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 Home page > Attualità > Economia > Gli errori di Poste Italiane

Gli errori di Poste Italiane

Ieri mattina ho scoperto che il mio conto Bancoposta era in rosso.

Le Poste Italiane hanno preso dai correntisti le ultime spese dal 21 novembre 2009, però moltiplicate per 100, perche i POS di alcuni supermecati non hanno letto le virgole.
 
Personalmente, ieri mattina sono andato a prelevare 100 euro e non ci sono riuscito. Allo sportello di Attigliano (Umbria) la signora allo sportello mi ha spiegato che "è una situazione al livello nazionale" - che però non risolve i miei problemi e mi crea non pochi problemi dato che è una situazione che dura da 5 giorni (mi ha sempre spiegato la signora).
 
Praticamente, lunedi 23 novembre 2009 ho fatto una spesa di 100,92 euro dall’INS di Orte, e mi sono stati prelevati dal conto corrente 10092 euro, creando un debito con le Poste.
 
Domando come sia stato possibile ciò, visto che io non ho mai avuto un fido. Perché gli altri possono mettere il mio conto in rosso e io no?
 
La Polizia Postale di Terni mi ha dato le stesse "spiegazioni"; io in banca però ho versato soldi, non parole, a me le parole non servono.
 
Ho fatto la segnalazione al numero verde di Bancoposta registrata con il numero 38168135 e anche loro mi hanno detto di aspettare.
 
Ma domando: perché nessuno mi ha spedito una busta per comunicarmi il disagio? Perche non sono stato informato?
 
Adesso sto in casa senza soldi e domani andrò a spedire la raccomandata con la denuncia e subito dopo con la richiesta di chiusura del conto bancario (Bancoposta).
 
Sono una persona che abita in Italia e spendo qui più di quanto guadagnano tanti italiani ma d’ora in poi i miei soldi li spenderò altrove.

I commenti più votati

  • Di poetto (---.---.---.40) 26 novembre 2009 11:12

     Non so se accade anche in altri paesi europei, ma in Italia è, purtroppo, prassi comune non avvisare i propri clienti o utenti dei problemi, dei malfunzionamenti.

    Lo scorso anno ho fatto, con la Tirrenia, la tratta Cagliari - Civitavecchia, ebbene, la nave è arrivata in porto con due ore di ritardo, dico due ore e non due minuti, senza che nessuno della nave si sia premurato di renderci partecipi del disguido, senza dare nessuna spiegazione del fatto e senza scusarsi minimamente dell’accaduto.

    La cosa che fa rabbia è il trattamento che il cliente/ utente spesso riceve.

    Come nel caso della nave, bastava poco per spiegare le ragioni del problema.

    Sarebbe stato corretto, nei confronti dei correntisti, avvisarli del problema e rassicurarli circa la soluzione dello stesso, ma, come troppo spesso accade nel nostro paese, questo non è avvenuto, facendo così scoprire al “povero” Cristo di avere un conto in rosso non per spese pazze ma per errori del computer.

  • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.221) 26 novembre 2009 15:25
    Giuseppe Caglioti

    Il guaio è che le Poste Italiane anzichè fare la banca di "Stato", dovrebbero innanzitutto fare il proprio lavoro, ossia consegnare la POSTA...puntualmente, e con l’esclusione di corrieri esterni che, come è accaduto al sottoscritto, spesso e volentieri si ’fottono’ (scusate il termine) il contenuto di alcuni dei pacchi da consegnare...e pur essendo pacchi assicurati, e dopo aver fatto regolare denuncia, le care poste italiane non si degnano neanche di risponderti,per non parlare poi del rimborso stesso.

    Non fanno bene il lavoro che dovrebbe essergli congeniale, figuriamoci se possono fare bene quello di servizio bancario!

Commenti all'articolo

  • Di poetto (---.---.---.40) 26 novembre 2009 11:12

     Non so se accade anche in altri paesi europei, ma in Italia è, purtroppo, prassi comune non avvisare i propri clienti o utenti dei problemi, dei malfunzionamenti.

    Lo scorso anno ho fatto, con la Tirrenia, la tratta Cagliari - Civitavecchia, ebbene, la nave è arrivata in porto con due ore di ritardo, dico due ore e non due minuti, senza che nessuno della nave si sia premurato di renderci partecipi del disguido, senza dare nessuna spiegazione del fatto e senza scusarsi minimamente dell’accaduto.

    La cosa che fa rabbia è il trattamento che il cliente/ utente spesso riceve.

    Come nel caso della nave, bastava poco per spiegare le ragioni del problema.

    Sarebbe stato corretto, nei confronti dei correntisti, avvisarli del problema e rassicurarli circa la soluzione dello stesso, ma, come troppo spesso accade nel nostro paese, questo non è avvenuto, facendo così scoprire al “povero” Cristo di avere un conto in rosso non per spese pazze ma per errori del computer.

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.22) 26 novembre 2009 13:17
    Francesco Rossolini

    Poste Italiane ha effettuato un cambiamento di piattaforma per la gestione dei conti, hanno avuto un problema informatico con la virgola (le due cifre dopo la virgola che indicano i centesimi). Il problema sarà risolto completamente in breve tempo.


    Certo riamane il disagio di chi si è visto il conto praticamente bloccato.
  • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.221) 26 novembre 2009 15:25
    Giuseppe Caglioti

    Il guaio è che le Poste Italiane anzichè fare la banca di "Stato", dovrebbero innanzitutto fare il proprio lavoro, ossia consegnare la POSTA...puntualmente, e con l’esclusione di corrieri esterni che, come è accaduto al sottoscritto, spesso e volentieri si ’fottono’ (scusate il termine) il contenuto di alcuni dei pacchi da consegnare...e pur essendo pacchi assicurati, e dopo aver fatto regolare denuncia, le care poste italiane non si degnano neanche di risponderti,per non parlare poi del rimborso stesso.

    Non fanno bene il lavoro che dovrebbe essergli congeniale, figuriamoci se possono fare bene quello di servizio bancario!

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.250) 29 novembre 2009 17:16
    Paolo Praolini

    Il grave errore di Poste Italiane è stato quello di non aver dato un avviso ai propri utenti.
    E questo non è in alcun caso giustificabile!
    Come ha espresso qualche altro commento precedente alcune volte in Italia, soprattutto le grandi società calpestano i diritti dell’onesto cittadino anche quando avrebbe diritto a risarcimenti o maggior informazioni che risiedono nelle sue aspettative.
    Caro Lucianicus, ci uniamo al tuo rammarico ed aspettiamo che anche da questo punto di vista il nostro paese possa rinnovarsi.

  • Di (---.---.---.162) 23 marzo 2014 17:27

    Nel Mio caso poste italiane dopo il protesto illegittimo,mi dicono Che il conto risultava operante,ma contattare i vertici sembra impossibile.

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