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Nicholas

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  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.116) 6 settembre 2011 14:05

    Ciao, perfettamente d’accordo su quello che scrivi qui, ma è una mia impressione o il capitalismo visto qui in Occidente si è diffuso? Nel senso che la Cina è tutt’altro che un governo comunista, hanno un’ambiente inquinato, un grosso squilibrio sociale, sfruttamento del lavoro, esattamente come nei paesi capitalisti, e adesso chiaramente nei paesi emergenti sta sbarcando anche il consumismo. Per carità, è giustissimo che anche loro si prendano la fetta che a loro spetta ma siamo sicuri che ci siano le risorse per garantire un certo livello di consumo a quasi 3 miliardi di nuovi consumatori? E se sì, consumo al livello americano o a che livello?

  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.212) 3 settembre 2011 13:45

    Tutto quello che dici è vero.

    Occorrerebbe però precisare che la causa della crisi, come hai detto ma non in modo troppo preciso, è il nostro consumismo. Non sono esperto in economia, ma qualcosina so, un’economia basata sul debito/credito prima o poi implode. Ed è quello che è successo.

    Quello che però mi preoccupa è che mass media e governi sembrano a mio avviso far finta che si tratti di una crisi passeggera, che fra 2-3 al massimo 4 anni tutto tornerà come prima, che la gente comprerà in modo assurdamente eccessivo come fatto da 20 anni a questa parte, e vissero tutti felici e contenti. La realtà è che le risorse del pianeta sono limitate e perciò le scelte sono: o di limitare i nostri consumi, ma la gente vedo che gli Iphone all’ultimo grido continua a comprarseli, oppure rimaniamo in crisi all’infinito perchè la misura è piena.

    Il vaso è traboccato signori miei, e togliere tre o quattro gocce dal vaso tramite i tagli per evitare che l’acqua esca per poi ricominciare a consumare e farlo traboccare di nuovo è inutile. Quando la massa di consumatori-pecorelle lo capirà?

  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.235) 6 agosto 2011 20:22

    Ho letto interessato il suo articolo, vorrei domandarle, secondo lei quali saranno le conseguenze di questo declino? Solamente economiche, o anche culturalmente il mondo ne potrebbe risentire?

  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.78) 19 aprile 2011 22:24

    Se facciamo le centrali, non importeremo piu l’energia dalle centrali europee, ma importeremo l’uranio. Potrei fare un’analisi mooooolto più lunga sul perchè sono contrario, ma credo basterebbe questo.

    E aggiungo che l’Uranio è inquinante. Nelle città dove esso è estratto, la quantità del gas tossico radon è 500 volte superiore del normale. Ritengo sia un crimine verso le popolazioni che vivono vicino alle miniere di decidere anche noi in Italia di fare il nucleare.

  • Di Nicholas Porcellato (---.---.---.78) 19 aprile 2011 22:19

    Sono sempre stato contrario all’entrata della Turchia e qui ne elenco i motivi:

    1) il tasso di fecondità turco è nettamente superiore a quello europeo. A breve (20 anni al massimo) la Turchia sarà più popolosa della Germania, dunque che effetto farebbe sull’UE avere il membro piu popoloso completamente musulmano??

    2) La Turchia confina con Iran e Iraq. Se entrasse a far parte dell’UE, per l’unione, i problemi del medio oriente non sarebbero piu periferici, ma la riguarderebbero strettamente. E, a pochi anni dalla conclusione della guerra nei Balcani non ritengo sia sensato andare ad occuparsi direttamente di altri conflitti, anche perchè l’Europa unita non c’è e si vede dall’emergenza profughi di questi giorni.

    3)La turchia non è geograficamente in Europa

    Mi dica cosa pensa della mia analisi, signor Rossolini.


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