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Anche gli immigrati nel loro piccolo si incazzano


Quanti immigrati ci sono in Italia?
Tralasciando quei poveri di intelletto che rispondono con un "troppi", vi riporto le statistiche pubblicate da Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) aggiornate al primo gennaio 2008.

Al primo gennaio del 2008 gli immigrati hanno superato la soglia dei quattro milioni (4.328mila), 346mila in più rispetto al 2007. I regolari sono 3.677mila di cui il 93% è iscritto all’anagrafe. Nel 2008 c’è stato un boom di residenti stranieri che sono aumentati del 16,8%. Il dato è un segnale di cambiamento: gli immigrati stanno passando da mera forza lavoro a popolazione vera e propria in senso demografico. 

Roberto Cota, capogruppo della Lega Nord alla camera, fa sapere oggi che il suo partito pensa ad una legge molto più severa dell’attuale per far ottenere la cittadinanza ad un immigrato.

"L’esponente del Carroccio non anticipa per ora altri particolari. Aggiunge solo: "Sicuramente i tempi per la cittadinanza non possono essere inferiori ai 10 anni". cito direttamente dal sito.

Non vi ho detto niente di nuovo, almeno fino a qui.
La novità è che prima o poi, anche gli immigrati nel loro piccolo si incazzano, e decidono per uno sciopero internazionale, al fine di mostrare quanto sia viva, importante e presente la loro partecipazione alla società civile.

Una iniziativa è partita dalla Francia (culla della democrazia, sottolineo), precisamente da Facebook e da Nadia Lamarkbi, giornalista francese, che ha pensato alla domanda più semplice: cosa succederebbe se il nostro Paese si svegliasse domani senza di noi? Senza di noi immigrati.

Da uno sfogo apparente, una iniziativa concreta, lo sciopero di 24 ore, in tutta la Francia di tutti gli immigrati e di tutti coloro che non ne possono più di sentire parlare delle "radici francesi" e della preziosità dell’identità francese. La giornata ricorre a tre anni precisi dall’entrata in vigore del "Codice di ingresso e soggiorno degli stranieri" francese, contestatissimo poichè mira a dare una prospettiva esclusivamente utilitaristica dell’immigrazione.

Dalla Francia l’iniziativa arriva in Italia, e cambia solamente di logo, che è quello che vedete in alto a sinistra, aprendo una propria pagina su facebook qui.

Vi segnalo anche il blog dell’iniziativa: http://primomarzo2010.blogspot.com/ che inserirò ovviamente tra i miei preferiti.

Riciard’s aderisce allo sciopero, (pur non essendo presente su facebook), aderisce all’idea che tutti gli uomini sono uguali, dovunque siano nati, che non esiste una radice così profonda da poter giustificare una qualsiasi discriminazione.
La nostra società è multietnica, dobbiamo imparare a crescere e svilupparla in multiculturale.

E’ tempo che dal villaggio globale si passi al globo e basta.

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