• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > In Toscana continuano i lavori di ripristino dell’argine del (...)

In Toscana continuano i lavori di ripristino dell’argine del Serchio

Cantieri aperti giorno e notte sotto le piogge incessanti, Protezione civile nazionale, aiuti da altre regioni, dall’esercito, Istituzioni locali e nazionali: tutti a lavoro per l’emergenza ‘Serchio’ in Toscana. Complici condizioni meteorologiche sfavorevoli, la notte del 25 dicembre scorso il fiume Serchio ha esondato in seguito al cedimento di un tratto di argine tra la frazione di Santa Maria a Colle nel Comune di Lucca e la frazione di Migliarino Pisano (Nodica) nel Comune di Vecchiano, in provincia di Pisa. Le abbondanti piogge insieme alle nevi disciolte dal repentino innalzamento della temperatura delle settimane scorse hanno fatto innalzare la portata d’acqua del fiume fino a giungere a 2.100 mc al secondo. Il tratto di argine spaccato dalla piena si stima lungo 163 metri, largo 70 e alto 4,5 metri.
 
L’alluvione ha causato molti danni alle famiglie e imprese presenti nella zona. L’acqua mista a fango ha inondato interi abitati e centri di commercio e manifattura, raggiungendo oltre i 2 metri di altezza. Completamente allagato il tratto autostradale all’altezza del casello di Pisa Nord e tutta la zona ha subito gravi problemi alla viabilità. A Migliarino in particolare esiste una zona artigianale con decine di imprese. Da non dimenticare il movimento occupazionale creato da queste aziende e ora messo in crisi. I danni, secondo un calcolo ancora incompleto per cause di forza maggiore (le imprese alluvionate hanno ancora materiali e attrezzature sotto l’acqua) si stimano fino ad ora intorno ai 100 milioni di euro. 500 persone sono state evacuate solo nelle giornate del 25 e del 26 dicembre. E l’allarme continua. La paura per una nuova piena e un’ulteriore esondazione purtroppo non può essere archiviata.
 
Anche il Lago di Massaciuccoli nel Comune di Massarosa in provincia di Lucca è stato raggiunto dalle acque esondate ingrossandolo oltre il livello di guardia. Per venerdì 31 è prevista la tracimazione se non cessano le piogge. Dalla provincia di Pisa fanno sapere che un piano di evacuazione c’è ma che fino ad ora non è stato necessario utilizzarlo. Il primo obiettivo dei lavori è quello di sistemare il piede dell’argine rotto “che farà da prima barriera in caso di nuovo ingrossamento del fiume, capace di sopportare 700-750 mc al secondo”. Per fronteggiare l’emergenza anche i sacchi di sabbia da mettere a disposizione delle famiglie e delle aziende del territorio a rischio. Ne servono 500 mila. 120 mila sono stati forniti dalla Regione Emilia Romagna. Pompe idrovore giunte anche dalla Regione Veneto. Grande aiuto giunto dalla città di Carrara con il suo prezioso marmo servito in queste ore a ricostruire l’argine. Dalla provincia di Pisa l’assessorato allo sviluppo rurale fa una stima dei danni in collaborazione con le associazioni imprenditoriali agricole e chiede lo stato di calamità e aiuti finanziari in una lettera alla Regione Toscana “per un settore già duramente provato dalla crisi economica”.
 
Intanto alla procura di Pisa e a quella di Lucca si indaga sulle responsabilità dell’uomo. Perché ha ceduto un tratto di argine rettilineo? Di solito infatti la piena spacca in curva dove la pressione dell’acqua è maggiore. Le ipotesi del disastro sono diverse: mancata corretta manutenzione degli argini, tra le prime.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.129) 6 gennaio 2010 22:12

    Ho visto delle immagini su you tube.
    Davvero un disastro soprattutto per le imprese presenti.
    Una notizia che mancava dalla cronache di Agoravox.
    Bene che su notizie importanti si possa coprire anche le cronache locali in modo documentato e puntuale.
    Ma avevo sentito che la Magistratura aveva avviato due inchieste per capire i motivi di questa alluvione "anomala".
    Potete tenerci aggiornati su come procedono le cose ?

    Buon anno a tutti.

    Gabriele

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares