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Le società più liquide al mondo

Tre società cinesi nelle prime quattro danno il senso di quello che sta succedendo a livello mondiale quando si tratta di denaro, liquidità, investimenti. Forse anche di bolle.

Si parla di capitalizzazione azionaria, cioè del valore di mercato delle azioni di una società. E’ uno dei parametri con cui si calcola la dimensione di una compagnia, non l’unico.

Rappresenta di fatto il grado di liquidità del titolo e si ottiene moltiplicando il numero di azioni che la compagnia mette sul mercato per il loro prezzo.

Non ci dice tutto, nel senso che, per esempio, nella classifica della capitalizzazione, Microsoft (quinta) “vale” più di Royal Dutch Shell (decima), che ha profitti di otto volte superiori e circa 10mila dipendenti in più.

Ma ci indica l’appetibilità di una public company, la sua capacità di attrarre ulteriori investimenti, in un circolo virtuoso (o vizioso) in cui il valore nominale di un titolo attira ulteriore denaro.

PetroChina, pur avendo perso circa metà della propria capitalizzazione nel giro di un anno (-46,8%), è la compagnia con il più alto valore di mercato al mondo, oltre 360 miliardi di dollari. Segue la grande rivale, l’americana Exxon Mobil (341 miliardi) e quindi Industrial and Commercial Bank of China (257) e China Mobile (211). Al settimo posto fa capolino anche China Construction Bank, preceduta da Microsoft e Wal-Mart.

Dunque il Dragone svetta.


Va anche detto che sette delle prime dodici società al mondo sono banche o aziende petrolifere, segno che le prime hanno sapientemente deviato altrove gli effetti della crisi e le seconde mantengono un forte appeal nonostante il calo dei prezzi delle materie prime.

Ma l’alta valutazione corrisponde all’effettivo stato di salute delle società?
Non necessariamente, ed è qui che si parla di bolla.

Secondo China Economic Review, le aziende di Stato cinesi (SOE) hanno perso negli anni scorsi miliardi di dollari sia per ragioni di congiuntura internazionale (come l’acquisto di materie prime all’epoca del picco dei prezzi per poi vedersele svalutate), sia per errori strategici.

Ancora più irrazionale è il fatto che l’esuberanza finanziaria si ripete a ogni nuova offerta pubblica iniziale (Ipo): a fine luglio, le azioni della Sichuan Expressway, compagnia che costruisce e gestisce autostrade, hanno registrato una rivalutazione del 203% il giorno della collocazione sul mercato, prima che il titolo venisse sospeso.

Le attuali ipervalutazioni sul mercato azionario potrebbero quindi rivelare che parte dei fondi destinati al pacchetto anticrisi dal governo di Pechino prende la strada della speculazione finanziaria invece che della produzione.

Per questo motivo, la State-Owned Assets Supervision and Administration Commission (SASAC), un ente di vigilanza governativo, ha imposto alle SOE di emettere rapporti trimestrali sui propri investimenti.

Kuang Yongsheng, un funzionario della SASAC, ha dichiarato: “Non vogliamo che si distacchino dal loro core business per speculare sul mercato finanziario“.

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