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Virginia Visani

Virginia Visani

Virginia Visani, ex inviato speciale per i periodici Rcs-Corriere della Sera, ha curato le pagine di "Italiani nel Mondo" per il quotidiano online Affari Italiani e rubriche Arte e Libri per il quotidiano online TGcom. Interessi: viaggi e società, cultura in genere ( psicologia compresa)

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  • Primo articolo martedì 09 Settembre 2008
  • Moderatore da lunedì 09 Settembre 2008
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Ultimi commenti

  • Di Virginia Visani (---.---.---.96) 10 marzo 2009 16:25
    Virginia Visani

    Se davvero, come da tempo e da più parti si vocifera, Berlusconi andrà al Quirinale, ne vedremo delle belle! Ammenochè questo "presidente", si spera voluto dagli Italiani tutti, non cambi un po’ la sua struttura mentale. Perchè un conto è governare in un partito, guidare un’azienda da padrone, e un conto è essere al di sopra delle parti, cioè imparziale nei giudizi e nelle azioni., come si addice a un Presidente di tutti. E poi...ve lo vedete un Berlusconi passare da un’inaugurazione all’altra, da una cerimonia all’altra, da un discorso di circostanza ad un altro, senza scalpitare o sbuffare di noia? Penso che se le cose andranno così lui non si accontenterà di tutto questo. Vorrà fare, disfare, buttare all’aria il protocollo, fare CUCU’. Insomma il ragazzaccio che piace tanto (dicono) alle signore, dovrà per così dire mettersi in riga. E questo proprio non è da lui.

  • Di Virginia Visani (---.---.---.96) 10 marzo 2009 10:14
    Virginia Visani

    Fantastico, Damiano. Finalmente una conferma a quanto sospettavo. Si dice una cosa e poi in pratica dobbiamo contraddirci. Meglio non indagare e lasciarsi guidare dall’istinto, in particolare quello femminile ( che però con un po’ di buona volontà anche gli uomini possono sviluppare). Purtroppo siamo stati educati a non fidarci troppo delle sensazioni istintuali. Ho scoperto per esperienza che quando mi affido all’istinto ho meno possibilità di sbagliarmi.
    Quanto agli spilungoni e spilungone, io che sono soltanto 1.60 sai che consolazione?!

  • Di Virginia Visani (---.---.---.96) 14 gennaio 2009 18:37
    Virginia Visani

    Al tempo dell’accaduto ( non so più quando esattamente) mi ero meravigliata della tempestiva sicurezza con la quale si accusava, implicitamente, la famiglia, il degrado eilMetadone lasciato in giro perché il bimbo lo ingerisse.
    Mi sono stupita, ma purtroppo non ho approfondito, pur dubitando molto della veridicità dei giornalisti.
    Purtroppo è accaduto anche molte altre precedenti volte che i giornali e i giornalisti andassero giù pesante con illazioni, supòposizioni, che per il solo fatto di essere orripilanti e scritte su un giornale trovavano credibilità
    Si ricordi, una per tutte, la vicenda di una piccola bimba che, stando ai giornali, era stata violentata dal padre, mentre poi si è scoperto che aveva un tumore all’ano.
    Questa è una macchia infamante per un povero padre che oltre al dolore per la bimba si ritrovava accusato di stupro!!!
    Sono davvero addolorata per il piccolo Rocco e mi piace che Agoravox sia così partecipe al dolore: è davvero una redazione meravigliosa.
    Accolga tutta la mia commossa partecipazione.


  • Di Virginia Visani (---.---.---.96) 12 gennaio 2009 17:28
    Virginia Visani

    Ammiro il gesto di Rachida che dimostra quanto la maternità (per di più di una donna single) sia un bene irrinunciabile in nome della carriera . Tuttavia,non pensa Rachida che per un bimbo si debba lasciare perdere un impegno, importante o ininfluente che sia.
    Quanto alle femministe, mi chiedo: chi sono? dove sono? Sono le donne che trent’anni fa o giù di lì, hanno lottato per il diritto alla licenza post-partum?O non sono invece quelle che, sempre negli anni ’70, inneggiavano alla maternità e al parto come alla scoperta di una femminilità troppo repressa da un’emancipazione tutta al maschile?
    Ricordo allora l’enfatizzazione che veniva fatta del "parto in casa", al chiaro di luna, magari con il sostegno del guru del parto fatto in casa, Léboyer.... Si è rischiato allora di creare una "contro-ideologia", femminista anche quella.
    Ma la conquista vera, quella di cui le donne che hanno a lungo riflettuto su stesse, dovrebbero andare fiere è la libertà. Peccato che molte ne abbiano tuttora paura perché la libertà è responsabilità.


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