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La coca e l’aiutino

L’uso della cocaina ha cambiato il sistema dei rapporti umani, sociali e politici contribuendo allo sfacelo , alla nevrastenia ed alla barbarie di questa società.

Il 7 % degli italiani tra i 15 ed i 64 anni assume cocaina, a fronte dele 3,6% degli europei.

Operai e professionisti, un consumo di massa.

Come noi nessuno. Nello Stivale si consumo il maggior quantitativo di polvere bianca del continente : 100 tonnellate l’anno per un giro d’affari di 30 miliardi d’euro.

Una volta c’era la cocaina costosa dei ricchi, dei vip , dei figli di papà “che si annoiano”,  dei parlamentari da sottoporre a test, degli uomini di potere e quelli di spettacolo, dei Marrazzo e dei Lapo Elkann, ma anche di Gianni Agnelli che si rifece il setto nasale dopo decine d’anni di uso, meno esibito , della polvere eccitante.

Ma la forza emulativa del modello economico e politico di successo è scesa “culturalmente” dall’alto verso il basso, infettando strati sociali che certo non si annoiano per campare.

No qui sono anche poveri, e si drogano per tirare avanti sniffando una coca che costa meno - molto meno di prima e non a caso - come fossero degli atleti del successo o anche solo della sopravvivenza, si dopano per “essere all’altezza” e non rimanere indietro in una competizione esistenziale che travolge di frequente tutto, sentimenti, famiglie , professioni e qualunque tipo di valore. L’importante è “farcela”, e per farcela si fanno.

Oggi consuma cocaina a prezzi quasi stracciati un numero esorbitante di italiani, quasi fosse una specie di “aiutino” da chiedere col sorriso speranzoso alla mammana televisiva. Sniffano artisti, pseudoartisti e muratori, impiegati e operai, manager e sottomanager in una scala quasi senza censo, giovani e vecchi con tutte le classificazioni del caso, uomini e donne. E troppo spesso gli incidenti stradali smascherano la dipendenza di chiunque sia al volante da alcool e droghe, cocaina appunto in primis.

C’è una intera classe dirigente politica ed economica schiava della dose” ha confermato di recente a Milano il capo del Dipartimento dipendenze della A.S.L., Riccardo Gatti, convocato dalla Moratti per l’emergenze cocaina che sta sommergendo la città sotto una coltre bianca“ bisogna puntare alla prevenzione e va fatta nelle aziende, perché lì stanno gran parte dei consumatori”

Una intera classe dirigene ricattabile, irresponsabile, dipendente che si autoesalta incapace di valutare i rischi e le conseguenze per sé e per gli altri.

Un sistema di vita che porta ad ottimizzare i tempi in maniera esasperata, esagerare i comportamenti, allontanarsi dalla realtà, vivere al di sopra delle proprie possibilità.

E’ anche un simbolo politico di integrazione e successo, un viatico per la modernità, per essere alla page per sentirsi a proprio agio dentro questo tritacarne disumano.

Questo sistema di merda ha inquinato anche i rapporti sociali ed umani, ha distrutto la lentezza sacra di certi momenti, la riflessione e l’ascolto – avete fatto caso quanta gente parla e quanta poca ascolti? - il prendersi il proprio tempo per fare bene le proprie cose : è tutta una corsa a consumare senza peraltro capire bene cosa e senza goderne.

In giro si vedono molte facce nevrotiche, occhi a palla che roteano spesso e senza motivo, sguardi allucinati e frenetici, camminate e posture anomali e inspiegabilmente rapide ed alzate di voce stridule, senza motivo.

E specialmente non si vede quasi più messuno parlare a voce bassa e pacata o fermarsi a guardare in alto, verso il cielo, un albero, una foglia , uno stormo di uccelli.

La unica cosa veloce dovrebbe essere il pensiero, il resto è nato per essere gustato lento.

E mentre lo scemo ride nervosamente correndo senza senso il cervello pian piano va in pappa…

Crazyhorse70

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