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Iran, è in gioco la legittimazione dell’integralismo

 

Le elezioni presidenziali in Iran, su cui ci sono non pochi sospetti di gravi irregolarità, hanno assunto una connotazione tale dal non essere una semplice questione politica.

Una moltitudine di Iraniani moderati e desiderosi di svincolarsi da una “Repubblica Islamica” oppressiva e quasi fuori dal tempo è scesa ripetutamente in piazza per manifestare la propria volontà di cambiamento. L’interpretazione restrittiva dei precetti religiosi attuata in Iran, la totale mancanza di diritti nei confronti delle donne e la violazione continua di libertà fondamentali come quella d’espressione rendono l’Iran uno degli ultimi baluardi dell’integralismo islamico. Ed è proprio in nome di tale integralismo che i “depositari” del potere religioso stanno reprimendo la moltitudine di Iraniani indignati contro i brogli elettorali e soprattutto contro l’assolutismo vigente.

In nome della difesa dell’integralismo si stanno commettendo crimini d’inaudita violenza, tutto deve essere messo a tacere, i dissidenti debbono essere arrestati o comunque messi nella condizione di non potersi organizzare. Ma l’Iran dell’integralismo si trova a combattere contro l’Iran della modernità dove internet e le reti gsm non possono essere bloccate del tutto, dove la verità circola, nonostante tutte le restrizioni, nel mondo e dove gli orrori della sopraffazione sono sotto gli occhi di chiunque sia disposto a vedere.

Il regime Iraniano è a tutti gli effetti un regime dittatoriale che sembra non rappresentare minimamente la volontà e le idee del popolo. La domanda che viene da porsi è quanto durerà questa destabilizzazione e come si concluderà da difficile vicenda?

Non è per nulla semplice rispondere ma direi che le proteste potranno avere effetto solo se il mondo islamico ribadirà una vera e dura condanna contro il regime Iraniano, in tale circostanza a prendere le parti dei manifestanti non sarà l’Occidente ma l’Islam stesso. Questo sarebbe un colpo durissimo per gli integralisti, in tal modo l’Iran si verrebbe a trovare in una situazione di completo isolamento tale dal divenire insostenibile.

Il modo Islamico, rappresentato da molti paesi moderati, dovrebbe avere un poderoso moto di sdegno nei confronti di un regime che sembra aver perso di vista ogni senso di giustizia e di equità sociale. Chi conosce il mondo arabo sa bene che ciò che sta avvenendo in Iran è solamente un disperato tentativo di opporsi all’inesorabile cambiamento che sta investendo tutto l’Islam.

La scintilla della rivolta ha dato il via al processo del cambiamento in maniera irreversibile ma quanto tempo ci vorrà perché questo accada resta un’incognita.

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