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Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia

In Lombardia l’espansione del potere di CL ha assunto dimensioni tali da far nascere una vera e propria lobby cattolica. 

In Lombardia l’espansione del potere di CL ha assunto dimensioni tali da far nascere una vera e propria lobby cattolica. 

 
In Lombardia l’espansione del potere di CL ha assunto dimensioni tali da far nascere una vera e propria lobby cattolica. E chiunque si opponga, la paga cara. E’ quello che è successo Enrico De Alessandri, dirigente della sanità lombarda, sottoposto a un provvedimento per aver pubblicato un dossier in cui è illustrava l’assalto al potere economico lombardo di CL (un giro di affari di 20 miliardi di euro). In questo libro ha spiegato a chiare lettere come CL (attraverso un’occupazione “militare” da parte dei suoi esponenti di tutti i centri di potere) abbia costruito un potere monopolistico nell’ambito di un’importante istituzione pubblica come la Lombardia.
 
Di CL sono Direttori Generali delle pubbliche Aziende Ospedaliere, i primari, gli Amministratori Delegati, i Presidenti delle società di trasporto, i Direttori Generali degli Enti e delle Agenzie regionali. Tutti fanno parte della grande famiglia. Il tutto grazie al governatore lombardo Formigoni che, secondo De Alessandri, ha "[...] anzitutto decapitando i vertici della dirigenza regionale e sostituendoli con esponenti di CL". Una piccola chicca: a difendere De Alessandri c’è Vittorio Angiolini, legale della famiglia di Eluana Englaro.

Dunque, esistono ancora due Don Chisciotte in Lombardia. A proprio a loro va la mia stima, sperando vincano contro questi imponenti (e irritanti) mulini a vento.
 

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