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La giornata internazionale delle persone con disabilità

Quest’anno è passata quasi inosservata la giornata del 3 dicembre, istituita e promossa dall’Onu come Giornata internazionale delle persone con disabilità.
 
Un primo obiettivo è stato raggiunto: dal fatto che del problema della disabilità nessuno sembra che se ne accorga e se ne occupi, se ne deduce che esso è entrato a far parte a pieno titolo dei problemi del Paese, problemi di cui l’attuale classe politica si disinteressa altamente. Insomma, un primo significativo passo avanti nel senso delle illuministiche magnifiche sorti e progressive è stato già fatto nell’accomunare questo problema a tutti gli altri problemi nazionali e si deve di questo essere soddisfatti.
 
Un secondo passo avanti, ed esattamente nel percorso dell’integrazione dei disabili nel mondo del lavoro, è stato fatto a Bolzano: l’azienda Elektrisola di Campo Tunes ha vinto il premio integrazione lavorativa 2009, promosso dalla provincia di Bolzano e riservato a quelle aziende che si dimostrano all’avanguardia nell’inserimento delle persone affette da disabilità. L’azienda Elektrisola produce cavi di rame smaltato, ha duecento dipendenti ed è giunta a non esternalizzare alcuni processi produttivi pur di dare maggiori opportunità ai propri dipendenti disabili.
 
Ricordando anche altre stranezze, come il caso della Procura di Bolzano e del suo capoufficio dottor Cuno Iacob Tarfusser, capace di incredibili performance sia nell’abbattimento dei costi interni sia nella riduzione della durata dei processi, sorge il sospetto che qualcosa, da quelle parti, non quadri. Ma insomma, sono pazzi questi altoatesini? 
 
Dalle nostre parti le cose vanno in maniera alquanto diversa. Prendiamo, ad esempio, il caso di Gaetano, disabile, laureato in tecnologie della comunicazione, che vorrebbe iscriversi al corso di laurea specialistica denominato “Turismo e spettacolo”. Per farlo deve ricavare da Internet i necessari moduli, ma non ci riesce. Un primo viaggio all’affollata segreteria porta ad accertare che egli risulta ancora iscritto al corso di laurea triennale perché nessuno in segreteria ha comunicato al sistema informatico l’avvenuta laurea triennale. Occorre aspettare che qualcuno lo faccia. Trascorse alcune settimane, un secondo tentativo alla segreteria con la diretta richiesta dei moduli per l’iscrizione: gli viene consegnato un modulo da pagare in banca di euro 85,00 (i disabili pagano solamente la tassa regionale per il diritto allo studio). Al momento di pagare Gaetano si accorge che il modulo è intestato a certa Denaro Vanessa, ben diversa da lui anche perché donna. Un terzo viaggio alla magnifica segreteria porta all’acquisizione di un secondo modulo di pagamento, questa volta correttamente intestato a Gaetano. All’atto di pagare, però, Gaetano si accorge che l’importo è di euro 305,75, chissà poi perché. Nel frattempo Internet continua a registrare Gaetano iscritto al corso di laurea triennale.
 
A questo punto Gaetano è indeciso se chiamare in aiuto il Ministro Brunetta oppure se trasferirsi a Bolzano. E non sarebbe il primo disabile a farlo: pare che già qualche famiglia, dopo la nascita di un figlio disabile, si sia proprio trasferita lì. Perché chi è ricco, sano e bello, senza problemi insomma, può nascere dovunque; un disabile deve assolutamente evitare di nascere in quel di Terronia.
 
In attesa dell’intervento del Ministro, la prossima mossa sarà il quarto viaggio alla superlativa, stellare, galattica segreteria. Speriamo che il problema si risolva prima della prossima Giornata internazionale delle persone con disabilità.

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