La malattia mentale è di sinistra !? L’aggressione al Premier riapre una vecchia questione tutt’altro che ideologica

Purtroppo il recente e tragico caso di uno squilibrato che ha preso a martellate una coppia che passeggiava, scegliendo le vittime con il solo criterio della follia, ci mostra chiaramente tutta la casualità delle aggressioni compiute da individui disturbati e “abbandonati” alle inadeguate cure delle famiglie, che chiaramente non disponendo della preparazione necessaria  non riescono a tenere sotto controllo i malati.

Correva l’anno 1978 quando in Italia grazie alla legge quadro 180, meglio nota come legge Basaglia, si decise di chiudere i cosiddetti manicomi. La decisione non fu accettata in modo unanime dalla comunità scientifica degli psichiatri, in verità pochi specialisti concordavano all’epoca con le posizioni molto innovative del Prof. Basaglia.

Comunque senza entrare in una disamina sull’adeguatezza o meno della legge 180/78, anche perché sarei totalmente sprovvisto degli strumenti necessari a valutare la questione, c’è però il dato incontrovertibile che il vuoto lasciato dalla chiusura dei manicomi non è stato più colmato.

Oggi la maggior parte dei malati mentali è lasciata in famiglia e ciò rende spesso impossibile vivere normalmente ai familiari dei malati e non giova minimamente ai malati stessi. Manca una rete di strutture organiche realizzate per prestare assistenza psichiatrica anche duratura.  

Credo che l’unico interrogativo da porsi è se e come verrà affrontato il problema della malattia mentale e soprattutto quando verranno realizzate nuove strutture consone ad ospitare e curare chi non è purtroppo mentalmente stabile.