• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > A Roma e Milano le ruspe cancellano il sogno di studiare dei bambini (...)

A Roma e Milano le ruspe cancellano il sogno di studiare dei bambini rom

In una lettera aperta al Prefetto gli insegnanti delle scuole dell’obbligo del quartiere ed i genitori italiani avevano chiesto di non procedere agli sgomberi forzati, favorendo l’integrazione dei minori.

Dopo una settimana dal contestatissimo sgombero forzato del campo nomadi abusivo Casilino 700 a Roma, che ha costretto alla fuga ed alla diaspora tantissimi minori che frequentavano le scuole dell’obbligo nel quartiere della capitale, con buona pace per qualsiasi politica d’integrazione dei popoli nomadi provenienti dalla Romania già sollecitata all’Italia dall’Unione europea, all’alba di giovedì scorso si è replicato a Milano al campo rom di Via Calatafimi.
 
In questo accampamento abusivo, dove non esistono neanche i più elementari servizi igienici e sanitari, si erano ammassate, rispetto alle originarie sessanta, ben duecento persone, tutte di nazionalità romena e, dunque, cittadini dell’Unione Europea, provenienti da altri accampamenti abusivi sgomberati in precedenza. Tra di loro anche quaranta bambini che a partire da quest’anno frequentavano con profitto le scuole dell’obbligo, ed in alcuni casi anche quelle per l’infanzia, disseminate nel quartiere.
 
"Erano bambini che tenevano particolarmente a presentarsi a scuola in perfetto ordine e pulizia, con i compiti svolti ed avevano una grande voglia di integrarsi" affermano alcune loro insegnanti che poi, amareggiate, aggiungono: "Ora si disperderanno verso città più accoglienti, non sapremo più nulla di loro, forse si allontaneranno dalla scuola per ricominciare la loro vita di sempre. Il nostro impegno professionale è stato vanificato dall’ordine di sgombero voluto dall’Assessore ai Problemi sociali del Comune di Milano Mariolina Moioli e dal Vicesindaco De Corato. Giorni e giorni di lavoro gettati alle ortiche. Si sta lavorando solamente per far passare il messaggio che integrare gli zingari non solo è impossibile ma è inutile. Le istituzioni italiane sono terrorizzate dalla loro possibile integrazione”.
 
Alcuni giorni prima del blitz da parte della Polizia Municipale meneghina, supportata dai battaglioni mobili di Polizia e Carabinieri in tenuta anti-sommossa, a testimonianza della veridicità di quanto afferma l’insegnante intervistata, un gruppo di docenti che lavora nelle scuole del quartiere e di genitori italianissimi aveva inviato al Prefetto di Milano una lettera aperta in cui si chiedeva di non procedere d’imperio allo sgombero del campo di Via Calatafimi proprio per preservare il diritto allo studio dei settanta minori rom provenienti dalla Romania.
 
Il Prefetto di Milano che è anche Commissario straordinario per l’emergenza Rom, d’intesa con l’Assessore meneghino Moioli ed il Vice- Sindaco De Corato, ha risposto loro con il blitz di giovedì mattina. Scatenata l’opposizione di sinistra (Pd e Prc) in Consiglio Comunale, che ironicamente si complimenta con l’Assessore Moioli per aver celebrato nella maniera più appropriata l’anniversario per la Dichiarazione Onu sui Diritti dell’Infanzia, sottoscritta pure dall’Italia.
 
La Moioli replica affermando che sono le solite chiacchiere terzomondiste di una sinistra che ormai l’Italia ha rifiutato. Il Vicesindaco De Corato, invece, sottolinea come per la “ sessantaseiesima volta la giunta Moratti abbia restituito ai veri milanesi un pezzo di città in mano al disordine sociale ed alla criminalità".

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares