorrerli e spiegarli che stanno distruggendo tutto e che dopo non avranno non solo la veranda o la finestra abusiva, ma neanche più la casa.
 
Mentre mi sale l’ansia che non stia sognando e che sia purtroppo tutto vero decido di chiamare la polizia prima che sfascino tutto.
 
Intorno a me vedo molta gente impazzita ed irriconoscibile: tanti occhi allucinati, gente che strappa ridendo le bollette del gas ed annunciano il no tax day, altri con la bava alla bocca creano dal nulla degli scivoli che finiscono direttamente al loro posto auto e non vogliono sentire ragioni mentre buttano giù un tramezzo portante dello stabile.
 
Altri ancora danno fuoco al verbale di saldo condominiale che Lui ha annullato, solo per loro si intende, e prendono felici a picconate le scale per creare ex novo una finestra sul muro condominiale per il condomino delle libertà del piano di sotto. Tanto non è più necessario alcun adempimento burocratico
 
Poi mi decido a chiamare anche i carabinieri visto che la polizia non è ancora venuta: c’è il rischio oggettivo che lo stabile vada in malora. Qualcuno deve intervenire, insomma non può essere tutto vero…
 
A questo punto della stramba riunione assembleare la maggior parte dei presenti a verbale cominciano ad inveire contro di noi pochi “comunisti” resistenti con frasi tipo ”voi ci odiate mentre noi vi amiamo“, “come ti permetti di offenderlo lui che poteva farsi i fatti propri (e perché non se li è fatti?) ed invece si è preso la responsabilità di governarci…“.
 
E’ tardi e non confido più nelle forze dell’ordine, così hiamo i vigili del fuoco che vengono subito, salvano il salvabile ma non avendo poteri di P.S. non possono far null’altro che segnalare la cosa…
 
La mattina dopo mi sveglio e spero di aver sognato tutto…
 
Credete voi che raccontando la storia dell’amministratore delle libertà ai terzisti, questa fantomatica e strana razza di imbecilli o furbetti finto moderati possano comprendere cosa voglio dire? Che capiscano cosa ci sia in ballo?
 
Vedo troppi soloni strombettare le loro richieste di moderazione nei momenti in cui l’alieno è all’angolo per qualche motivo, salvo star zitti quando lo stesso cammina 20 volte in un mese sui cadaveri del terremoto.
 
L’altra sera nel salotto di Floris anche il segretario della U.I.L., l’Angioletto più buono e servile che la destra abbia mai avuto nel sindacato, si sforzava di consigliare l’opposizione a moderarsi ed ad entrare nel merito delle proposte governative.

Ma come, quando? Dove? Mentre c’è un pazzo che mi sfascia casa e condominio io devo parlare con lui serenamente, pacatamente di finanziaria migliorabile?

Che poi almeno fosse possibile farlo: l’opposizione parlamentare se anche respirasse invece di rantolare, è praticamente messa comunque in condizione di non poter far nulla, per l’ 80% del tempo bloccata dall’inattività di un governo che va avanti a colpi di fiducia, di tempi contingentati e di leggi ad personam da inventare. Qualche commissionr parlamentare fa anche finta di farla funzionare ma il lavoro non arriva in aula.
 
E sapete perché? Perché l’attività del governo – non lo negano neanche, tanto si senton forti – è in gran parte assorbita dalle leggi per salvare Berlusconi dai processi…
 
Di recente – cosa inaudita il Parlamento – hanno chiuso per 9 giorni.
 
Mi spiegate come dove e quando dovrei collaborare nel merito per “cooperare alle riforme”? In quale sede visto che il Parlamento ha un nuovo commissario ad hoc, mavalà Ghedini, oltre che essere una dependance di vallette per l’utilizzatore finale.
 
La verità è che ho capito e realizzato che non potrò mai convincere un terzista e che è molto più semplice convincere un berluscones che magari ha un sussulto di dignità e molla tutto, disintossicandosi pian piano.
 
Il terzista ha un interesse da giocare che il berluscones non ha più: sfruttare il lavoro di sponda per lucrare col potere di mediazione sul fronte degli affari – vedi le altre sei sorelle delle informazioni, nota bene specialmente i movimenti di Telecom – e della politica successiva alla caduta del Premier, quando Fini, Casini, Rutelli, Montezemolo e D’Alema si incontreranno per chiudere il cerchio, lo faranno in compagnia di ottimi professionisti terzisti…
 
A proposito qualcuno dica a quello scemo del condomino delle libertà del mio vicino – quello che ha deciso spontaneamente di picconare il muro del mio salotto per prendere la luce e l’aria ”a cui lui ha un diritto naturale” ed a cui non devo oppormi altrimenti “vince il popolo dell’odio su quello dell’amore” – che gli permetto di fare quel che gli pare purché la pianti di dire in assemblea che lo odio e mi faccia entrare anche a me tra i condomini della libertà e dell’amore…
 
Così, tanto per provare una sensazione nuova…

Commenti all'articolo

  • Di mediolungo (---.---.---.137) 22 dicembre 2009 01:34

    sei vuoi provare una sensazione nuova prova a tentare di capire la gente
    cercando di parlare il linguaggio del popolo e dei problemi del popolo
    vai in un mercato domattina e vedi quante pernacchie ti fanno se gli racconti
    queste storielle oniriche e radical chic
    piantatela di sprecare tempo con "libertà di stampa" e "berlusconi va con le escort" e provate a fare opposizione vera che anche il nostrogoverno avrebbe bisogno di vedersi opporre qualcosa che sia di sprone
    travaglio e il giustizialismo vi porterà ad essere ancora meno rappresentativi di quanto non lo siete oggi
    è come andare fra la gente e parlare in latino
    la sinistra è finita

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