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E’ un animale ferito che produrrà macerie prima di cadere

Berlusconi è un cinghiale ferito vestito da clown in mano a ben altri e consapevoli protagonisti: la sua irruenza banditesca é più rivolta ai propri interessi che a raffinati disegni reazionari. Ogni tanto sfugge di mano e crea più scompigli di quanto non serva a coloro che ne hanno permesso e poi sfruttato le gesta e che ora stanno pensando a come liberarsene. Dopo averne aizzato la furia ed averne goduto gli effetti ormai permanenti.

Solo i modi ed i termini con cui cadrà determineranno se dopo Napoleone verrà il peggio o se ci riprenderemo la nostra democrazia.

Avevo previsto che le numerose passeggiate sui poveri morti abruzzesi segnassero per l’utilizzatore finale l’inizio della fine, immaginando anche che dallo sbracamento per eccessivo potere incontrastato alla sua effettiva caduta potesse passare ancora molto tempo e la lenta discesa all’inferno portarsi appresso molte macerie.

Ed è quanto sta accadendo: il Napoleone malato così bene descritto da Veronica Lario sta facendo molti danni alla casa comune (l’architettura costituzionale), secondo me più di quanto in realtà sia in grado di volerne consapevolmente creare.

C’è qualcosa di clownesco ed irrazionale nel suo comportamento politico, come fosse una specie di cinghialone ferito e scatenato che si agita con furia imprevedibile; inoltre ritengo che sarà ancora più pericoloso e torbido il suo lasciare la mano, perché altri meno ricattabili, più politicamente avvertiti, cinici e consapevoli (la vera Mafia a differenza sua preferisce ancora il detto ”megghiu cummannari ‘ca futtiri”) potrebbero presto sostituirlo, approfittando delle istituzioni pericolanti già prese a spallate dalla bestia scatenata per dare il colpo di grazia alla democrazia.

Questo discorso come è evidente esula da ogni intimo convincimento ideologico, nel senso che dovrebbe trovare attente orecchie da parte di chiunque creda nella democrazia tout court quindi trasversalmente alle diverse opinioni politiche. Del resto lui l’ideologia la usa solo come arma di distrazione di massa, dalla sua parte è pieno di socialisti pentiti a gettone, di qua ci sono molti conservatori onorevoli e degni di rispetto che non lo sopportano.

Il rischio che si instauri una cricca di potere meno naïf e più pericolosa è ormai da metter in conto.

Ancor di più se la fase attuale di lento passaggio di mano sarà gestita solo come una operazione torbida di palazzo prodotta da poteri che agiscono nell’ombra. I vantaggi dello scassamento delle architetture istituzionali e delle impalcature delle tutele e dei diritti sono per costoro già acquisiti ed ormai superati da altro genere di danno oggettivo che la permanenza al potere dell’impresentabile puttaniere sta seminando dappertutto.

Osservate bene e nel dettaglio il comportamento del Corriere della Sera negli ultimi mesi, le cambiali in bianco al governo nella fase iniziale e l’irrigidimento successivo del moderatissimo giornale della inesistente borghesia italiana – e degli esistentissimi appetiti piduisti – e leggetevi questo articolo di de bortoli in risposta all’ “avvertimento” del cinghiale ferito orologio-di-bologna

Come il suo avo politico di 60 anni fa, Silvio ha già svolto il proprio compito antidemocratico e ben può mandarsi a casa col benservito, anzi dovrebbe essere più facile di allora liberarsene.

Per loro, ma non per noi : come andrà via Berlusconi diventa quindi dirimente per la democrazia.

C’è un solo antidoto a queste trame oscure e melmose – in attesa che l’opposizione partitica dia segni di vita - ed é un forte movimento civico di contestazione, cittadini che dal basso incrinino la ferrea presa che ancora il cavaliere mantiene sull’opinione pubblica moderata, un movimento spontaneo ed autorganizzato con parole d’ordine semplici e dirette: Berlusconi vattene!!!

Qualcosa che assomigli, dalle prime notizie che raccolgo, a quanto sta avvenendo nel web per iniziativa di alcuni su Facebook.

Facciamo sentire – in assenza di partiti ed opposizioni dormienti e compromissorie - la voce spontanea , autorganizzata ed autonoma della gente normale che prova a gridare forte che gli italiani , quelli veri – non i mafiosi o i lobotomizzati – non accettano più di esser governati da Silvio Berlusconi.

Gli strateghi della tensione di un tempo sono sempre pronti a continuare il loro sporco lavoro…

Facciamo sentire la nostra voce prima che altri, approfittando delle macerie, ce la chiudano del tutto!!!

Tutti a Roma il 5 dicembre.

Riporto qua sotto il comunicato a cui aderisco personalmente.

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Salviamo l’Italia, ultima chiamata – Fate girare il più possibile ( su FB a questo link )
 

A noi non interessa una cippa di cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi è una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano. Ma vi sembra normale che stiamo qui a discutere di una cosa che sarebbe ovvia in qualsiasi altro posto del mondo?

BERLUSCONI DIMETTITI
INDICIAMO TUTTI ASSIEME UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER SALVARE L’ITALIA E LA DEMOCRAZIA

Per rimanere aggiornati iscrivetevi alla pagina organizzativa

QUEST’APPELLO E’ PROMOSSO DALLA PAGINA: Una Manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi “

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Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.100) 15 ottobre 2009 17:43

    Sono d’accordo con questo articolo, peraltro molto acuto. Non sono d’accordo nello strumento finale: la solita manifestazione a Roma. Berlusconi attraverso le sue televisioni avrà gioco facile nel gridare contro una manifestazione che non usa lo strumento parlamentare, non usa la democrazia, ma fa ricorso alla piazza. Una piazza berciante lo farà sorridere dalla finestra di Palazzo con accanto il Ministro degli Interni e il Ministro della Difesa. Il metodo di "La Repubblica" è molto più raffinato. Molto spesso una serratura difficile si può scardinare più facilmente con un ago da balia che con delle chiavi sofisticate. Teoricamente le dieci domande potrebbero avere una facile risposta, ma Berlusconi non ha risposto ed ormai non lo può più fare perchè perderebbe la faccia. Quindi le domande somigliano ad un Creditore che tutte le mattine si presenta a casa del Debitore per chiedergli di pagare il suo debito di verità e giustizia. Una Goccia cinese!!

  • Di rosellina970 (---.---.---.231) 17 ottobre 2009 23:53

    Attenti a questa strana storia del volantino B.R. anche se da operetta la strategia della tensione è sempre pericolosa

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