• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Gli appelli sciocchi di Roberto Saviano

Gli appelli sciocchi di Roberto Saviano

 

Facendo “zapping” in Tv mi è apparso il faccione triste di Saviano che perorava il miracolo di una denuncia di massa della popolazione del rione Sanità di Napoli, in merito alla identità del killer di un rapinatore vicino al Clan Misso, nel quadro della lotta e dei regolamenti di conti fra malavitosi.

Veramente singolare chiedere a persone che vivono in un territorio totalmente controllato da una organizzazione feroce e capillare, e che spesso campano con l’economia indotta dalla camorra, di denunciare e testimoniare, firmando così la propria condanna a morte.

Tra l’altro si chiede questo eroismo non per un bambino o un passante ucciso per caso, ma per la morte di un camorrista, cosa di cui questa gente credo non sia particolarmente angosciata.

Saviano, il cui libro ha sortito un “effetto zero” sul territorio di cui ha descritto le dinamiche malavitose, ha il plauso di tutti, proprio perché alle denunce non segue nessuna strategia credibile che possa incidere su un fenomeno che è incernierato ad una economia illegale, senza controllo, con complicità nella borghesia, nella politica, nelle forze dell’ordine, nella Chiesa, in un intreccio inestricabile che è prima economico e poi culturale, e alla fine “senso comune”.

Parlare di “denunce” dei cittadini, è un segno di un intellettuale dilettante e fanciullesco, in una realtà come quella italiana in cui perfino lo Stato ha dovuto cedere e fare patti con la mafia per far cessare gli attentati, in una realtà in cui imprenditori e commercianti pagano regolarmente il “pizzo”, dove persino Berlusconi (come ci ricorda Travaglio), proprietario della Standa di Catania ha dovuto pagare 180 milioni di lire per far cessare i danneggiamenti mafiosi agli impianti (nel 1990).

Tutta l’economia italiana è legata al malaffare. Basta considerare la criminale disinvoltura con cui gli industriali del Nord ingrassano le ecomafie affidando loro i rifiuti del ciclo industriale (tossici, nocivi, radioattivi), che vanno a finire nelle campagne del sud, ma anche nelle discariche autorizzate, ormai siti militari dove è impensabile di fatto qualsiasi controllo, vista la pressione malavitosa che esiste in quelle regioni. Senza contare il collaudato metodo di caricare carrette del mare di rifiuti e mandarle a fondo con il tritolo.

Parlare di lotta alle mafie da parte di un governo come il nostro è una cinica beffa e una presa per i fondelli dei cittadini.

Solo una straordinaria, e prolungata nel tempo (anni), presenza sul territorio di imponenti forze di polizia, capaci di controllare tutto e tutti e di imporre la legalità, potrebbe avere successo nelle 3 regioni meridionali in mano alle mafie.

Ogni ricchezza o proprietà di cui non si possa ricostruire l’origine deve essere confiscata e diventare proprietà dello Stato.

Ciò sarebbe possibile se solo lo si volesse. Ricordo che durante il sequestro Moro a Roma, ad un certo punto la malavita si attivò per cercare di trovare i sequestratori, disperata per i capillari controlli sul territorio che impedivano qualunque movimento.

Nessun partito politico oggi in Italia chiede misure eccezionali contro le mafie e le mafie capiscono che possono continuare ad oltranza le loro attività, così funzionali ad un certo capitalismo di rapina, irresponsabile nei confronti dell’ambiente.

Caro Saviano, visto che a Napoli non ci vivi più, giri con la scorta, qualche bel soldone l’hai fatto, e ti potresti permettere di parlare, cerca di far capire che è compito dello Stato imporre le regole della legalità, e solo quando ciò avviene in maniera inequivocabile, si può chiedere ai cittadini di collaborare.

Chiedere questo oggi agli abitanti del rione Sanità è da superficiali. 

Commenti all'articolo

  • Di diana nardella (---.---.---.174) 4 novembre 2009 10:12

    vergognati di esistere, da napoletana non ho altro da dirti, ah no scusa per caso sei un camorrista? giornalistucolo da strapazzo

  • Di nadia (---.---.---.161) 4 novembre 2009 10:26

    mi chiedo se non sia tu quello che se la fa addosso ..
    visto il tuo articolo ...

  • Di GranchiF (---.---.---.237) 4 novembre 2009 10:46

    Ma vergognarsi un pò quando si sparano caz....e, no?
    Il fatto che nessuno ha mai detto niente dev’essere un incentivo a continuare a non parlare? Ma non ti vergogni?
    E meno male che c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire certe cose in televisione invece di cercare di "coesistere" con la mafia.

    Vergognati.

  • Di Graziella Corsaro (---.---.---.148) 4 novembre 2009 10:54

    Questo articolo è semplicemente indecente.Superficiale e in mala fede è chi l’ha scritto,senza ombra di dubbio.Stima rinnovata e appoggio incondizionato a Roberto Saviano.

  • Di Valeria (---.---.---.114) 4 novembre 2009 10:54

    Finalmente un articolo che condivido su Saviano..solo che io nn credo come te che il suo appello sia fanciullesco e ingenuo....
    Comunque, come già saprai, S. è diventato una divinità e, come tutte le divinità...non è possibile piu’ esprimere un opinione su di lui diversa da quella maggioritaria.
    Mi chiedo come mai tante persone hanno bisogno di questo idolo, non mi spiego questo....
    Già lo so che sarò riempita di insulti, come lo sarai tu....
    Io non insulto mai quando scrivo in rete, credo che chi lo faccia è perchè non ha la capacità di pensare in modo autonomo e non vuole far scardinare le certezze che in qualche modo si è creato.....
    Chissà quale certezza rappresenta Saviano per la psiche di molti.....
    Un caro saluto, con stima e condivisione.
    Valeria

    • Di GranchiF (---.---.---.237) 4 novembre 2009 22:00

      A parte il fatto che sono contrario ad idolatrare le persone, probabilmente se la mafia lo avesse già ammazzato ora sarebbe anche il tuo "idolo".
      Il problema è proprio qui: quando una persona raggiunge un certo grado di notorietà spunta sempre qualcuno disposto a sputargli addosso.

      Comunque, secondo me, Saviano non ha detto niente di male:
      E’ ovvio che il grosso del lavoro lo debbano fare le Istituzioni (e Saviano lo ha sempre detto) ma è anche vero che la gente non può continuare a far finta di niente o ad abituarsi a quello che gli succede intorno senza indignarsi e tentare di fare qualcosa.
      Io penso che le parole di Saviano volessero stimolare le ’persone in quella direzione.

  • Di Valeria (---.---.---.114) 4 novembre 2009 11:05

    Dimenticavo...linko..per chi se li fosse persi..i miei commenti qui:
    http://www.agoravox.it/Saviano-Pisani-e-il-gomorrismo.html
    a firma Stella....già immaginando che sarei stata aggredita verbalmente..preferii scegliere uno pseudonimo....
    Ora ve lo do in pasto...sperando che ci sia qualcuno dotato di un pizzico di senso critico...di autonomia mentale....
    Io non dico di pensarla come me, ma almeno di porsi qualche piccola domandina....
    Bye.

  • Di Un’italiana (---.---.---.244) 4 novembre 2009 11:23

    "Parlare di lotta alle mafie da parte di un governo come il nostro è una cinica beffa e una presa per i fondelli dei cittadini.", questo scrive paolodegregorio.
    Bene! Certo, arrendiamoci alla schiavitù economica, istituzionale, culturale, che le organizzazioni criminali hanno costruito e su cui spadroneggiano silenziosamente in questa povera Italia! Così miglioreremo di certo il nostro stato e il nostro futuro! Prima di scrivere e diffondere affermazioni così gravi su Roberto Saviano e sulla lotta alla mafia in generale, bisognerebbe quantomeno documentarsi, per esempio provando a leggere almeno qualche pagina di "Gomorra" (se tutto costa troppa fatica), per capire davvero di che cosa stiamo parlando. 
    Roberto Saviano non è un intellettuale fanciullesco, tutt’altro. Il suo coraggio prima e il suo sacrificio ora, non lo rendono nè un eroe nè un ricco. Lo rendono uno dei più grandi intellettuali impegnati mai esistiti.
    Inoltre, bisognerebbe quantomeno provare a leggere i quotidiani, se si vuole argomentare con un articolo a proposito di indagini guidiziarie ancora in corso: l’appello ai napoletani, infatti, è stato diffuso dapprima dalla Procura antimafia, che ha deliberato di rendere pubblico il video dell’omicidio del rione Sanità, e poi dopo da Roberto Saviano. D’altra parte, un appello del genere è DOVEROSO da parte di qualsiasi esponente della lotta alla mafia, perchè se a sapere, a capire, ad avere il coraggio di denunciare per combattere in nome del bene comune rimarrà per sempre soltanto un unico uomo "disperatamente solo" , allora il suo sacrificio, seppure immenso, rimarrà, ahimè, vano. Come scrive Saviano, "raccontare è l’unico dannato modo per iniziare a cambiare le cose". 

  • Di Rossella (---.---.---.132) 4 novembre 2009 11:28

    Buongiorno!
    Innanzi tutto vorrei farle presente che alcune informazioni riportate in questo articolo sono errate. E’ stato proprio lo Stato a far pubblicare questo video, mica Saviano! Roberto Saviano l’ha solo commentato! Chi meglio di lui che viene dal Sud, da quella terra, può commentare e spiegare come vanno le cose.
    Seconda cosa, oscena, illegibile, è il fatto che, secondo lei, i cittadini se ne fregano del fatto che sia stato ammazzato un uomo, "tanto camorrista, meglio così, uno in meno" (il senso era questo). Ma si rende conto che nell’agguato potevano esserci dei feriti o peggio ancora morti innocenti? Anche bambini? E già ma voi che ne sapete, non vi immaginate nemmeno cosa significhi, cosa possano provare quelle persone in quel momento! Non mi è mai capitato di trovarmi in quella situazione, ma posso immaginare cosa si provi! Mentre sta passeggiando, andando a fare la spesa o mentre è a fare colazione in un bar, sente a due metri da lei dei colpi fortissimi, talmente vicini che la prima cosa che pensa è: sono morto! Solo il silenzio che arriva subito dopo e il rumore del cuore che batte all’impazzata fanno ritornare lucidi e capire che si è ancora vivi! Ma si rende conto che troppe volte, a causa di questi agguati, sono morte persone innocenti? Basti ricordare la ragazzina di 14 anni uccisa a forcella "per errore". E non è l’unico caso! Lo stato aveva il dovere di pubblicare il video e i cittadini avrebbero il dovere di denunciare l’accaduto per la propria sicurezza, per dire "basta". C’è un uomo che ha commesso un omicidio a cielo aperto che se ne va indisturbato in giro e che potrebbe rifare la stessa cosa! La ribellione è necessaria! E se si alza una mano poi si alzano tutte e allora, non si possono condizionare tanti basta! Per ora è il silenzio a dominare, la paura e queste cose terribili continuano a succedere! Come ha spiegato Saviano, le persone convivono con questi fatti, sanno benissimo come devono comportarsi, che non devono urlare, non devono guardare, deve essere tutto normale, "cos’e niente" insomma, come ha detto Saviano in un articolo bellissimo!
    Un’altra cosa caro giornalista: non è stato solo Roberto Saviano a parlare di questo video, tanti sono stati gli articoli pubblicati e i commenti sono arrivati anche da altri paesi. Il video ha fatto il giro del mondo! Perchè prendersela sempre con lui? Continuare a criticare il suo lavoro? Se la prenda con tutti quelli che hanno scritto di questa vicenda, coi giornalisti, spagnoli, inglesi, tedeschi! Eggià, posso capire! A voi può dar fastidio che Roberto Saviano, giovane di appena trent’anni sia entrato nelle case di mezzo mondo, sia sempre pronto a raccontare le anomalie del nostro paese con tanta semplicità, ad avere il coraggio di dire NO! Di coraggio Saviano ne ha da vendere!
    Tanti saranno ancora i vostri tentativi per delegittimarlo, ma mi spiace per voi, non ci riuscirete, non riuscirete a farlo cadere! Prima di tutto perche Roberto Saviano è forte e poi dovrete prima superare la corazza che lo protegge e difende. Quella corazza siamo noi! Mi spiace deluderla ma più andiamo avanti e più questa corazza si irrobustisce... toglieteci le speranze! Roberto Saviano è uno dei pochissimi uomini veramente puliti, umili, limpidi, sinceri del nostro paese e noi non lasceremo certo che venga insultato e delegittimato dal primo che capita! Le vostre parole contro di lui non fanno altro che aiutarci a rafforzare il nostro affetto e la nostra stima per lui! La ringrazio! Adesso voglio ancora più bene a Roberto Saviano!
    E invece di parlare sempre di lui, perchè non scrivete articoli sulla gravità del video, sul fatto che in una delle città più belle del nostro paese la sicurezza è inesistente! Voi siete giornalisti, dovreste raccontare quello che vedete! Cose del genere in altri paesi non accadono, perchè lo stato sa prendere in mano la situazione e perchè scrittori e giornalisti non perdono tempo a delegittimare i propri colleghi! Con questo non voglio dire che Roberto Saviano è intoccabile! Anche lui ha sempre detto, che suoi amici sono anche coloro che non condividono ciò che fa, ma la critica deve avere una logica... la sua sua, mi permetta "nun tene né capa né cora" (tradotto a senso significa che non ha argomentazioni valide). Quest’ articolo è solo un altro peretesto per parlare male di chi ha avuto il coraggio di dire basta, di rompere il silenzio, quel silenzio che ci rende niente! Non vogliamo più essere niente!
    Cordiali saluti

  • Di fabri (---.---.---.211) 4 novembre 2009 11:41

    de gregorio ma che per caso sei nipote di sergio???

  • Di (---.---.---.1) 4 novembre 2009 12:21

    Premetto che non tutto l’articolo è da buttare.
    Certamente sono un’idiozia il titolo e l’acredine nei confronti di un eroe civile come Roberto Saviano da parte di un superficialotto che evidentemente considera il vivere sotto scorta come una specie di privilegio e non -nei fatti- una immeritata detenzione.

    Caro paolo, sono certamente d’accordo sul non criminalizzare i cittadini napoletani costretti a vivere nella paura e la cui indifferenza è l’unica possible autodifesa lasciata loro (come spiegato anche da giampatic).
    Ma come la vita sotto scorta di Saviano è un’imposizione pesantissima impostagli dalle mafie, anche l’indifferenza dei napoletani è una cappa soffocante imposta loro dal crimine; non un privilegio da difendere, ma un’imposizione dalla quale bisognerebbe volersi liberare.
    L’appello di Saviano è un invito alla gente a smettere di vivere da vittime ed a tornare padroni delle proprie vite e della propria città.
    Il che non vuol dire necessariamente esporsi in prima persona, ma iniziare a cambiare atteggiamento...
    Se la gente iniziasse a testimoniare -anche anonimamente- sui killer di camorra, sulle estorsioni ai commercianti... se iniziassero a piovere filmati e foto fatti con i telefonini... se quando uno gira con la pistola le piazze anziché vuotarsi si riempissero anche fosse solo di curiosi... la criminalità sarebbe costretta almeno a tornare nell’ombra, a non essere più così sfrontata e ossessivamente presente nelle vite della gente comune.
    L’appello di Saviano perciò è tutt’altro che sciocco. Le tue semplificazioni invece...

  • Di giampatic (---.---.---.204) 4 novembre 2009 12:36

     Degregorio scrive di Saviano in controtendenza con molti dei panegirici che circolano sulla stampa e sulla tv. e questo non deve bastare per insultarlo. facciamo anche noi parte di quel pubblico che, in diretta, deve battere per forza le mani perchè lo dice la regia? 
    in quel suo tono sprezzante e leggermente odioso, come se saviano non lo sopportasse proprio, l’autore de "gli appelli sciocchi di saviano" dice anche una verità, molto poco edificante ma sicuramente realistica: la paura vince. 
    In questo, degregorio esprime un sentito molto più realistico di quanto, dal punto di vista della nostra scrivania, sia percepibile; la paura delle persone che vivono in quei territori non si giudica con l’alterigia che abbiamo quando pontifichiamo dal nostro pc. quella dei campani (e degli italiani) è una paura non affatto casuale e spontanea. essa è programmata, progettata, costruita ad hoc e pandemica: http://www.agoravox.it/Mafie-Stato-Televisione-la.html;
    Saviano sa di quella paura e la spiega anche, spesso. forse è poco realista quando auspica che tutti i campani facciano outing contro la camorra, perchè sa bene che non si tratta solo di un atto di volontà. ma di una vera e propria rivoluzione culturale che non può prescindere dall’alleanza con lo stato. sennò diventa un massacro. ma lo stato che abbiamo è questo...alimenta la paura anzichè aiutarci a combatterla.
    Degregorio tradisce la sua insopportazione per lo scrittore sotto scorta. capita a tutti, quando si invidia il successo degli altri, magari inconsapevolmente. ma, in generale, io credo, che il messaggio di saviano esca fuori malridotto e depotenziato dall’elaborazione mass-mediologica che ha fatto di lui un personaggio, a scapito del testimone. l’inflazione a cui è sottoposto il suo nome minaccia la forza della sua denuncia, la annacqua. ma non è sciocco, il ragazzo, no. non è sciocco. è idealista, talvolta un po’ ingenuo e impaurito anche lui. di restare troppo solo nel suo fare nomi e cognomi.

    • Di Valeria (---.---.---.114) 4 novembre 2009 14:10

      Francesco ma guarda che non mi riferivo a te.....
      perchè ti senti chiamato in causa?

    • Di Francesco Raiola (---.---.---.84) 5 novembre 2009 08:54
      Francesco Raiola

      Beh Valeria mi sento chiamato in causa perché in quei commenti siamo stati soprattutto io e te ad avere avuto una discussione e non mi sembra che nessuno ti abbia insultato o cose del genere. Come non accetto che venga offeso chi scrive un articolo del genere. Ognuno può avere delle opinioni. Io posso non essere d’accordo con l’articolo, ma discuto dei contenuti, non della persona. Ciao

  • Di Stefania (---.---.---.58) 4 novembre 2009 14:11

     Il signor Degregorio ignora o finge solo di ignorare che il video non è stato trasmesso per volontà dello scrittore Roberto Saviano bensì (come è logico d’altronde) delle autorità competenti? E siamo davvero spiacenti se il livore per un un collega di maggior successo sia per lui più importante del messaggio e degli articoli che dal video sono arrivati. Sciocco è colui che crede che le mafie siano un male sopportabile. Sciocco è attaccare una persona anziché attaccare la criminalità. Sciocco è fare del piagnisteo perché si viene contestati da chi ammira Saviano ( e non solo vogliamo citare Rosaria Capacchione? ) non perché sarebbe "diventato una specie di divinità" bensì proprio perché è umano non eroe. 

  • Di paolo de gregorio (---.---.---.201) 4 novembre 2009 14:14

     

    Non ho attaccato Saviano, ho criticato un suo intervento che ritengo una astrazione nella situazione concreta a cui si riferisce.

    Mi rendo conto di aver toccato un simbolo, ma anche i simboli possono sbagliare e credo che l’assenza di critica non sia d’aiuto.

    Il senso del mio intervento però si basa sulla constatazione che è ora di passare dalla denuncia, e qui Saviano ha grande merito, a iniziative concrete, possibili contro le mafie.

    Lo Stato e i partiti, tutti, oggi non esprimono affatto la volontà di passare dalle denunce alle iniziative concrete per combattere le mafie, anche se quotidianamente i media parlano di “grave colpo inferto alla camorra….”, sappiamo che catturato un boss c’è subito un altro che ne prende il posto.

    Il singolo e la popolazione intrappolata sul territorio sono ininfluenti,  è solo dallo Stato  che possono essere prese decisioni determinanti che vadano nella direzione di togliere l’ossigeno che arriva alle mafie, e i punti principali sono:

     

     -abolizione del segreto bancario

      -reintroduzione del divieto di pagare in contanti oltre a un dato importo, previsto dalle norme Visco del passato governo

     -divieto del sub-appalto. Le aziende che non possono realizzare direttamente i  lavori non possono vincere le gare

     -divieto di inviare all’esterno delle aziende i rifiuti tossici. Il ciclo di produzione deve comprendere l’eliminazione dei residui di lavorazione all’interno delle aziende e laddove ciò non è possibile per la natura dei rifiuti, deve essere un organo dello Stato a controllare e certificare lo smaltimento  nelle apposite strutture, secondo regole rigide e pene pesanti nei confronti di chiunque, industriale o addetto ai controlli, non segue le regole

     -abolizione delle convenzioni  del SSN con strutture sanitarie private. Nessun rapporto tra sanità pubblica e politica, nomina degli amministratori delle ASL e dei primari da parte delle categorie sanitarie delle relative strutture con intervento  delle organizzazioni dei malati

     - Incremento delle intercettazioni telefoniche e ambientali

     -Avvicendamento del personale impegnato nella lotta alle mafie, sia che si tratti di guardia di finanza, polizia, carabinieri che di magistrati 

      -Legalizzazione delle droghe leggere.

     -Inasprimento delle pene agli spacciatori di droghe pesanti e controllo del territorio di tipo militare (ho fatto l’esempio del sequestro Moro, ma forse quello più adatto è quello del prefetto Mori che in Sicilia sconfisse la mafia).

     

    Infine, tornando a Saviano, ho inviato la mia critica pure al sito a lui dedicato e  non mi è piaciuto che Gomorra sia stato pubblicato da Mondadori.

    ps non ho alcun legame di parentela con Sergio nè con Concita

     

     

  • Di Giusy (---.---.---.214) 4 novembre 2009 16:59

    Ahimè, dici grandi verità, anche se questa amara e triste verità si colpisce sempre chi ha meno responsabilità in tutta questa faccenda. E non è una questione di soldi (non credo personalmente che in Italia si possano far soldi coi libri, si contano sulle dita della mano coloro che vivono dei proventi del lavoro scrittorio) nè di vicinanza fisica con le mafie: sostengo fortemente l’idea che la politica non faccia nulla e che sia l’unica a dover fare qualcosa. Già il fatto che un giovane debba sacrificare anima e corpo - e sottolineo corpo! - per una causa così mastodontica dovrebbe far riflettere chi la politica la fa tutti i giorni e magari onestamente e con passione, ancor prima che i mafiosi-politici (sanno pensare??!!). Che Saviano poi abbia detto cose fuori luogo non so. Credo che non se ne possa davvero più, credo anche che sia giusto creare anche una responsabilità comune, benchè difficile da costruire, benchè improponibile in questi termini. Da qualche parte bisogna pur iniziare. Io sarei più drastica di Saviano: per me esiste a questo punto solo la rivolta...

  • Di pv21 (---.---.---.143) 4 novembre 2009 18:14

    Diciamo un paio di cose scomode. La gran parte dei commenti "scandalizzati" provengono dal gentil sesso. Non è che Saviano, con mezzo sigaro in bocca, ricorda il Clint Eastwood della trilogia wenstern? E’ lo stesso Saviano a riconoscere di aver collezionato articoli e notizie già presenti nella cronaca locale. Quanti sono quelli che, avendo rappresentato un vero pericolo per le mafie, sono morti di vecchiaia? Magari "scorta" compresa. A Napoli e dintorni, lo dice sempre Saviano, le esecuzioni in pubblico sono all’ordine del giorno da decenni. Questa volta c’è stato lo scoop: la ripresa in diretta. Bastavano 2 fotogrammi per inquadrare l’assassino. Sarebbe stata una soluzione a valenza locale. Molto più shoccante la proiezione su tutte le reti nazionali. Così tutti (o quasi) d’accordo: i Napoletani devono avere un sussulto, devono dare una prova d’orgoglio. Intanto le Forze dell’ordine sono lasciate a piedi (letteralmente). Lo spettacolo deve continuare ... ( x altro => http://forum.wineuropa.it

  • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.237) 4 novembre 2009 20:54
    Giuseppe Caglioti

    Penso che alla fine il messaggio sia arrivato: a poco valgono gli appelli, se lo Stato medesimo non interviene.

    A questo punto la domanda nasce veramente spontanea: QUALE APPARATO STATALE NEL NOSTRA POVERA ITALIA POTREBBE REALMENTE COMBATTERE LE MAFIE? CERTAMENTE NON QUESTO STATO CON QUESTA CASTA POLITICA ! Mettiamoci tutti bene in mente una cosa: in Italia con questa gente al governo e all’opposozione, e con la gente che si rincoglionisce dietro grandi fratelli, fattori y, isole dei fetusi varie, e fiction ...che non è capace di scendere in piazza quando si tratta di difendere i più basilari diritti o di gridare in faccia a questi politici che sono inetti e di dimettersi per sempre, lasciando spazio ad altri più capaci LE COSE NON CAMBIERANNO MAI!

    Neanch’io accetto la critica ad un uomo che ha perso il gusto della libertà senza aver commesso nessun crimine...anzi, ben venga il suo appello, e soprattutto cerchiamo di capire questo: SE NON CI PRENDIAMO TUTTI LE NOSTRE RESPONSABILITA’ E NON REAGIAMO PER IL BENE DELLA COLLETTIVITA’...E’ FINITA!

  • Di giovanni (---.---.---.8) 4 novembre 2009 23:21

    Presumo che anche per te MANGANO é un eroe....

  • Di Enrico C. (---.---.---.190) 5 novembre 2009 02:11

    Spero vivamente che questo articolo sia una provocazione voluta, e che il messaggio "la Mafia non si può sconfiggere, fanno bene i cittadini a stare zitti e buoni, se uccidono un disonesto a chi gliene frega..?" sia una forma di satira sulle paure e sul malaffare italiano.

  • Di Enrico C. (---.---.---.190) 5 novembre 2009 02:16

    Apprendo purtroppo leggendo i commenti che l’articolo non è una forma di satira/provocazione.

    In questo caso, con tutto il cuore, suggerisco all’autore di andare a nascondersi (metodo che pare apprezzare molto) e risparmiarci ulteriori "perle di saggezza" sulle persone che invece la Mafia cercano di combatterla.

  • Di Graziella Corsaro (---.---.---.244) 5 novembre 2009 08:34

    Allego quanto segue.ce n’è ancora un gran bisogno,evidentemente.

    http://www.robertosaviano.it/articoli/9599/116/0

  • Di italien (---.---.---.201) 6 novembre 2009 00:42
    <<Sciocchi>> è termine inappropriato. Preferisco i sognatori, gli utopisti, ai rassegnati. A Saviano è stato chiesto un parere e non si è tirato indietro, esponendosi di persona, ancora una volta. Il problema è il filmato non il commento. Il problema è chi avrebbe avuto il coraggio di spedire ad una bimba il video della morte violenta del padre. Il problema è la reazione dignitosa ma, allo stesso tempo, rassegnata di sua madre, della vedova della vittima. Era un camorrista pure lui? Conta poco. Il problema è dover sbalordire, indignare per far collaborare perché regna la paura. E’ una questione culturale: i cittadini sono i primi a dover e voler tutelare la realtà in cui vivono. La resistenza deve venire dal basso. Ciò gioverebbe anche alla politica: niente più pericolo d’infiltrazioni, di pilotaggi di voti o appalti, più meritocrazia, per esempio.
    Le reazioni popolari alla criminalità organizzata, sono arrivate da comunità extracomunitarie, da persone povere(come il piccolo Elvis, tra l’altro ), bisognose, sfruttate e respinte. La dignità non ha prezzo. Forse, Saviano ha in mente tali episodi, quando esprime il suo desiderio fanciullesco (in senso buono). “Effetto zero” o no, “Gomorra” testimonia l’amore che prova verso la Terra in cui è nato. Saluti.
  • Di anonimo (---.---.---.58) 7 novembre 2009 23:06

    Sono, come credo tutti quelli che qui scrivono, per la Libertà di Stampa. Purtroppo però questo articolo dimostra che è giusto fare un esame per dare la patente di giornalista professionista. Non basta saper scrivere, bisogna anche dimostrare di comprendere a fondo gli avvenimenti di cui si scrive.

  • Di nic (---.---.---.59) 8 novembre 2009 16:13

    Uno dei peggiori articoli apparso su Agoravox, e la pezza successiva peggio del Buco. Il problema è Saviano che invita a parlare ? E cosa avrebbe dovuto dire, state zitti. Saviano non ha denunciato nulla di nuovo,,, lo sappiamo. Per una serie di circostanza Gomorra ha avuto un successo che forse neanche lo scrittore aveva messo in conto, e piaccia o non è diventata un’icona, Lui a ventisei anni si è rovinato la vita, e i paolodegregorio (novelli carneadi) lo criticano perchè.... fa chic. Andare controcorrente sig paolodegregorio, è una cosa che ti puoi permettere solo se hai una tempra robusta e un background culturale enorme (Pasolini per citare l’ultimo che si poteva permettere questo genere di provocazione), altrimenti meglio stare zitti e rosicare nell’ombra. L’invidia per chi ce l’ha fatta è una brutta cosa, ma tranquilli, il rompete le righe verso Saviano è iniziato, vi lascio con una frase di un altro che aveva fatto parlare di sè (si mette le bombe da solo dissero dopo l’Addaura) Falcone, il quale disse : si muore quando ti lasciano soli. E lo sganciamento di Saviano è iniziato, tranquillo paolodegregorio, Fede lo insulta una sera si e l’altra pure, gli avvoltoi volano alto.

  • Di barbara (---.---.---.20) 8 novembre 2009 17:11

    ROBERTO SAVIANO NON HA SCRITTO GOMORRA X DIVENTARE UN IDOLO SOTTO SCORTA, SE LO AVESSE SAPUTO, NON LO AVREBBE SCRITTO, COME HA DETTO QUALCHE TEMPO FA.
    CON QUESTO ARTICOLO PUOI TRANQUILLAMENTE ANDARE A LAVORARE CON EMILIO FEDE, CHE DURANTE UNO DEI SUI TG/SIT COM LO HA SBFFEGGIATO.
    SAVIANO, GRAZIE A DIO, PARLERA’ FINO A QUANDO NE SARA’ CAPACE!! CHI LO VORREBBE ZITTO E’ COMPLICE DEL MALAFFARE.
    MERCOLEDI’ SERA X APRIRE UN PO’ LA MENTE GUARDALO SU RAI 3.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares