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 Home page > Attualità > Economia > Annozero: tanto di cappello

Annozero: tanto di cappello

La puntata di giovedì 26 febbraio, del settimanale televisivo di Michele Santoro è stata una delle più difficili da condurre. Ma è stata anche una delle migliori. Anzi, per tanti versi la migliore.
In primo luogo per l’equidistanza del giornalista dall’argomento quanto mai ostico: l’Economia. 

Poi per lo svolgimento della puntata in perfetto stile giornalistico: la copertina, animata dalla protesta degli operai della Fiat di Pomigliano d’Arco che minaccia la chiusura e la delocalizzazione; l’inchiesta che parte da una lunga intervista al Ministro Tremonti, contrapposta alle analisi del sindacalista, illustrata dalla trasferta da parte di un operaio di Pomigliano in una fabbrica della Fiat in Polonia; un’incursione nella fabbrica di indumenti intimi La Perla, costretta in questi giorni a chiudere; la presenza di una piccola imprenditrice titolare delle Edizioni Ugo Mursia e infine la partecipazione di Enrico Mentana, chiamato in causa, sia pure indirettamente, per l’informazione e le sue regole spesso enfatizzanti la crisi e quindi generando sfiducia nei mercati.

Un quadro completo, un piccolo cast, per contrapporre due tesi forse inconcilianti tra loro, ma comunque appassionanti per chi voglia riflettere sul maggiore risvolto attuale della crisi economia e finanziaria.
Le due tesi contrapposte.

Tremonti: chiama in causa uno spauracchio da lui stesso già paventato nel 2003 con l’avvento della globalizzazione, dovuto principalmente all’ingresso della Cina nel WTO (World Trade Organization). Assicura che in Italia la crisi è molto meno grave che negli altri Paesi perché le Banche sono solide e l’aiuto che il Governo concede loro per far fronte alla mancanza di liquidità sono i Bond, obbligazioni che gli istituti finanziari pagheranno allo Stato con tassi piuttosto elevati e con l’obbligo di aiutare le piccole e le medie imprese e le famiglie in difficoltà.

 
Il sindacalista: contesta il mancato intervento statale per la difesa del prodotto italiano e impedire la delocalizzazione. L’auto Fiat prodotta in Polonia costa 40 Euro e il salario dell’operaio polacco è circa 400 Euro, la metà dello stipendio in cassa integrazione del lavoratore di Pomigliano. Ma questo, osserva Tremonti, significherebbe in termini di mercato “protezionismo” ed è ciò che si vuole evitare.
C’è una soluzione che eviti il collasso economico e sociale del Paese Italia?
Per ora, sembrano non esistere ricette magiche.
 
Ma il grande merito di una trasmissione come quella di giovedì sera è di aver sollevato un tema e averlo reso chiaro e accessibile ad un grandissimo numero di telespettatori.
 
Se ne discuterà a lungo, penso, ed ognuno se ne farà la propria ragione.
 

Commenti all'articolo

  • Di Fabio Capacchione (---.---.---.185) 28 febbraio 2009 10:14

    La migliore ? Per me la peggiore. Innanzitutto c’era un Tremonti alla Camomila, ed in piu’ si parla di un accordo pre-trasmissione per non parlare delle banche a cui Giulio aveva concesso i Bond. Questro traspare anche da una frase di Tremonti alla fine "Eravamo d’accordo di non fare polemiche" Poi presentare Mentana come paladino della libera informazione, ha fattto girare giornalisti come Enzo Biagi e Indro Montanelli come delle trottole nei rispetivi cimiteri.
    Sarà perchè è arrivato un personaggio condannato in primo grado per favoreggiamento (semplice) alla mafia (tra l’altro mai citato ne da Santoro ne dagli altri) che anche le trasmissioni come ANnozero stanno prendendo una brutta piega ? 

    • Di virginia (---.---.---.96) 28 febbraio 2009 10:30

      Ho guardato alla trasmissione di Santoro dal punto di vista giornalistico senza volere di proposito entrare nel merito degli interventi. Spero che questo si sia capito leggendo attentamente il mio testo.
      L’ho trovata una trasmissione equilibrata, molto esplicita e tale da lasciare agli spettatori la possibilità di farsi un’opinione non di parte, non faziosa.
      Mentre invece fazioso mi appari tu che giudichi, non so da quale pulpito ,il modo di fare informazione di Mentana, indegno secondo te di Biagi e Montanelli. (Accostare Biagi a Montanelli è come accostare un pero a un fico).
      Poi il "Tremonti alla camomilla": che cosa si voleva un Tremonti furioso? O inerme? O confuso?
      Insomma se anche c’è stato un accordo prima della trasmissione per "non fare polemiche", non ci vedo niente di male. Sono le incazzature, gli sbraiti, le urla, che rendono una trasmissione incomprensibile. E se Tremonti-Camomilla come dici tu ha fatto il suo effetto soporifero, questo lascialo giudicare a chi, come te, ha visto la trasmissione ed ha avuto un’idea diversa.

    • Di mabo (---.---.---.5) 28 febbraio 2009 12:52

      Per quanto giornalisticamente corretta, non concordo sulla qualità degli interventi .
      Tremonti è stato letteralmente inconcludente, come il suo proverbiale sarcasmo. Il suo mi è sembrato un discorso a tratti retorico e complessivamente sulla difensiva (ormai non sa neanche lui che pesci prendere) e per mantenere un profilo dignitoso si è avviluppato in argomentazioni altisonanti ma prive di contenuto come la retorica insegna.
      Odio i dibattiti in cui gli interlocutori si interrompono strategicamente con l’intento di creare confusione negli ascoltatori ma non ammetto i monologhi autocelebrativi, da parte di persone che rivestono cariche pubbliche e che dunque dovrebbero rendere conto a tutti del loro operato. Se poi è vero l’accordo sottobanco siamo alla censura, proprio in linea con la deriva che stiamo vivendo.
      Non per fare l’avvocato difensore di Fabio, che può benissimo difendesi da se,ma forse intendeva accomunare Biagi e Montanelli per la loro dignità e coerenza, seppur su sponde opposte.
      Scusami Virginia ma la frase “Mentre invece fazioso mi appari tu che giudichi, non so da quale pulpito” è altrettanto faziosa e non ti fa onore.
      A differenza di Fabio ,ammiro Santoro e ancor di più Marco Travaglio, giornalista che ci invidiano anche all’estero.
      Riguardo poi a Mentana, credo che Santoro abbia voluto regalargli, (da gran signore) una ribalta che pochi sarebbero disposti a concedergli, ma i suoi interventi sono stati neutri su tutti i fronti.
      Un saluto
      Mauro Bonaccorso
  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 28 febbraio 2009 15:08
    maurizio carena

     quando mi cadono gli occhi su pezzi come questo, corretti, levigati, patinati, cerchiobottistici, ceppalonici direi, mi cadono poi anche le braccia.

     ma cos’e’, l’omaggio del web alla signora tv o un esercizio di stile?
     ma a cosa serve un articolo come questo? sono evidentemente cosi’ limitato da non coglierne gli scopi.
     per dire che tutto va bene madama la marchesa, anche se sprofondiamo nella m....da, bastano i mainstream, tv, radio, giornali, pubblicita’, proclami governativi, manifesti elettorali, incentive aziendali eccetera, eccetera, eccetera. senza eccezioni. tutti a ripetere la stessa litania a memoria. che pena.

     il giornalismo del web dovrebbe criticarla o ignorarla la propaganda tv, anche se quello di Santoro e’ uno dei rari esempi di giornalismo italiano, la classica eccezione che conferma il modello della propaganda.
     critiche, critiche, critiche, senza nessun riguardo per questa casta di delinquenti dell’informazione (e non parlo di Santoro).
     e se una trasmissione e’, casualmente, ben fatta, la si ignori. Ha fatto solo il suo dovere, il minimo, cio’ per cui ci viene estorto un canone illegittimo e immorale.
     Ma quei "signori", i giornalisti professionisti, devono comunque e sempre tenere lo sguardo basso, vergognandosi, per la loro scandalosa immoralita’, piaggeria e servilismo che sostiene il potere.

     Su mentana poi, e’ meglio che io non parli: uno che fa i capricci perche’ non gli permettono di speculare sul dolore in prima serata, quando ci sono cose come i processi del suo padrone su cui si guarda bene di banfare, e’ un tale ributtante gazzettiere da non meritare nemmeno di essere nominato, ma solo essere contenti che e’ fuori dalle balle. speriamo a lungo.
     m.c.

    • Di Abbassate i toni (---.---.---.192) 28 febbraio 2009 15:33

      " il giornalismo del web dovrebbe criticarla o ignorarla la propaganda tv"

      Ho l’impressione che non abbia (tu) capito molto del giornalismo online. Questa storia della lotta, della battaglia contro, della guerra...ma la volete smettere di usare toni del genere?
      Sono d’accordo che l’info mainstream abbia tantissimi problemi e per questo esiste il giornalismo online, il citizen journalism. Bisogna ignorare anche le cose buone? Ma voi siete pazzi. Ecco perché siamo il paese che siamo...
      Il pezzo può essere o no criticabile ma accusarlo di essere cerchiobottista etc mi sembra troppo. Se poi aveste letto gli altri pezzi della Visani vi rendereste conto dell’importanza di questo articolo...
      Ciao

    • Di maurizio carena (---.---.---.230) 28 febbraio 2009 16:49
      maurizio carena

      ma chi 6, l’avvocato difensore?... o hai paura di scrivere il tuo nome e cognome, a noi poveri pazzi?
      m.c.

  • Di eptor10 (---.---.---.27) 28 febbraio 2009 16:21

    Personalmente non sono d’accordo sul fatto che la puntata abbia fatto capire ai telespettatori cosa sia la crisi, i meccanismi che sono scattati e tutto ciò che c’è in realtà dietro. Annozero mi piace come programma televisivo, forse l’unico che sia abbastanza esauriente.
    Sull’aspetto giornalistico posso essere anche d’accordo. Gli scontri, le opinioni dell’operaio, il viaggio in Polonia. Ma sui risultati no. Perchè non hanno parlato del signoraggio o del peso che organizzazioni criminali e la corruzione diffusa hanno sulla nostra economia? Non erano le persone giuste a cui rivolgere le domande: Tremonti rappresenta il governo e di certo non dice la verità, l’imprenditrice s’interessa solo della propria azienda, Mentana è alla ricerca di una nuova identità dopo anni di lavoro presso Berlusconi, non s’è capito poi l’altro ospite cosa volesse dire. Il tutto nel breve tempo occupato dai monologhi di Tremonti.
    Sull’economia non ci sarà mai informazione libera in televisione.

    Ps: Comunque l’intervento di Travaglio è compreso nella trasmissione, non è una pietanza a parte.

  • Di IVAR (---.---.---.200) 28 febbraio 2009 19:58

    Mi spiace Virginia, ma neppure io sono d’accordo. E per un motivo molto importante e serio, che dal mio punto di vista ha fatto scendere una pessima luce sul conduttore e il suo programma. Il Ministro ha infatti parlato tutta la sera in politichese e senza contradditorio. Come si fa? Semplice: ragionamenti chiari e apparentemente logici e obbiettivi, che in realtà fondano su presupposti del tutto sbagliati. Sono rimasto stupito che nessuno ad Annozero abbia voluto incalzare il Ministro proprio sulla pochezza di questi presupposti. Non ci volevo credere. Faccio un esempio. Tremonti ha detto con assoluta naturalezza che la colpa della crisi è la globalizzazione. Questa è una generalizzazione del tutto superficiale. La globalizzazione è un processo inevitabile dovuto al progresso. La colpa è stata di chi ha gestito la globalizzazione in un certo modo. Non si parla mai di questo: del vero motivo e dei veri responsabili. Questo perchè a mio giudizio sono gli stessi che adesso pretendono di trovare una soluzione alla crisi. Altra panzana che ha detto il Ministro è stato affermare che i soldi sono pochi ("pochini" dice lui). Sappiamo tutti che di soldi non ce ne sono solo se si va a chiederli sempre ai soliti. Ma sapppiamo anche che ci sono sacche di privilegio nel nostro Paese - costi della politica, concessionarie dello stato, evasione fiscale nei paradisi fiscali - che non vengono mai toccate da nessuno.
    Ecco, che Santoro finga di non conoscere queste e cose e accetti i presupposti superficiali del Ministro (che assomigliano tanto agli slogan della politica da Tg4) non mi sta bene. Affrontare la discussione in qesto modo è come non affrontarla. Io credo che Santoro abbia volutamente evitato di incalzare Tremonti: primo perchè da mesi non vedeva nessun esponente del PDL nel suo programma (a parte l’Avvocato di Berlusconi - Beh gli avvocati servono a quello no?) e poi perchè in fondo Santoro tiene famiglia. Come tutti, solo con uno stipendio leggermente diverso. 

  • Di virginia (---.---.---.96) 1 marzo 2009 11:14

    Questo Forum è straordinario. Fa capire, come spesso gli articoli in sé non riescono a fare, come la straordinaria varietà delle opinioni sia davvero l’unico collante di questo nostro giornalismo on line.
    Non pretendo, nè lo voglio, avere la Verità.Ci sono molte verità che emergono da questo forum e tutte sono degne di attenzione e di ascolto.
    Ognuno si farà poi la propria opinione.
    Per quanto riguarda la trasmissione che, ripeto, ho voluto commentare soltanto dal punto di vista giornalistico, mi è sembrata degna di attenzione. Soprattutto perchè Santoro era stato oggetto di infinite critiche dopo la sua puntata su Israele e Palestina. Ed io stessa ne avevo criticato fortemente la parzialità.
    Se in questo squallido panorama dell’Informazione c’è, ovviamente a mio parere, qualcosa di buono, perché non dirlo? Non incoraggiarlo? Che cosa ci rimane altrimenti? Non ci rendiamo conto che la stragrande maggioranza delle popolazione guarda, se guarda, la tv. E non è attrezzata per il Citizen Journalism, che a ben vedere, è ancora molto elitario e parziale.

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