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Alex

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  • Di Alex (---.---.---.96) 20 marzo 2011 14:31

    Premetto che di non sapere con certezza se si arriverà ad un 50% di conversione ( io pesno di si ) , in quanto articolo dicono entro 1 anno ed altri stimano tempi più lunghi ( io sono ottimista e solo il tempo darà ragione a qualcuno ). Devo dire però, che inizialmente ero molto scettico sui prodotti Beghelli e di non averne mai fatto in passato , poichè presanto prodotti in modo interessante ,ma all’atto pratico hanno notevoli lacune ( esempio le lampade a risparmio energetico ). Mi sono dovuto ricredere installando in 3 abitazioni impianti a concentrazionea tripla giunzione , con un costo per il cliente di 5000 euro al Kwh già installato. L’efficienza di conversione effetivamente non raggiunge a mio avviso il 31 % proposto , ma valutando dati di produzione di un mese di "lavoro", dovrebbe ( in modo molto approssimativo ) raggiungere oltre i il 25 % , cosa che rende l’interessante l’acquisto paragonato al prezzo.

  • Di Alex (---.---.---.96) 20 marzo 2011 02:07

    Stia calmo per favore, lei fa dell’arroganza la sua arma, io non ho mai detto infatti che si installano moduli di tale capacità, mi sono semplicemente limitato ad appurare una prova effettuata su una cella ( tutti ,anche i meno ottimisti ,affermano che si arriverà ad record di conversione del 50 %). E’ chiaro che moduli installati attualmente hanno efficienze di conversione piu basse, attualmente si utilizzano moduli che hanno conversione dell’ordine del 10-14 % per policristallini , dai 12-18 per i monocristallini ; gli amorfi a-si ed i Cis/CGS/CdTe si aggirano attorno al 10-15 % , dai 20-25 % per gli amorfi a multigiunzione. Moduli a concentrazione sono ancora poco usati, ma interessante come prezzo/resa , è il modulo a concentrazione a multigiunzione offerto dalla Beghelli con un 31 % di conversione. Come detto da lei, moduli con efficienze di conversioni più elevate, hanno costi ancora troppo elevato per poterne fare un uso "domestico", ma su grossi impianti vengo attualmente utilizzati moduli con conversioni del 35-38 % con lenti che amplificano fino a 500 soli. Lei parla di sconvenienza economica, io le dico di valutare i costi di un impianto ed i ricavi che ne può avere a lungo termine. Naturalmente il discorso economico vale per impianti destinati ad uso civile che entrano negli incentivi destinati allo scambio sul posto.Inoltre il fattore di convenienza, si valuta indicativamente sul valore dell EROIE che esprire come rapporto l’energia spesa per produrre il modulo e quanta ne potrà produrre, il risultato è sempre vantaggioso ( superiore ad 1 , con valori che vanno dai 5 ad i 9 ). Personalmente per impianti di grossa portata , aspetterei ancora ad effettuarli , aspettando la messa a punto di moduli e tecniche che esistono già, costruendo al massimo impianti con una potenza di picco massima di 2 MW ( poichè credo fortemente a differenza di lei, che la tecnologia è in rapido sviluppo ed Enea conferma , infatti ), ma per un uso "domestico" sono piu che sufficienti quelli attuali. Le devo ricordare, anche, che la sola Germania ha costruito impianti per un complessivo di 38 GW. Contando che la potenza è calcolata su un picco massimo raggiunto solo in determinate ore e condizioni della giornata ( problema risolvibile con l’integrazione di un impianto termodinamico a sali fusi ), per via della discontinuità di irraggiamento ( fattore di carico ), ha installato l’equivalente di ben 3 centrali nucleari con il solo fotovoltaico. Per il resto , Valgono tutte le mie considerazioni fatte prima. Il nucleare non ci serve in prospettiva futura , sarebbe servito ,magari, in passato e fatto scomparire proporzionalmente nel tempo con l’avanzamento delle tecnologie rinnovabili, ora no . Lei sa solo criticare e non dice mai la sua a riguardo, insinuando adirittura che non sia del settore, forse mi dovrei presentare con nome e cognome ed azienda che rappresento, ma non è nel mio stile e non vale la pena farlo con persone come te , visto che le potrei fare una completa lezione approfondita su i sistemi tecnologici d ’energia e molto altro, mentre invito gli altri lettori a contattarmi privatamente se desiderano installare impianti fotovoltaici, solare termico, pozzi geotermi e pompe di calore, sistemi a biomassa, riscladamento a pavimento, copertura a capotto e sistemi a frangisole.

  • Di Alex (---.---.---.96) 19 marzo 2011 20:52

    Salve a tutti, devo dire che lavorando pure io nello stesso settore e ruolo di Gianluca, posso dire di essere d’accordo con lui su tutto quello che ha detto e ha pubblicato e non mi sembra uno sprovveduto. Non posso essere d’accordo con lui su un prototipo con efficienza di conversione del 70%, poiche il record è stato da poco stabilito negli Usa , con un comunque buon livello di conversione del 41% circa e si stima di arrivare entro fine anno ad un 50 %. E’ altrettanto vero , però, che i si teorizza un limite massimo di conversione dell’ 87 % circa. Personalmente penso che , cambiando di poco lo stile di vita di tutti, costruendo e ristrutturando tutti o quasi gli edifici in modo che siano delle piccole centrali (rendendo autonoma energeticamente l’abitazione) , introducendo la possibilità di scambio con le altre abitazioni dell’energia accumulata in eccesso ( sia energia elettrica che termica), con un ottimo isolamento termico dell’edificio e con l’avanzamento della tecnologia, posso dire anch’ io che il petrolio non serve. Penso che Gianluca abbia "pompato" di proposito il suo commento , per far capire l’enorme potenziale che posseggono queste tecnologie, ancora in via di sviluppo però. Ricordiamoci anche che esiste , forse, la possibilità di creare una fusione a freddo ed i ricercatori ci stanno lavorando , come stanno lavorando anche per riuscire ad avere un EROEI vantaggioso sui biocarburanti ( forse ci sono riusciti con l’uso di alghe come materia da trattare e con tecniche di secondo livello per l’estrazione da materia lignea ). P.s. ricordo come la canapa possa ridurre tutti questi problemi in modo notevole.


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