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Importante manifestazione a Livorno

Sabato prossimo, il 16 Gennaio, ci sarà una bellissima manifestazione organizzata da Maria Ciuffi. Lei è la madre di Marcello Lonzi, un ragazzo ucciso sei anni fa dalle guardie carcerarie.

La manifestazione sarà per dire basta agli omicidi di Stato, in principal modo alle morti che avvengono dentro le carceri. E certamente il problema non è il sovraffollamento, e quindi sappiamo benissimo l’inutilità di costruire nuove carceri e potenziare il numero delle guardie.

Aumentiamo i lager e i carnefici. Che soluzione, eh !?

Il corteo inizierà alle 10 di mattina e sarà aperto dalle madri dei ragazzi uccisi. Saranno le madri che hanno combattuto da sempre e non si sono mai arrese, ma che hanno avuto poca visibilità.


Ovviamente non poteva mancare Ornella Gemini, madre di Niki Aprile Gatti, che sta aiutando Maria Ciuffi nell’organizzazione. Due madri che in circostanze e motivazioni diverse hanno perso i figli nel carcere, ma che hanno un elemento inquietante in comune: il direttore Oreste Cacurri.

Si dirà basta agli omicidi e i successivi insabbiamenti. Basta al sistema che ha ucciso Marcello Lonzi, Niki Aprile Gatti, Manuel Eliantonio, Bianzino, Bledar Vukaj e tanti altri.

Ovviamente alla manifestazione sarà vietato di portare le bandiere politiche, soprattutto per rispetto di alcuni famigliari abbandonati da quei partiti che a quanto pare interessa solo cavalcare l’onda. Rifondazione, Radicali e non solo, appoggiano solo quelli che decide il sistema di informazione, il quale riesce a manipolare pure quelle forze che si dicono antagoniste.

Sia chiaro una cosa: i morti di "serie a" e di "serie b" non devono esistere!

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.114) 15 gennaio 2010 14:21
    Doriana Goracci

    e non dovrebbero esistere neanche i vivi di serie a e b, eppure ci sono, a caterve.Grazie per aver ricordato che esistono anche queste donne e questi uomini, di cui si nutre la cronaca per qualche giorno ed è tutto un fremito di indignazione e progetti per nuovi carceri nuovi padiglioni della Psichiatria, dove contenere...aggiungo anche questa adesione da Milano che mi è pervenuta, due genitori che hanno perso il figlio, così...quando ancora il militare era obbligatorio, anni fa, per loro come fosse oggi. un abbraccio Incarcerato.
    Doriana

     MORTI DI STATO ovvero ASSASSINATI dallo STATO nelle GALERE ITALIANE e nelle STRADE NELLE CARCERI ITALIANE SI MUORE?

    Prendiamo spunto da questa frase sovrastante del comunicato che per sentimento sento di aderire come CO.GE.MIL. cioè come Comitato Genitori di Militari caduti in tempo di pace; Comitato che raccoglie tutte le vittime cadute al servizio dello Stato e dallo Stato non solo dimenticate, ma volutamente ignorate nonostante i nostri tanti appelli, manifestazioni e delegazioni a vari livelli Istituzionali, e nella fattispecie quei giovani che chiamati ad un Loro “Dovere Costituzionale” in caserma subiscono attacchi di nonnismo, mancanza di tutele sindacali, indifferenza alla propria sensibilità tanto da suicidarsi; tutti giovani che non torneranno mai più alle Loro case, ai Loro affetti: “vittime dello Stato” che purtroppo spesso non solo lo Stato li ripudia, ma anche l’opinione pubblica li tollera con sufficienza tanto da non nominarli mai.

    Eppure anche costoro che spesso vengono usati e utilizzati per reprimere sacrosante rivendicazioni di onesti lavoratori, muoiono vittime dello Stato! SI, PERCHE’ ANCHE IN CASERMA SI MUORE DI STATO!

    Per questa ragione aderiamo alla Manifestazione con questo breve comunicato, e se sarà possibile anche di persona.

    angelo garro e anna cremona.

     

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