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Amici 2010 cronaca della prima puntata

La vigilia del serale è stata sconvolta dal ritiro per ragioni personali del "discusso e carismatico" (Tgcom dixit) David Suicide. Striscia la Notizia sta sforando di tre quarti d’ora e io comincio ad alterarmi. Partiti: anche quest’anno, come da tradizione, la sigla è ancora più brutta di quella dell’anno scorso. Perlomeno non ci sono le corde da arrampicata circense. Neanche il tempo di capire dove siamo e che caspita ci fa Jurman in mezzo ai Professori, la gara è già partita. Canta Anna, molto bene. Anonima, lei, ma che voce. Tocca a Matteo, uno che ho provato a farmi stare antipatico in tutti i modi, ma niente da fare. E’ educato, più adulto di tanti altri, e in settimana si è commosso con la musica de "La Bella e la Bestia". Ecco, a parte questa ultima debolezza, sembra una brava persona. Ma c’era davvero bisogno di ripescare Jurman? E’ cominciato il gioco delle parti: i "coach" tifano per i propri e criticano quelli degli altri. Rivogliamo Morticia Decolorata, dannazione. Prova di ballo, orribile passo a tre di Garrison. Ballerini con mutande che manco negli anni 80, e strani cerotti sul muscolo trapezio.
 
Tocca ad Elena: la bruttezza di questa coreografia è sconvolgente. Balla Stefano, che viene giustamente sfottuto da un giudice per l’assurdo tatuaggio che sfoggia sul costato. Si canta: Emma contro Loredana, ma la scena la ruba la coreografia trash di Daniel Ezralow. Prova Prof, la novità dell’anno: serve a mettere in crisi l’allievo che non si sopporta. La Celentano si accanisce su Grazia (che ha scelto lei). La tendenza a ricusare gli allievi è il tormentone di quest’anno. La noia fin qui si taglia col coltello. Ma io dico: era così brutto quando la sfida era a due e i cantanti ballavano il latino americano? Ok, esempio non calzante, i cantanti che ballavano latino americano non si potevano vedere. Prova cantautori. PierDavide mi sta antipatico ma scrive canzoni veramente orecchiabili. Enrico lo odio, ma il brano che gli ha regalato Grignani è molto bello. Ma attenzione, è il momento della ballerina Eleonora. Tra Eleonora ed Elena, entrambe pop, è una bella lotta.
 
Tocca a Michele, che balla con una ballerina professionista che avrà partecipato a quaranta trasmissioni, compreso Beato fra le Donne nel ruolo di spintarella. Se la memoria non mi inganna dovrebbe trattarsi anche della tizia sfuggita a Gianni Sperti durante una celebre quanto inutile gara di prese a Buona Domenica (certo che la memoria che ho per le scemenze è qualcosa di inestinguibile). "Sfida staffetta", la De Filippi spiega le regole e non si capisce una cippa. Boh. Matteo parte cantando Miserere, sempre perchè essere originali in questo programma è tutto, e quando passa dal canto lirico a quello pop sono brividi (di raccapriccio). Risponde PierDavide sullo stesso brano e quando spalanca la bocca pensi che l’apparecchio ai denti, da piccolo, non dovevano metterlo solo a quel bambino che ha cantato Adagio a "Io canto". Esibizione pietosa. Va meglio Angelo con "Yesterday", ma a) la canto meglio io (tanto non c’è la controprova) e b) basta con queste voci graffiate! Faccio notare che fin qui il contributo del simpatico Stefanino è stato determinante. Anche Anna esagera su Yesterday, cantando una roba che non c’entra niente. Matteo fa i complimenti a PierDavide e perde ventotto punti nelle mie simpatie (finalmente). Tocca ad Enrico con "Generale". Mentre canta (male) penso alla pantomima assurda ingenerata da Loretta Martinez durante l’anno scolastico. Per lei Enrico era zero, mentre ora è "un cantante unico". Ma per favore. Stefanino è urticante come sempre.
 
Ma attenzione: Prova Garofalo, la sobrietà al potere. E’ un passo a sei coi ballerini professionisti tutti fuori tempo. Borana è una ballerina classica con licenza di sculettare, mi piace molto. Inizio ad avvertire un abbiocco imminente, il musical potrebbe essere il colpo di grazia. L’idea di allestire Zorro come scusa per cantare i Gipsy King (o i Farias) è veramente trucida. Che zozzeria. Tocca ai Bianchi con La Bella e la Bestia. Ho visto Mario Lavezzi tra il pubblico, dietro la De Filippi. Pregevole il lavoro di Patrick Rossi Gastaldi con la sceneggiatura: "Ciao Gaston, me ne vado", e va nel castello della Bestia senza motivo. Il canto di battaglia dei Bianchi mi ha annicchilito, mi sono vergognato per loro. Passo a due Celentano: ma chi le sceglie le musiche? Non si possono sentire! Per colpa di Anbeta interrompono per la millesima volta e mandano la pubblicità delle cotolette di soia. E sulle cotolette di soia decido che è troppo e dichiaro chiusa la seduta. Per me eliminano Stefanino.
 
Update (redazione): è uscita Anna.

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