• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Cina. Difesa trasparente

Cina. Difesa trasparente

Una nuova risorsa tra di noi.
Il ministero della Difesa cinese ha lanciato il proprio sito, anche in versione inglese.

E’ una grande novità rispetto alla tradizionale segretezza che circondava le forze armate del Dragone.

Nella pagina di presentazione sono riprese le parole del colonnello Gong Fangbin, secondo cui “il lancio del sito rappresenta l’idea che tutto il potere statale vada esercitato alla luce del sole“.

Nell’ambito dell’operazione trasparenza, sono rese note le spese militari, argomento che da anni solleva diffidenze e preoccupazioni in Occidente.

Secondo le cifre ufficiali, il budget per la difesa nel 2008 è stato di circa 61 miliardi di dollari (417,769 miliardi di yuan).

Nel 2009, il budget approvato è cresciuto del 14,9%, raggiungendo circa 70 miliardi di dollari: una cifra comunque ben lontana dal budget del Pentagono Usa, che supera i 500 miliardi.

E’ una spesa che corrisponderebbe all’idea di soft power e ai propositi puramente difensivi della Cina. Senza dimenticare il nuovo ruolo di peacekeeping in giro per il mondo.

Dallo stesso ministero emerge che negli ultimi 20 anni la Cina ha aumentato la spesa militare in linea con il proprio sviluppo economico sostenuto, per “porre rimedio alle inadeguatezze dello sviluppo militare e preservare sicurezza e unità nazionali”.

Se tra il 1988 e il 1997 i fondi destinati alla difesa sono aumentati in media del 14,5% all’anno, dal 1998 al 2007 sono cresciuti del 15,9%. con picchi nel 2006 (20,4%) e nel 2007 (19,3%).

Il ministero fa però notare che tale crescita è del tutto proporzionale a quella della ricchezza nazionale e che anzi, “in percentuale, il budget annuale per la difesa continua a calare rispetto al Pil e alla spesa dello Stato“.

L’incremento di spesa è inoltre destinato soprattutto a: aumento delle retribuzioni dei militari e dei civili in servizio; copertura dei costi crescenti di cibo, materiali da costruzione, carburante, istruzione, addestramento; miglioramento delle condizioni di vita delle guarnigioni di stanza nelle regioni più remote; informatizzazione del sistema della difesa militare.

Si sottolinea per altro che il budget militare cinese nel 2007 è stato equivalente al 7,51% di quello Usa. Se si considera poi la spesa per ogni soldato, si scende ulteriormente al 4,49%.

“E per quanto riguarda il budget militare in rapporto al Pil, quello cinese corrisponde a un semplice 1,38% mentre quello degli Stati Uniti è del 4,5%“.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares