• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Il male oscuro di Obama

Il male oscuro di Obama

La vera partita della riforma sanitaria negli USA. non è uno scontro nazionale ma riguarda tutto il mondo. Cerchiamo di capire il perchè.

Nel laboratorio americano si sta giocando una partita decisiva anche per i destini di una sinistra moderna e autorevole nel mondo e, dunque, anche in Europa. 
 
E soprattutto, è in corso un processo che potrebbe modificare radicalmente il ruolo e il senso del popolo della rete. 
 
Si tratta della prova di forza che Obama ha ingaggiato sulla riforma sanitaria.
 
Nonostante l’aggravarsi dello scacchiere afgano-iracheno, in queste settimane, è il fronte interno che preoccupa il presidente Obama.
 
La riforma sanitaria sta diventando un vero e proprio giudizio di Dio sulla Casa Bianca.
 
Obama ha lanciato una campagna di discussione di massa, che non si ricordava negli USA dai tempi delle leggi anti segregazioniste della fine degli anni 60. 
 
Una campagna che vede scendere in campo la pancia dell’America: sia nel campo repubblicano che in quello democratico.
 
Una pancia che si conferma refrattaria a proposte solidariste, quale quella contenuta nel piano presidenziale per riformare l’assistenza nel paese.
 
Per la prima volta il presidente dei record di consenso è in difficolta.
 
Nel suo stesso partito si registra una resistenza consistente ai propositi riformatori. 
 
Lo stesso Big Pharma, il potente complesso lobbistico che unisce case farmaceutiche e innumerevoli cliniche private, che inizialmente avevano manifestato una certa disponibilità a discutere della riforma, di fronte al prestigio del neopresidente, ora che vede crescere l’opposizione, inizia a mettersi di traverso. 
 
Obama ha capito che si tratta di una prova del fuoco non aggirabile: la sua proposta elettorale è già troppo legata al progetto per immaginare un dietrofront alla Clinton. 
 
Per questo si stanno proponendo le prime possibili mediazioni. 
 
In questi giorni un settore del partito democratico, guidato dallo speaker del congresso Nancy Pelosi, ha proposto di sostituire l’assicurazione sanitaria minima pubblica, una specie di servizio sanitario nazionale, proposto dagli uomini del presidente, con una scelta di convenzioni con cooperative noprofit, di carattere privato. 
 
Di questo si sta discutendo. 

Il punto, che ora ci interessa privilegiare, è la base sociale che Obama sta tentando di costruire attorno alla sua proposta. 
 
Per la prima volta, il popolo della rete, quell’area di professionisti, giovani e utenti comunitari che hanno dato vita al fenomeno elettorale di Obama, è chiamato a sorreggere un progetto politico solidaristico e comunitario. Si tratta di un inedito esperimento. 
 
Come è noto il popolo della rete, in particolare nella sua culla americana, nasce come originale risposta del capitalismo ai limiti asfittici di statuti proprietari e rigidamente gerarchicizzati. 
 
Un popolo formato da figure libertarie ma liberiste, che pure dava vita a fenomeni eterogenei dal punto di vista del mercato, come l’Open Source, ma sempre incardinati in culture fortemente individualiste. 
 
Ora Obama vuol dargli un’anima politica di "sinistra" o comunque riformartrice, un ruolo si potrebbe dire da classe generale
 
Su questo si giochera la sua presidenza e anche la prospettiva di una sinistra nuova in Europa.

Commenti all'articolo

  • Di paolo praolini (---.---.---.110) 20 agosto 2009 23:26

    La sua intelligenza politica lo tirerà fuori anche da questo pantano.
    Questo è il bivio che potrebbe decretare un forte consolidamento della sua figura o un abbattimento del suo consenso verso i suoi elettori.
    Vedrem presto.

  • Di pv21 (---.---.---.16) 22 agosto 2009 18:47

    Sarà bene precisare che in materia di sanità pubblica l’America (Obama) sta cercando di imitare l’Europa. Poi sarà bene ricordare che oltre oceano i principi camminano sui dollari. Agli americani (democratici o repubblicani) interessa prima di tutto l’economia perchè è l’economia che li fa sentire grandi. Sono ormai diversi giorni che l’amministrazione Obama sta cercando di rassicurare gli americani parlando di crisi alle spalle e di timidi segnali di ripresa. La partita non sarà comunque facile, ma Obama deve sperare che il suo ottimismo venga confermato dal dato economico. Altrimenti non andrà lontano. ( segui => http://forum.wineuropa.it 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares