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Valentina Vezzali, VALENTINA L’IMMORTALE

Pochi giorni fa la grande schermitrice Valentina Vezzali ha compiuto 46 anni. Ripercorriamo in sintesi la parabola leggendaria della jesina

Al fine di decretare a chi corrisponda lo scettro di Atleta femminile degli ultimi trentanni basterebbe spulciare gli allori messi in bacheca dalla schermitrice Valentina Vezzali. La jesina ha fatto incetta di medaglie per oltre un ventennio (dal 1994, Argento ai Mondiali ind.), un periodo lunghissimo che - Josefa Idem a parte - non ha eguali in ogni disciplina, seppur sia impossibile fare raffronti con sport che per dna garantiscono meno longevità, come Atletica (a 30 anni sei cotto) o Nuoto (dove addirittura ci si può sentir vecchi già a 25 anni).

La Vezzali in questo ventennio ha riscritto la storia della scherma, conquistando a più riprese l’Europa ed il Mondo intero, anche in versione Olimpica, infrangendo primati d’ogni genere e di qualsiasi epoca. Valentina Vezzali è stata un’atleta le cui imprese travalicavano gli argini della realtà, azioni i cui echi si faranno sentire sino alla fine dei tempi, dell’Universo in ogni sua dimensione. Lei è stata un’entità sovrannaturale in grado di sconquassare il Mondo dello Sport. Il suo palmares è sterminato, emblematico per una schermitrice senza età. Basti pensare ai record di 6 Ori iridati individuali (l’ultimo a 37 anni) ed ai 10 a squadre (16 in toto, altro record, l’ultimo a 41 anni, ma gli ultimi 3 da riserva), ed ai 3 Ori individuali Olimpici (più altrettanti a squadre) che le hanno permesso di diventare l’unica donna a vincere per 3 Olimpiadi consecutive (Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008), nonché l’unica italiana a vincere così tanto ai Giochi (6 Ori in primis). Emblematico della sua statura fu senz’altro l’Oro di Lipsia 2005, quando si laureò Campionessa del Mondo a 4 mesi dalla gravidanza, superando in rimonta la padrona di casa Mueller. Ma potremmo citare pure Catania 2011 (37enne), quando ai Quarti, sospinta dal suo pubblico, realizzò un’impresa fantascientifica, battendo l’avversaria di turno (Maitrejean, Francia) 12-11 quando, pensate, ad un minuto dal termine si trovava sotto 11-5 ed a 38’’ 11-7. Ma forse la rimonta più assurda la centrò alle sue ultime Olimpiadi di Londra 2012, anche se fu una vittoria che le sarebbe valso “solo” un Bronzo: nella finale per il terzo posto affronta la coreana Nam Hyun-Hee; la 38enne Valentina era sotto 8-12 a soli 13 secondi dalla fine; il risultato finale sarà di 13-12!!! La jesina andò così a completare il podio tutto azzurro (prima volta alle Olimpiadi nel fioretto femminile). Ha appeso il fioretto al chiodo nel 2016, a ben 42 primavere, aggiudicandosi un Argento iridato a squadre. In vetta al suo palmares figurano altresì 11 Coppe del Mondo (record, con 78 prove vinte, altro primato imbattibile). Oltre ai suoi successi straordinari ed ai suoi numeri da fantascienza rimarranno di lei anche le sfide proibite con l'eterna rivale nonchè mentore Giovanna Trillini, per una rivalità che ha ispessito ulteriormente la sua effige leggendaria. L'effige leggendaria della scherma fatta persona. Non omnis moriar [nessuno la potrà mai dimenticare].

 

Foto: wikipediaMarie-Lan Nguyen

 

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