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Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale quest’anno sono stato tanto, tanto cattivo.

Caro Babbo,
quest’anno non sono stato buono. E non penso proprio che lo sarò nel prossimo futuro. Sono molto incazzato e sarebbe ora lo fossi un po’ anche tu. Già, perché se mi sento preso in giro io, a maggior ragione, dovresti sentirti raggirato tu, del quale ci si ricorda solo in prossimità del 25 dicembre di ogni anno. Tutti più buoni in prossimità di Natale: arrivi tu a portar doni con la slitta e le renne, nasce Gesù bambino, ci sono i presepi, il bue l’asinello, i re magi e... Berlusconi (ancora).

Caro Babbo, ma devo davvero sentirmi in colpa perché sono stufo di vivere in un paese di individui che si prostituiscono, che rubano, che si fanno le leggi personali per sfuggire alla giustizia?

Devo continuare a sentirmi a disagio perché mi piacerebbe essere circondato e governato da gente minimamente onesta? Mi devo sentire un emarginato perché mi danno il vomito certe facce da c**o (ops, scusa) che occupano la nostra vita e sul cui volto è disegnata la menzogna e l’ipocrisia in modo inequivocabile?

Non voglio doni allora, ma accessori. Desidero un set di tappi di cera per le mie orecchie: per non udire più le cazzate di costoro che blaterano pomposamente spacciando il proprio interesse per il bene nazionale; si fingono vittime quando sono gli aguzzini; idolatrano il proprio conto in banca a spese della comunità. Poi devi mandarmi una benda per gli occhi per non leggere più le porcate che scrivono i paggetti di corte per beatificare il sovrano e la sua corte. Poi, ci vuole una maschera per evitare di respirare l’aria mefitica e velenosa in certe zone del paese. Già che ci sei, qualche panino e una coperta, che se mi capita di viaggiare in treno possono essere utili.

E poi regalami qualcosa per fermare il cuore, affinché diventi arido come costoro, per non percepire il dolore di quelli che perdono il loro posto di lavoro e combattono per la propria dignità.
 
Mandami una bevanda miracolosa che blocchi il funzionamento dei miei neuroni, affinché il mio cervello si spenga e non mi torturo più con queste idee che mi frullano in continuazione in testa, sulle cose possibili da fare, da condividere, conoscere, capire: queste assurde idee su un mondo possibile, diverso, dove siano le persone il centro di gravitazione permanente. Un mondo di persone che hanno coscienza del proprio essere e del proprio vivere nel rispetto del pianeta.
Un paese nel quale si bandisce l’avidità e non la si insegna nelle Università.

Ecco Babbo, questo ti chiedo: regalami l’annullamento della mia persona, una volta per tutte, perché così è un lento morire, ogni giorno, lentamente. Uccidono la mia intelligenza, le mie speranze, la mia volontà. Puoi farlo?

Perché se non puoi farlo, allora, ho un’altra richiesta. Fai piovere una pioggia di modellini di Duomo (rigorosamente in gomma morbida) sulla testa di coloro che continuano a bere le bugie che gli vengono propinate. Fai che un piccola vibrazione smuova i loro neuroni dal torpore cui sono caduti e ritrovino la dignità di un pensiero libero ed articolato.

Ti prego, penso che Gesù Bambino sia disposto a darti una mano. Sono secoli che usano il nome di questo povero Cristo per giustificare le peggiori nefandezze morali e materiali; per sedare le menti e piegarle all’acquiescenza con la paura dell’ignoto e dell’aldilà, così da consumare la propria esistenza in un lento morire quotidiano affogato nella banalità e nella superficialità.

Infine chiama la Befana che, con la sua scopa, raccolga a ramazzate gli ominicchi, i quacquaracqua e gli inciucioni rimasti e ci regali una vera Epifania.

Grazie tuo David3d.

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