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L’imbarazzante silenzio dell’IDV sul cementificio Zillo di Fanna

"Mai come oggi, la nostra salute è in pericolo". Questo il grido d’allarme che martedì scorso, 24 novembre, ha lanciato il piccolo Comune di Fanna della pedemontana pordenonese, dove sono scesi in piazza numerosi cittadini, determinati a sollevare una questione altrimenti taciuta dai politici locali.

Ad essere fortemente contestato sarebbe il progetto riguardante l’incenerimento di 90 tonnellate giornaliere di CDR-Q all’interno dei forni del cementificio Zillo, attivo per l’appunto nel Comune di Fanna.

Il CDR-Q è un combustibile da rifiuto di supposta "qualità", formato da rifiuti speciali, plastiche e pneumatici, per la cui denominazione, nel dicembre del 2008, l’Italia è stata condannata dall’Unione Europea: il CDR, compreso il CDR-Q, va infatti considerato non già come "nuovo combustibile", bensì come puro e semplice "rifiuto" e, in quanto tale, deve sottostare alle norme di sicurezza relative.

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