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Lucaa

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BREVI NOTE PSEUDO-AUTOBIOGRAFICHE.
 
La novella appena scritta e che si intitola "Il Pollo e, la volpe", anticipa, sebbene non nella data di pubblicazione, il saggio “Mā shā'Allāh (XXI Century Schyzoid Man)”, edito da EDIZIONI DEL FARO (ISBN: 9788865377017). Ambedue sono stati pensati e scritti per offrire la stessa e identica prospettiva umanista in cui attingere l'ideale pensiero, e in questo scritto, in particolare declivio verso la pedagogia.
Il dialogo, come mezzo di conoscenza, è stato ed è il mio personalissimo lato aestetico nella definizione strattamente filosofica di questo termine: percezione attraverso la mediazione del senso, così come ulteriore spiegazione di quel “aver vissuto vite altrui” tratto da “l'ESORDIO (...da quale mondo?)” impresso nel saggio di natura islamica sopra citato.
 
A gentile disposizione, elenco di seguito alcuni collegamenti virtuali: fatene buon uso e non disdegnate di apporre un contributo, quantomai necessario;
grazie.
 

Lucaa del Negro
 
 
e-Mail: [email protected]
Twitter: @il_book Ricerche (TW): #ILPOLLOeLAVOLPE
Donazioni (anche anonime): paypal.me/LUCAAautore
Articoli apparsi su Agora Vox Italia: 
https://www.agoravox.it/Siamo-in-guerra.html
https://www.agoravox.it/Coronavirus-Italia-isolata-la.html
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  • Di Lucaa (---.---.---.234) 6 aprile 2020 22:08
    Lucaa

    Scrivo qui e in qualità di Autore dell’articolo sprovvisto di Facebook, con modalità apparentemente disordinata a quanto sembra...
    (Ringrazio pubblicamente il Direttore E. Urso Anfuso de "Gli sComunicati" che tramite questo giornale mi sostiene su AgoraVox)

    Grazie del feedback, Angela...
    Oggi è indispensabile farsi sentire e, porre domande.
    Sembra banale ma questo tempo, così carico di possibilità di essere visibili, in realtà consegna tanti silenzi, tanti interrogativi.
    L’impressione che ho, è che una certa "intellighenzia" sia scomparsa e questo già molto prima della comparsa del corona-virus.
    Ciò che affermi e con la sofferenza che colgo senza dubbio, sono domande che voglio aggiungere a quelle che mi ritrovo e che aspettano di essere colte.
    Ora siamo in piena emergenza e, suona tutto polemico, me ne rendo conto; il capitalismo centra poco comunque perché "il mondo si regge sul libero mercato", piaccia o no questo e, tutto sommato non è questo sistema economico e politico la somma responsabilità di tutto perché se andiamo a guardare i fatti semplici e che sono la cronaca, vediamo con poca possibilità di errore che siamo difronte a piccola e grande criminalità, laddove la responsabilità cade sopra l’elettore in qualche modo, considerando che non abbiamo avuto i militari alle urne.
    Ma... ora no e, non voglio nemmeno fare demagogia o suscitare spiriti populisti. Ora no. Mi soffermo "prima", molto "prima", per questo brutto momento.
    Non è facile e, nemmeno capire con certezza che vorremmo poter intendere con il "prima"... forse con il "noi"... come società, come organizzazione civile...
    Forse.
    Ne riparleremo, se Dio Vòle.

    Per ora, facciamoci domande e, poche illusioni: il mondo sarà "dopo" esattamente come il "prima" e cioè oggi.

    "Si salvi chi può" per ora lo tengo stretto.
    Poi ce ne libereremo... semmai.

    Lucaa


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