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L’incidente di Berlusconi

Ancora rumore che distrae l’attenzione pubblica delle cose importanti.

I Fatti
 
Un soggetto psicolabile ha scagliato un oggetto contro il presidente del consiglio ferendolo. Condanna unanime dal mondo politico per il gesto. A destra si spingono un po’ più in la proponendo censura ai social network.

Di Pietro
alla condanna aggiunge: “Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza” (da Repubblica.it).
Rosy Bindi ha dichiarato: “Se si vuole fare una onesta riflessione sul clima politico tutti devono sentirsi responsabili. Anche il presidente del Consiglio e la sua maggioranza che da mesi cercano di dividere il Paese con pesanti attacchi al presidente della Repubblica, alla Corte Costituzionale, alla magistratura e a Parlamento”(Repubblica.it).
Condanna da destra e sinistra alle due dichiarazioni fuori dal coro.

Facciamo un po’ di chiarezza?

Sarebbe grave se un militante di uno schieramento aggredisse deliberatamente un politico della fazione opposta. Più grave se fosse stato istigato dalla politica ufficiale del suo partito. Tuttavia niente di tutto questo è successo. La persona che ha aggredito il premier era uno squilibrato e non è in nessun modo collegabile alle indicazioni di un partito ufficiale.

E’ stato solo un incidente, quindi, la dietrologia e i tentativi di censura sul web sono solo inaccettabili tentativi di strumentalizzare l’evento. Tutto il rumore, incluso l’eccesso di zelo nel condannare l’aggressore (è uno squilibrato ce lo ricordiamo?) è solo distrazione di massa dalle questioni veramente importanti.

Bindi e Di Pietro hanno detto qualcosa di oltraggioso? No, premesso che spiace per l’incidente, si sono limitati a osservare che, se il comportamento dell’aggressore è stato in qualche modo incentivato da un clima altamente conflittuale, anche il premier ha innegabilmente delle responsabilità nella creazione di questo clima. Qualcuno se la sente di negarlo?

Discorso a parte merita lo zelo con cui tutti si sono affrettati a condannare l’accaduto e biasimare Di Pietro e Bindi per le loro affermazioni. Le azioni deliberate possono essere censurabili, l’agire di uno squilibrato è un incidente. Quindi perchè montare tutto questo rumore? Al solito non ci sono cose più importanti di cui occuparci (disoccupazione in aumento, squilibri nella finanza pubblica etc.).
 
Ancora Distrazione di Massa.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.45) 19 dicembre 2009 11:38

    Io da questa frase "Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza" interpreto che esistono comportamenti non violenti che giustificano il ricorso a reazioni violente. Probabilmente chi ha criticato è perchè ha interpretato la frase allo stesso modo.

    Per la questione della censura ai social network, che non condivido, vorrei gentilmente sapere dall’autore se lui era uno degli iscritti ai gruppi pro-Tartaglia. Se vuole rispondere ovviamente.

    PAOLO

    • Di Massimo Famularo (---.---.---.59) 19 dicembre 2009 21:38
      Massimo Famularo

      No non sono mai stato iscritto ai gruppi pro tartaglia.
      Mi sembrano di cattivo gusto al parti di numerose trasmissioni televisive che non guardo e testate giornalistiche (o pseudogiornalistiche) che non leggo.
      Tuttavia non trovo pericolosi "Novella 2000" o "Uomini e Donne" perchè non credo che possano corrompere le giovani menti; non credo che i film e fumetti horror possano produrre serial killer;
      parimenti non credo che i gruppi pro Tartaglia possano causare del male.
      Non mi sembrano un bella prova di buon senso, ma sono un prezzo che pago volentieri per mantenere la libertà di espressione: preferisco che alcuni si possano esprimere in modo sgradevole piuttosto che rischiare che la censura ci renda meno liberi.

      La frase di dipietro non era il massimo dell’efficacia comunicativa. Si è pero spiegato in seguito che lui voleva dire che condanna il gesto e non lo giustifica in alcun modo. Chiarito questo, ha lecitamente osservato che se esiste un clima conflittuale che in qualche modo ha contribuito al verificarsi del gesto insano, uno dei principali responsabili di questo clima è la vittima stessa dell’aggressione.

      Questo ovviamente non giustifica in alcun modo nè il gesto ne l’aggressore.

      E’ inoltre una strumentalizzazione bieca dire che l’atmosfera conflittuale l’hanno montata gli oppositori della maggioranza. Con due o tre ricerche su internet si trovano facilmente frasi di fuoco pronunciate dal premier e dai principali esponenti della maggioranza (la lega ha il fucile facile).

      In sintesi secondo me nessuno che abbia un pò di buon senso può
      -giustificare l’aggressione al premier
      -iscriversi ai gruppi pro tartaglia
      -credere che l’aggressione sia stata istigata dai media o dal web
      -credere che facebook sia pericoloso

  • Di pv21 (---.---.---.86) 19 dicembre 2009 18:22

    Gli "psicolabili" non hanno colore. C’è chi lancia un sasso contro chi gli fa salire il sangue alla testa e c’è chi notte tempo si infila nell’ascensore di un Ospedale per salutare il suo idolo. I libri sono pieni di esempi di amore-odio. Leader è colui che mostra la strada. La strada è quella di una CRISI- Atto secondo che macina record di famiglie indebitate, di imprese a rischio chiusura e di nuovi disoccupati. E’ chiedere di credere in una FEDE (senza miracoli) limitarsi a invitare a: trasformare l’odio in amore. (==> http://forum.wineuropa.it

  • Di (---.---.---.116) 27 dicembre 2009 02:12

    La foto stessa del volto premier, documenta in modo innegabile che Berlusconi:

    A) si è cambiato la camicia prima di uscire dall’auto
    B) gli hanno messo la bavaglina per non farlo sporcare
    C) oppure....

    bhè, se confrontiamo poi quel taglio sotto l’occhio con l’immagine di quando esce dall’ospedale, il conto torna:
    gli psicolabili, è più probabile che si affollano tra gli spettatori "credenti"

    penso che ormai siamo ben oltre la semplice distrazione di massa!

    (vi siete mai procurati un piccolo taglietto sul viso nel farvi la barba?)

    • Di Massimo Famularo (---.---.---.217) 27 dicembre 2009 15:34
      Massimo Famularo

      Convengo che il limite della distrazione di massa l’abbiamo oltrepassato da un pezzo.
      Il punto vero è che non c’è una inconsapevole popolazione che viene gabbata, siamo di fronte a un nutrito gruppo di persone che si rende conto della situazione (vedi no B Day) ma non riesce a innescare un serio cambiamento per via dell’indolenza e della tolleranza di molti elettori e dell’incapacità cronica delle forze politiche di opposizione.

       

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