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Vi entri nel cuore l’ardore di Benigni

Accogliete l’estremo inno che Benigni ci regala con tutto il sentimento che gli è possibile trasmettere. Grondando sudore. Fatelo vostro, nel profondo dell’anima, affinché restituire Dignità a questa Terra, Regina Madre della Cultura, ridotta a una mignotta di alto bordo in calze a rete.

Con le lacrime agli occhi dico a coloro che sanno ancora distinguere i sani principi dai malati, i veri valori dai falsi: accogliete l’estremo inno che il mostruoso Benigni ci regala con tutto il sentimento che gli è possibile trasmettere. Grondando sudore. Fatelo vostro, nel profondo dell’anima, affinché restituire Dignità a questa Terra, Regina Madre della Cultura, ridotta a una mignotta di alto bordo in calze a rete.

Sono un’infinità, gli sconvolgenti input innestati dal meraviglioso Roberto. Sferzate alle coscienze sopite che c’impongono una riflessione puntuale, precisa, rispetto allo scandaloso momento storico che stiamo vivendo (e non parlo di squallidi porno teatrini, bensì dell’assoluta prostituzione intellettuale in cui la nazione versa ). Violentata – ad esempio – da un Ferrara in mutandone, che difende l’indifendibile con una verve che sgomenta. Da un Bossi razzista e secessionista. Da certi voltagabbana senza onore come Capezzone, Pannella. Da squillo mantenute da un Capo di Governo. E qui mi fermo perché non finirei più.

Dardi mirati - in specie – verso i giovani. Il futuro di questo Stato nuovamente stuprato, dilaniato, sventrato, vilipeso dagli stessi italiani, “stranieri” in casa propria. Come ai tempi del giovanissimo Mameli, morto a 21 anni per amor di patria. Di popolo. Deve ribollirci il sangue, mentre ascoltiamo il Genio. Deve scatenarci il coraggio di risorgere, prima che la montagna di cenere ci seppellisca. Definitivamente. Altrimenti vuol dire che non siamo Uomini o Donne, ma quaquaraquà. Dicono che il suo compenso è stato di 250.000 euro. Uno scandalo? No. Ultrameritati, perché l’Arte, quella pura, non ha prezzo. L’Arte di commuoverci attraverso il racconto del Risorgimento, lo spirito di quelle memorabili gesta. In quaranta minuti. Ripeto: ha un valore inestimabile.

Dividi et impera, è esattamente il motto che la pseudocultura politica italiana persegue. Mi fanno ridere quelli che minimizzano lo stato del nostro Stato, in balia di un Premier vergognoso, che a tutto pensa tranne che al bene dell'Italia. Mi fanno ridere quelli che dicono "I problemi sono altri, basta con questo voyeurismo". Ma stiamo scherzando? Non capiscono che il Danno maggiore arrecato al Paese - inoculando la cultura dell'Apparenza - è ingenerato quotidianamente da chi sappiamo, attraverso i media, lo stile di vita, gli esempi? E' tutto racchiuso in quei pochi pensieri espressi da quella incosciente, intervistata ieri da Santoro: se me l'avesse chiesta, io glie l'avrei data. Lo scopo? Incarnare fulminamente il modello televisivo, politco di successo, inforcando la via più breve e meno faticosa: aprire le gambe.

Ma ci rendiamo conto, sì o no, che è questo il germe da sradicare, prima di proseguire? Cambierà proprio niente se non saremo in grado di rieducare le generazioni a venire. Le piantine più tenere, le più vulnerabili, forgiabili. Il problema fondamentale è questo: le nuove leve non saranno in grado di edificare una società sana finché questo Grande Fratello orwelliano plagerà le loro menti. Al contrario, coltiveranno sempre più il sistema marcio, futile, superfluo. Privo di reali valori.

E’ giunto il momento di riprenderci questa maltrattata patria. Di unirci contro questo scempio nazionale. Benigni c’illumina sulla missione da perseguire. Negli esempi dei Grandi che hanno fatto la Storia per renderci Liberi: il gesto eroico di fare basta. Rischiare di perdere. Anche la vita. Per vincere. Per restituire ai nostri figli un avvenire degno e meritevole. Per noi. Per il nostro Orgoglio. Per la nostra Grande Italia. "L’unica maniera per realizzare i propri sogni è svegliarsi." Vi devono entrare nel cuore: la passione, l’ardore, il sentimento, l'amore che trasudano dalla magia delle sue parole. Pregne di genuina Cultura.

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