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 Home page > Attualità > Mondo > Barack Obama Premio Nobel per la Pace 2009. Prematuro?

Barack Obama Premio Nobel per la Pace 2009. Prematuro?

Il nuovo Premio Nobel della Pace è Barack Obama "per i suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e cooperazione tra i popoli. La visione e gli sforzi di Obama per un mondo senza armi nucleari".

Obama è il 22° americano, l’ultimo è stato Al Gore nel 2007, a vincere il Premio e lo vince col pieno dei voti. il giudizio infatti è unanime.
 
L’uomo d’oro della politica mondiale mette a segno un altro colpo e si becca un premio che in passato ha visto premiati uomini del calibro di Lech Walesa, Gorbaciov, Mandela, il Dalai Lama.
 
E proprio in riferimento a quest’ultimo, qualcuno potrebbe storcere un po’ il naso, dato il rifiuto del Presidente americano di accoglierlo, la settimana scorsa, per non fare torto ai colleghi cinesi.
 
Premiato per i suoi sforzi per un mondo senza armi nucleari, ma probabilmente anche la decisione di non dare continuità all’idea bushiana dello scudo e soprattutto il suo discorso al Cairo in cui spiegava che America e Islam non devono essere in competizione: “Sono qui per cercare un nuovo inizio fra gli Stati Uniti ed i musulmani nel mondo, basato sul mutuo interesse e sul mutuo rispetto. E sulla verità: America e Islam non devono essere in competizione. Invece, si sovrappongono e condividono principi comuni, di giustizia e progresso, di tolleranza e dignità di tutti gli esseri umani (...) Qualsiasi cosa pensiamo del passato, non dobbiamo rimanerne prigionieri. I nostri problemi vanno affrontati in partnership e il progresso va condiviso. Ma la prima questione da affrontare è l’estremismo violento in tutte le sue forme. L’America non è e non sarà mai in guerra con l’Islam. Tuttavia, confronteremo senza tregua gli estremisti violenti che pongono un serio rischio alla nostra sicurezza. Il mio primo compito come presidente è proteggere il popolo americano”.

Il premio verrà consegnato ufficialmente il 10 dicembre a Oslo.
 
Obama segue a Martti Ahtisaari premiata "per i suoi importanti sforzi, in diversi continenti e per più di tre decenni, per risolvere i conflitti internazionali".

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.47) 9 ottobre 2009 11:54
    Francesco Rossolini

      A mio modesto modo di vedere avrebbero anche potuto aspettare prima di Assegnare ad Obama il Nobel. Sono un sostenitore di Obama, ma di fatti concreti ne abbiamo visti ancora pochi (per un questione di tempo sia chiaro).


    Mi sembra un premio assegnato frettolosamente e basto solo sulle buone intenzioni di un Presidente eletto da pochissimo tempo. Tra qualche anno ed a buone intenzioni messe in pratica sarebbe stato molto più appropriato. 
  • Di Filippo (---.---.---.243) 9 ottobre 2009 12:05

     Ridicolo....

  • Di Luca (---.---.---.110) 9 ottobre 2009 12:18

    Mi sembra un’esagerazione, dare il nobel per la pace al presidente di una nazione che:
    1) Ha due guerre in corso: Iraq e Afghanistan. In Iraq hanno dimostrato di esserci solo per il petrolio (non c’era nessuna atma chimica o batteriologica). In Afghanistan ci stanno......perchè non lo so. Tanto di Bin Laden sanno anche il civico e nr. di tel. basta chiedere alla Cia.
    2) Ha più di tutte le altre nazioni basi e armi nucleari in giro per il mondo.
    3) Ha prevaricato e prevarica ogni forma di governo in qualsiasi stato che non sia succube degli Stati Uniti. (Grecia, Italia ai tempi che furono, tutti gli stati del Sud America, Messico a tuttora, Haiti etc etc.)
    Certo NESSUNA di queste è iniziativa di Obama e non bisogna certo incolparlo per ciò che hanno fatto i suoi predecessori.
    Di fatto però lui è al comando della nazione che FA tutte queste porcate in giro per il Mondo e può fare tutti i proclami che vuole, ma non ne ha fermata una ancora. (non che sia facile neanche per lui CHIARAMENTE)
    Mi sembra quindi un’esagerazione e una presa in giro per tutte le persone che sono morte sotto le bombe BUONE Americane degli ultimi 4 decenni.
    Luca

  • Di Dino Brancia (---.---.---.180) 9 ottobre 2009 12:18

    Obama premio nobel per la pace ma i militari che sono in Afghanistan non sono Americani? Scusate dimenticavo i militari inviati in Afghanistan sono per la "PACE". Cosa dovrebbero assegnare a Gino Strada fondatore di Emergency ?

  • Di (---.---.---.138) 9 ottobre 2009 12:44

    Credo, che già per il solo fatto di avere nel suo "modus vivendi" un approccio "umile", "sostanziale" ed " informale", debba attirare le nostre simpatie e ringraziarlo per il coraggio che ha avuto nel sostenere un battesimo presidenziale in una "bufera di sabbia"(le guerre in Asia) ed in un sistema di recessione globale.Un presidente USA( fatta salva l’ immagine di Clinton, che su moltissime cose gli somiglia: Democratici entrambi) finalmente dalla parte dei cittadini: un Nobel meritatissimo.
    L’ eredità lasciatogli credo sia cosi’ pesante che la nostra capacità dialettica, di fronte alla sua Umiltà ed ai suoi discorsi per la PERSONA, gli debba almeno il merito di essere per... la verità.
    Meritato.

  • Di (---.---.---.138) 9 ottobre 2009 12:49

    Per un problema al mio portatile, mi esce anomimo: Invece sono Giovanni D’ Angelo.
    [email protected]

  • Di Virginia (---.---.---.53) 9 ottobre 2009 13:30

    Sono più che convinta che questo premio sia prematuro.
    Sono anche convinta che sitratti più che altro di n premio d’incoraggiamento. Altrimenti che cosa?
    Intanto le guerre e l’invio di altre truppe in Afghanistan il rifiuto d i ricevere il Dalai Lama, il bluff finora dei negoziati di pace tra Israele e Palestina, la grandissima debvolezza del dollaro....
    insomma finora ai proclami non sono seguiti i fatti. O no?

  • Di alessio (---.---.---.48) 9 ottobre 2009 14:25

    Obama sarà bravo quanto si vuole e sarà anche pieno di ottime idee, ma ’sto premio Nobel non c’entra assolutamente nulla...

    • Di Tyler (---.---.---.250) 9 ottobre 2009 15:00

      Guardate che il premio Nobel non lo hanno dato agli Stati Uniti, ma a Barack Obama persona.
      Certo gli USA hanno due guerre in corso, ma le ha cominciate Bush mica Obama, anzi lui era contrario.
      Sin da subito ha trattato diplomaticamente con l’Iran, ha perfino inviato un video messaggio della serie "vengo in pace". Bush probabilemente avrebbe fatto guerra pure all’Iran se non ci fosse stata la crisi economica.
      Inoltre l’impegno contro il nucleare, la seduta presieduta all’ONU... sono tutti fatti che mettono in luce un atteggiamento diverso da quello dei suoi predecessori.

      Posso essere d’accordo sul fatto che è prematuro, nel senso che ancora non si vedono i frutti del suo operato diplomatico, ma non accetto le critiche ad Obama per colpa di tutte le ca**ate fatte da altri prima di lui.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 9 ottobre 2009 17:03

     il premio dato a Barack Obama è un premio ben dato e dimostra una consapevolezza dell’accademia svedese ed una lungimiranza. Poichè è controtendenza in questo contesto proverò a spiegarmi.
     Obama ha fatto poco d’altra parte ci vuole del tempo per fare le cose soprattutto in politica laddove le parole sono il pane quotidiano del mestiere. Tuttavia ha cambiato il clima del mondo nel senso che ha aperto il dialogo con tutti e suscitato enormi speranze. Si potrà obiettare che la stupidità della presidenza Bush era tale che ci voleva poco per cambiar musica ma io non condivido questo modo di pensare riduttivo ed un pò ingeneroso. Con la Russia cresceva un clima di guerra fredda che è stato liquidato e si è aperta una nuova fase di trattativa; con il mondo arabo per la prima volta si sta ragionando sforzandosi di capire le ragioni degli altri; con l’Iran che pure minaccia coi fatti si è scelta la via del confronto e del ragionamento; a livello del governo globale del mondo si sta passando dal G8 al G20 prendendo atto che l’economia del mondo è cambiata; a tutti i livelli si ragiona in termini multilaterali e la diplomazia americana suona una musica nuova. E’ poco?
     Secondo me è moltissimo ed è la premessa per ogni sviluppo futuro ragionevole: non vuol dire che tutto è risolto; vuol dire soltanto che si è cambiato orientamento in modo radicale. E poichè c’era bisogno di aria nuova questo era il passo da fare ed Obama lo ha fatto.
     Ecco perchè il Nobel per la pace è più che meritato e coglie il senso dei tempi che cambiano.

  • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 9 ottobre 2009 17:42

     Forse sarebbe stato utile, in questo articolo, ricordare che oltre al Dalai Lama, eroe anticomunista e quindi strumentalizzato dall’occidente in qualsiasi modo possibile e immaginabile, il Nobel per la pace e’ stato dato anche a criminali di stato come Henry Kissinger, massacratore indocinese e sud americano e amico personale di Pinochet.

     Obama non fara’ la rivoluzione ma rappresenta una vera e netta cesura col passato e uno spostamento progressista per noi inimmaginabile.

     Affermare poi, come qualcuno ha commentato, che quelle di Obama sono solo "dichiarazioni" dimostra solo malafede.
     Lui il delirante scudo animissile (offensivo) del criminale di guerra Bush lo ha veramente smantellato e forse meriterebbe il Nobel solo per questo.
     Inoltre sta combattendo la sacrosanta lotta (socialista) per l’universalita’ delle cure mediche, anche per i poveri. Noi stiamo privatizzando anche l’acqua.
     Dimenticarsi che sono i mainstream a pascersi di (vergognose, demagogiche e mendaci) "dichiarazioni" di potenti e politicanti per riempire le loro inutili pagine di propaganda e usare tale argomento contro un presidente che rappresenta una evidente e reale rottura col passato, e’ cosa che si commenta da se.
     
     Il triste e’ che mentre gli USA hanno uno come Obama noi abbiamo un vecchio maschilista, sessista, puttaniere, corruttore, evasore fiscale, amico di campioni della democrazia come Mubarak, Gheddafi, Putin.
     In questa prospettiva appare tutta la parzialita’ di chi critica Obama perche’ non ha ricevuto il Dalai Lama.

     Quindi NO. Per niente prematuro il Nobel per la pace a Obama.
    Sono sempre minoranze, singoli grandi uomini, a portare avanti idee di progresso. E raramente sono compresi appieno dai contemporanei.

     Forza Obama! La storia ti assolvera’.

  • Di Giorgio (---.---.---.8) 9 ottobre 2009 19:51

    Ma non dovevano darlo a Berlusconi? C’era anche un comitato di PDLlini per questo!! Ma guarda un po’ sti svedesi!!

  • Di poetto (---.---.---.62) 9 ottobre 2009 22:02

     Penso che sia ancora presto per conferire il Nobel per la pace ad Obama.
    Mi pare che si stiano premiando le buone intenzioni più che la sostanza.
    Obama ha iniziato relativamente da poco il suo mandato, perché non dargli il premio quando ci saranno, ammesso che ci siano, dei veri e tangibili risultati, tali da giustificare il premio medesimo? Mi suona come se ad uno scrittore gli dessero il premio Nobel sulla letteratura non su un’opera ma sul presupposto che il prossimo libro, ancora da scrivere e di cui esiste solo il titolo, sarà certamente un capolavoro.

  • Di paolo praolini (---.---.---.27) 9 ottobre 2009 22:17

    Condivido la tesi di molti che l’arrivo di Obama ha spazzato via quell’aria pesante ed irrespirabile d’intolleranza che Bush e C. avevano diffuso in giro per il pianeta.
    Però credo che il premio Nobel per la Pace come per Madre Tteresa o Rigoberta Manchù debba essere assegnato a chi ha concesso la propria vita ad azioni che hanno concretamente cambiato ed ottenuto risultati di pregio nell’ambito umanitario o di fraternizzazione tra i popoli.
    Questo Obama non l’ha ancora ottenuto.
    Avrei certamente visto meglio un’assegnazione a Gino Strada (come qualcuno ha anticipato) che ha donato la sua vita per il prossimo!

  • Di (---.---.---.37) 9 ottobre 2009 23:54

    Barack Obama non è un illusione, le sue Radici(Blues: nel senso politico di afroamericane) sono più che una garanzia e i Discorsi di Berlino e del Cairo sono delle Pietre Miliari per tutti i giovani che si avvicinano all’ impegno politico.
    Per adesso, ma visto il suo percorso politico, che non ci azzecca ;- ) niente con quello di Berlusconi, per sempre...Barack Obama, "per una nuova cultura politica"( un vecchio slogan di un gruppo politico di provincia).
    Un mondo a parte? No grazie.
    Giovanni Dangelo

  • Di Grazia Gaspari (---.---.---.3) 10 ottobre 2009 07:58

    Yes You Can! Assegnazione lungimirante e di grande significato. Bravo Obama!
    Come siamo conformisti! Il premio per la pace solo a chi da la propria vita per gli altri. Ma quante persone lo fanno, note o meno note. Simone di Messina, ad esempio, che è morto per soccorrere i suoi vicini..... e così tanti altri... o ne vogliamo fare una questione di numero?
    Io conosco missionari comboniani, sempre per rimanere negli esempi, come p. Alex Zanottelli che attualmente vive nel rione Sanità di Napoli e che ha passato tantissimi anni in Kenya, a Korogocho, baraccopoli di Nairobi, luogo di AIDS, fame, droga, alcolismo, violenza, per non parlare delle suore di Cluny che insegnano e assistano i bambini africani orfani dell’AIDS. Nel mondo non c’è solo Gino Strada (anche se a lui va tutto il mio plauso)!!!
    Allarghiamol il nostro orizzonte. Sono d’accordo con Rocco Pellegrini e lo Scemo del villaggio: Obama se lo merita. Se lo merita soprattutto per il futuro. 
    Le sue dichiarazioni non sono parole di un politico qualsiasi. E’ il presidente degli Stati Uniti e se lui vuole può. Vuole la pace: può! anche se volere la pace non significa accettare passivamente gli schiaffi in faccia. Ciò che ha detto, fatto e sta facendo sono una grande garanzia. E poi è un uomo di parola, basta guardare l’ostinazione con cui sta conducendo la battaglia per l’assistenza sanitaria promessa in campagna elettorale. Certo, non essendo un dittatore, è costretto a mediazioni e compromessi.
    Così per la pace. Avendo Obama accettato il premio, il suo schieramento è certo, sarà il più straordinario paladino della pace, naturalmente nei modi e nei tempi in cui il mondo glielo consentirà. Sì, Lui può!!!!!!!

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.129) 10 ottobre 2009 08:54

    Ciò che penso in merito a questo Nobel, l’ho scritto ieri e leggibile oggi su Agoravox.
    Ricordo solo che nel 1973 Kissinger per meriti passati e sopratutto che avrebbe avuto futuri, lo incassò. L’11 settembre 1973 le forze armate cilene rovesciarono Allende, che morì durante il colpo di Stato. Una giunta guidata da Augusto Pinochet prese il potere."Negli USA, vi e’ una pendenza legale contro di lui intentatagli dalla famiglia di Rene’ Schneider, ed un processo intentatogli contro da numerose vittime cilene dei tempi della dittatura di Pinochet, al cui regime egli forni’ assistenza politica nel massacro di migliaia di oppositori politici (il co-difensore di Kissinger nel caso e’ Michael Townly, l’agente di Pinochet a Washington, che si ritiene abbia posizionato l’autobomba che uccise Letelier ed il suo collega nel 1976).Al di fuori degli USA, la Corte Suprema cilena ancora aspetta da lui notizie sull’assassinio di Charles Horman, il giornalista americano ucciso durante il golpe del 1973. In Spagna, il giudice che richiese, nel 1998, l’arresto di Pinochet in Gran Bretagna, vuole interrogarlo in merito ai "crimini contro l’umanita’ "In Francia, il giudice che indaga sulla "sparizione" di cinque cittadini francesi in Cile durante la dittatura di Pinochet, e’ ansioso di vedere Kissinger sul banco dei testimoni".
    Venne scelto da Bush per guidare una commissione "indipendente" che facesse luce sugli eventi dell’11 settembre 2001.
    Stiamo ancora parlando di Terrorismo internazionale e guerra infinita...

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