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Wrong turn 6: Last resort

I miei personali complimenti a Valeri Milev, perché prendere una saga ormai giunta al sesto episodio (e nella quale gli ultimi avevano inevitabilmente scelto strade molto più facili) e tirar fuori ancora un film con parecchi meriti è qualcosa di cui andare fieri.

Certo in Wrong turn 6: Last resort rimane ormai poco dell’idea originaria, anzi direi che rimangono solo i tre carnefici dell’inizio della vicenda e l’idea del cannibalismo… oh e naturalmente quella, sempre più forte e distorta, della famiglia.

Questa volta abbiamo un giovane che con la fidanzata ed un gruppetto di amici si presenta in un vecchio castello in mezzo al bosco perchè lo ha ereditato. Il maniero è davvero immenso e pieno di ricchezze. A gestirlo ci sono un uomo e una donna, fratello e sorella, legati da un evidente rapporto incestuoso. Senza considerare che la ragazza è evidentemente e spudoratamente ninfomane.

In realtà c’è un motivo, che si coprirà strada facendo. Il maniero è un resort quasi in rovina e il giovane ereditiero sembra avere tutte le intenzioni di ridargli nuova vita.

Poi naturalmente ci sono i tre fratelli deformi e cannibali, che vivono nel bosco e ogni tanto fanno sparire qualcuno. Sappiate che la loro presenza non è casuale e di più non domandate.

C’è da divertirsi, fin dall’inizio, con l’inevitabile splatter che caratterizza la serie fina dal primo episodio.

Si cominicia, prima del titolo, con una coppipa che si apparta nel bosco in bici e approfitta di una pozza termale per fare sesso belli nudi in mezzo al bosco. Ad osservarli c’è naturalmente il terribile trio e la partenza sarebbe perfetta se li trucidassero nudi nella pozza, invece aspettano che si rivestano e riapartano per divertirsi ad affettarli.

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Ma non preoccupatevi perchè la macellazione di una coppia nuda mentre fa sesso e solo rimandata di una mezz’oretta e gli viene anche dedicata una location davvero affascinante.

Nella varietà degli omicidi c’è da divertirsi: si va dal filo spinato al piccne, dalla tagliola alla pompa dell’impianto antincendio che non vi dcio che fine fa fare alla povera vittima.

Ma splatter a parte (che è sempre uno spettacolo) e corpi nudi di Sadie Katz, Aqueela Zoll, Roxanne Pallett e Talitha Luke-Eardley a parte (che son sempre un gran bello spettacolo) i complimenti di inizio post sono dovuti al fatto che Milev riesce a creare una vicenda di base sufficientemente interessante da lasciarsi seguire senza attendere per forza il nudo o l’omicidio successivo.

Wrong turn non è morto

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