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 Home page > Tribuna Libera > La ’ndrangheta (fine settima parte)

La ’ndrangheta (fine settima parte)

Care teste di capra, come avrete notato il capitolo sette di questa lunga saga sulla ’ndrangheta è ancora incompleto e l’ho lasciato appositamente aperto. Si evince chiaramente che questa organizzazione formata da ex pentiti non è un semplice gruppo di sfigati dedita solo allo spaccio e alle estorsioni.

Salvatore Menzo, il capo di questa raffinata organizzazione, è un uomo che si presenta bene, sa far soldi e oltre a gestire un Night, riusciva a fare affari illeciti con varie imprese, banche e soprattutto legava il suo gruppo con la ’ndrangheta, mafia e camorra.

Faceva paura Menzo, i suoi uomini avevano timore di lui ed era difficile che rifiutassero gli ordini che emanava. Come pare che, Marcello Russo e l’imprenditore Carpisassi, non abbiano rifiutato l’ordine di uccidere Salvatore Conte.

Conte, ricordiamolo, era un altro ex pentito che avrebbe fatto rivelazioni importanti a Francesco Neri, un giudice calabrese molto in gamba che dedica anima e corpo alla lotta alla ’ndrangheta e alla massoneria deviata. E non a caso anche lui si occupò dell’inchiesta di Cordova, quella della massoneria a Perugia.

Un magistrato che io considero superiore a De Magistris e che anche lui ha subito forti pressioni, come quando gli tolsero l’inchiesta su Ilaria Alpi e il traffico dei rifiuti radioattivi.

Perché come sapete la ’ndrangheta gestiva il flusso delle navi che trasportavano illegalmente rifiuti radioattivi e ogni tanto, per nasconderle, le affondavano direttamente. Il tutto, ovviamente, con l’ausilio dei servizi segreti italiani.

Francesco Neri in qualche modo attraverso l’inchiesta "Gioco d’azzardo" era incappato indirettamente verso questa persona che poi è stata uccisa.

O lasciata uccidere?

Una domanda lecita che "qualcuno" mi ha fatto notare. Ci sono state intercettazioni telefoniche che sono servite a contribuire all’arresto dell’organizzazione: “dobbiamo farlo fuori entro domenica, altrimenti salgono quelli là e lo fanno fuori alla scappata, (al volo, in mezzo alla folla, ovvero in pieno stile camorristico)".

Sappiamo che il corpo fu ritrovato in seguito alla testimonianza di Carpisassi e Russo. Ma perché quando sono stati intercettati, non hanno fatto in modo di salvare la vita di Conte? Perché lasciarlo morire? Sono domande più che lecite e non trovano risposta.

Marcello Russo, accusato come esecutore materiale dell’omicidio di Conte, era stato incarcerato al supercarcere di Voghera (tra l’altro lo stesso carcere dove si conobbero gli ex pentiti) e due giorni prima di essere stato ascoltato dal magistrato Restivo, si è suicidato!

Strano, molto strano. Perché uccidersi se, a detta dell’avvocato della madre che non crede al suicidio, voleva fare delle rivelazioni importanti?

Marcello Russo, 38 anni, si è ammazzato il 22 Marzo scorso inalandosi il gas del fornelletto per "sballarsi" e poi si è messo un sacchetto di plastica. Insomma un suicidio davvero strano.

Talmente anomalo che non ci crede nessuno, nemmeno i detenuti della stessa sezione. E pare che anche la magistratura, che ha aperto un’inchiesta, ipotizzi addirittura l"istigazione al suicidio". Certo che ogni tanto nascono dei termini bizzarri per nascondere le verità.

Il fatto certo è che due giorni dopo avrebbe fatto delle rivelazioni importanti.

E già due persone chiave sono morte. O lasciate morire, dipende dai punti di vista!

Salvatore Menzo pare che addirittura potrebbe avere delle attenuanti visto che si dimostra nuovamente collaborativo. Strano, molto strano.

Le "due M" si sono incrociate con un’altra M? Che sta per Magistratura? O meglio, una parte del suo apparato risulta inquinato? E perché tutte queste coperture?

Chi si vuole coprire? Cosa c’è di tanto grave e importante che potrebbe far saltare gli equilibri non solo della regione Umbria ma forse dell’Italia intera?

D’altronde tutto gravita intorno a questo gruppo, perfino il riciclaggio del denaro sporco ricavato dallo smaltimento dei rifiuti campani gestiti dalla Camorra, ma anche interessi legati ad altre inchieste davvero importanti e tristemente famose.

Care teste di capra, non trovate una similitudine con la Banda Della Magliana?

Hanno le identiche caratteristiche: legami con la ’ndrangheta, camorra, Sacra Corona Unita e mafia Siciliana, rapporti con forti poteri legati probabilmente alla politica e alla massoneria, uccidono per non far saltare degli equilibri, trafficano droga, chiedono il pizzo, gestiscono imprese, controllano la città e soprattutto ad ogni fatto importante che accade in Italia, direttamente o indirettamente ci sono loro.

Proprio come la Banda Della Magliana di un tempo.

Vi ricordate il detto "non si muove foglia che Banda della Magliana non voglia"?
Ecco! Anche questa Banda apparentemente smantellata è così.

Probabilmente ci saranno sorprese.

Almeno spero.
 
Nel frattempo gridiamo verità e giustizia per Niki.

Commenti all'articolo

  • Di Maria Lutero (---.---.---.127) 23 novembre 2009 13:21

    Ottimo articolo! Soltanto non sono d’accordo con la definizione "massoneria deviata". In una società democratica la massoneria E’ deviata di per sè, come ogni società segreta. La massoneria è illegale, punto e basta. Non è questione di buono o cattivo. Certamente esistono massoni "buoni", così come possono esserci dittatori buoni. Ma in una democrazia massoni e aspiranti dittatori finiscono in galera (e non in parlamento). Per questa ci poniamo la domanda: ma in Italia esiste solo un (grave) problema nella democrazia, o non esiste proprio la democrazia?

  • Di l’incarcerato (---.---.---.249) 23 novembre 2009 13:35
    l'incarcerato

    Grazie Maria per il tuo complimento , però bisogna per forza di cose fare delle distinzioni. La massoneria non è illegale, vietarla sarebbe antidemocratico. Proprio come fece Mussolini durante la sua brutale dittatura.

    La massoneria ufficiale aveva dato anche degli ottimi contributi per rendere il più possibile laico questo nostro Paese. Poi c’è l’altro discorso, quello della deviazione. Ma è talmente complesso che rischiamo di distoglierci da questo articolo. Speriamo che qualcuno indaghi seriamente su questa questione, perchè ci sono scappati i morti e ce ne scapperanno se non si farà qualcosa!

    Ma si scoperchierebbe una pentola da far tremare l’Italia intera...

    • Di Maria Lutero (---.---.---.210) 29 novembre 2009 13:20

      No no, non sono d’accordo, e non lo è nemmeno la Costituzione. LE SOCIETA’ SEGRETE SONO VIETATE!! Volete essere massoni (per ideali, per cultura, per tradizioni ecc..). Benissimo, ma vi registrate regolarmente come associazione, con il nome del responsabile patrimoniale, i componenti ecc.., come fa qualsiasi associazione, anche politica.
      Mussolini le aveva vietate per un altro motivo, perchè temeva che al loro interno, se segrete, potevano formarsi organizzazioni eversive. E in effetti questo vale anche per l’ordine democratico!
      IO NON HO BISOGNO DI NASCONDERMI, PERCHE’ LORO SI?
      SE L’OBBLIGO DELLA COMUNITA’ LI SCOCCIA PERCHE’ NON SE NE VANNO?
      LA SOCIETA’ SEGRETA E’ DI PER SE’ DEVIATA!! In una democrazia, almeno.

  • Di l’incarcerato (---.---.---.210) 29 novembre 2009 14:43
    l'incarcerato

    Maria, le logge massoniche ufficiali sono legali, e registrate da un notaio. Dobbiamo essere obiettivi, perchè al contrario facciamo il gioco loro.

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