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Valentina Nappi: la dignità culturale del porno

Una menzogna per proteggere la propria verginità, ha scatenato violenza a Torino. Eppure non si è accesso nessun dibattito sul tema di come certa ideologia sulla sessualità nazionale sia foriera di gravi scompensi nella gioventù italiana drogata a smartphone e veline.

Valentina Nappi, al contrario, è una giovanissima porno performer napoletana, con idee chiare sulla sessualità che cerca di traghettare il mondo del porno italiano verso nuovi approdi. 

Porno, performer, napoletana: queste sono le parole con cui si descrive, puoi spiegarci la valenza e l'importanza di ognuna di essa? 

Su "porno" devo innanzitutto fornire un chiarimento. Nella caratterizzazione del significato usuale del termine (che è quello che si trova ancora oggi sui vocabolari), gioca un ruolo fondamentale il concetto di "oscenità". Io credo invece che il porno, in sé, oramai non sia più osceno. E che non lo sia più da molto tempo. E questo è un problema. Un problema che non si può risolvere inventando nuove "acrobazie" o nuovi tipi di contenuti "estremi". Per far sì che il porno scandalizzi, oggi, non servono nuovi contenuti ancora più "spinti". Serve, invece, che il porno acquisisca dignità culturale e sia collocato accanto alle pratiche umane "colte" legate alla funzionalità, quali ad esempio il design e l'architettura. Questo sì che sarebbe oltraggioso, per i benpensanti! Non sto dicendo che il porno debba essere arte, ma semplicemente che, al pari di tutto ciò che ha una funzionalità (una sedia, una pinzetta, un tagliaunghie) possa essere progettato e realizzato più o meno bene, con maggiore o minore cultura (credo molto nella valorizzazione della cultura che c'è dietro tutto ciò che è funzionale: cultura non è solo quella del poeta o del giurista, ma anche quella del sarto o del massaggiatore). "Porno" quindi significa per me soprattutto dedizione assoluta, e con pochi fronzoli, alla funzionalità (che è quella di dare piacere sessuale). Funzionalità, come dico spesso, estremamente complessa (perché complessa è la sessualità umana).
Mi sono definita "performer" perché quello che io produco non è un maglione o una giacca, ma azioni. Certo, c'è la registrazione. E quindi il prodotto diventa la registrazione. Ma a me piace pensare di esserci io, lì, presente, a fare la mia performance ogni volta che qualcuno mi guarda in un porno registrato. So che non è così, che il medium è anche una barriera, ecc., ma io vorrei avvicinarmi quanto più è possibile a dare l'idea della "presenza", qualunque sia il medium. Io mi farei toccare le tette dal mondo intero (o quasi!), se fosse possibile...
Quanto a "napoletana", beh, sono napoletana. E mi piacerebbe sfatare il mito della napoletana tradizionalista, pudica e monogama. Mi piace pensare che il sangue partenopeo sia quello degli antichi pompeiani, e Pompei all'epoca voleva dire raffinatezza, edonismo, lussuria...

Lei si è presentata da subito con il suo nome e cognome, senza nascondersi dietro uno pseudonimo, perché questa scelta così netta? 
Perché credo fermamente in quello che faccio e ne vado fiera. Mi vergognerei di me se svolgessi un'attività che dovessi nascondere.

L'ostracismo della sua famiglia è stato netto, fino all'affermazione: "Preferivo saperti drogata". La droga è preferibile al porno? 
Per il gregge, evidentemente sì.

Lei ha scritto, sulla sua pagina di facebook diversi concetti, mi ha colpito molto: "Io sono infinitamente più importante di un pur importantissimo ricercatore da laboratorio, perché dopo di me il Cibo per l'inguine avrà la stessa dignità del Cibo per la mente e del Cibo per l'anima". Me lo può approfondire? 
Ho il massimo rispetto per i ricercatori da laboratorio. Ma, come diceva Kuhn, loro fanno "scienza normale". Io invece vorrei contribuire a quello che, sempre usando le parole di Kuhn, auspico sia un "cambiamento di paradigma". E un cambiamento di paradigma è infinitamente più importante della, pur importantissima, ordinaria amministrazione. Qual è il paradigma che deve cambiare / sta cambiando? Quello della separazione tra l'ambito intellettuale-spirituale e quello pulsionale-materiale. Al cambiamento stiamo già assistendo: si pensi all'alta cucina, a Ferran Adrià. Fino a non molti anni fa, sarebbe stato inconcepibile attribuire un simile valore cognitivo all'opera di un cuoco.

Ancora una sua citazione: "Non sono l'ultima di oggi, ma la prima del domani". 
Significa che non mi vedo come l'ultima (o penultima, terzultima...) espressione di un movimento che viene dal passato, ma come la prima di un movimento futuro. Ad ogni modo, spesso c'è continuità fra le due cose.

Lei ha assunto anche una presa di posizione netta sui fatti di Torino, la paura di una verginità perduta ha scatenato violenza gratuita. Il sesso ha questa valenza così retorica e conservatrice da provocare l'incendio di case? 
L'incendio di case è dipeso dalla bugia (e dal fanatismo degli "esecutori"). Ma una bugia del genere, una bugia così pesante, non si dice se non si ha MOLTA paura. Per questo chi dice che oramai esiste la libertà sessuale o è cieco o è in malafede.

Recentemente, soprattutto dopo le "notti di Arcore" si è accesso il dibattito sul femminismo e le donne: da una parte giovani rampanti, dall'altra femministe arrabbiate, manca qualcuna a suo avviso in questo quadro? 
Certo dibattito femminista non mi appassiona. C'è il femminismo serio (e interessante): non è questo il caso.
 
 Il sesso è sempre ricercato, desiderato, ma di poi osteggiato nei comportamenti pubblici, qual è il problema o il retaggio negativo che si trascina? 
Ci siamo evoluti (e la nostra cultura si è evoluta) per tempi lunghissimi in contesti tecnologicamente molto diversi da quelli in cui viviamo. In assenza di adeguate tecnologie contraccettive, è effettivamente immorale - e dannoso per la società - il sesso libero in una società in cui è necessario un lungo e laborioso accudimento dei figli da parte dei genitori (diverso è il discorso quando è possibile un accudimento di gruppo). Certe leggi morali e religiose sono nate per ragioni pratiche. Ora che tali ragioni pratiche sono venute meno, esse sopravvivono per inerzia, pur essendo contrarie alla razionalità. Per questo la razionalità deve fare un po' la "guerra" al mondo, e quelli che sono indietro (bigotti, ignoranti, ecc.) devono giocoforza soffrire perché il progresso contrasta con le loro abitudini e con la loro cultura radicata. Ovviamente costoro reagiscono con violenza. Ma prima o poi finiscono annientati.

Il suo spaziare intellettivamente quanto l'aiuta nel mondo del porno e quanto invece è visto come la costruzione artefatta di un personaggio? 
Proprio perché non sono un personaggio costruito, non mi pongo il problema di quanto mi aiuti essere in un modo piuttosto che in un altro. Sono come sono: se "funziono", bene, altrimenti è giusto che soccomba.

Esiste la solitudine nella vita di una porno performer? 
Né più né meno che nella vita di qualsiasi altra persona.

Se la paragonassero a Moana Pozzi, cosa ne penserebbe? 
Sono molto diversa.

La sua persona avrebbe suscitato interesse se non avesse scelto la carriera nel mondo del porno, e perché questo diventa un punto di svolta nell'interesse verso qualcuno soprattutto se è una giovane donna (come lo è anche questa intervista)? 
Perché è una scelta difficile e, oggi, economicamente poco gratificante. Pertanto è una scelta rara. Da qui l'interesse.

Immagino che sia appassionata di lettura, quale libri consiglierebbe? 
Non sono appassionata di lettura. Mi interessano degli argomenti, delle discipline. Non la lettura in quanto tale.

Tra Bela Bartok e Maurice Ravel, chi ha la sua preferenza?
Sono due grandissimi, immensi compositori. Intravedo una maggiore grandezza in Bartók, ma Ravel è più nelle mie corde.
 
Il blog di Valentina Nappi: http://www.inpuntadicapezzolo.it/

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.16) 22 dicembre 2011 12:08
    Damiano Mazzotti

    Non mi sembra poi tanto difficile capire che alcune persone nascono con la predisposizione a fare buona musica, altre a fare buone ricerche matematiche e altre a fare del buon sesso.

    E altre ancora nascono predisposte a farsi guardare mentre fanno la cosa più eccitante della loro vita.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.16) 22 dicembre 2011 12:51
    Damiano Mazzotti

    Comunque la masturbazione salverà il mondo dalla sovrappopolazione e forse pure dall’autodistruzione. Infatti le guerre sono spesso legate anche al forte aumento della popolazione, allo stress e alla conseguente necessità di più energia e di più materie prime.

    Quindi W tutte le Pornostar del Mondo! E forse l’Onu dovrebbe promuovere la diffusione della tv satellitare e del Web senza fili, e dedicare il 2012 al sesso virtuale che non fa mai male.

  • Di (---.---.---.201) 22 dicembre 2011 18:29

    Oggi per una donna relativamente carina fare della pornografia o della soft-pornografia è un’ottima scelta! E’ la cosa più facile e intelligente da fare !!

    Con la crisi economica nera che c’è, la disoccupazione e tutto il resto, è inutile mettersi a studiare per 200 anni per poi guadagnare pochi soldi, forse all’estero, facendo un lavoro "che non ci piace"...

    Valentina Nappi è un ottimo esempio per tutte le giovani donne relativamente carine (perchè le bruttine sono fottute e si sa...). 

    Diventando pornostar ( o escort o simili...) si guadagnano tanti soldi, si fa un lavoro molto glamour, senza troppo sforzo, anzi addirittura "godendo" (tutti i maschi pensano che le pornostars godono veramente !!! )....ma soprattutto si ha tanto tanto potere: gli uomini ci ammirano, ci desirano più delle donne che amano; le donne ci invidiano e ci odiano per la bellezza del nostro corpo e per le nostre meravigliose "performances". Che bella sensazione!!

    E poi Valentina dice che grazie a lei la pornografia diventerà un lavoro più importante dell’architettura, un onorabile lavoro molto utilie alla società e molto creativo: fare eccitare gli uomini ! 

    In effetti la società ha veramente bisogno di risolvere questo scomodo problema degli uomini: per guardare un porno (o per trovare una prostituta), i poveri uomini sono costretti a fare degli sforzi enormi, a sentirsi in colpa...Solidarietà per i poveri uomini che vogliono guardasi un porno in tranquillità!! Basta senso di colpa, liberalizziamo tutto. E poi è anche alla moda liberalizzare e giustificare tutto ciò che esiste!

    Geniale, questa Valentina è un esempio da seguire! Diventiamo tutte pornostars e escorts (tanto nn è prostituzione...) Valentina ha capito la direzione che il mondo sta prendendo e l’asseconda con molta furbizia. E infatti lei diventerà ricca. Sicuramente più delle ragazze bruttine, o di quelle che hanno studiato. 

    Daniamo Mazzotti, nel suo commento, ha adorato l’intervista di Valentina di Agoravox e si è alleato con lei : l’uomo e la neo-pornistarletta, insieme, difendono la posizione vincente della liberalizzazione dei mestieri del sesso: così lei si fa tanti soldi, lui si fa tante s## ! 
     

    • Di (---.---.---.66) 26 dicembre 2011 16:34

      Scusami un secondo...Perchè solo le donne belle hanno diritto al sesso?

      E poi perchè una bruttina si dovrebbe attaccare’ come se per una donna ci fosse solo la possibilità di fare porno e non studiare e diventare qualcuno. Rispetto la pornostar, la sua scelta, il suo coraggio ma il tuo commentoè veramente idiota!

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.240) 22 dicembre 2011 20:28
    Damiano Mazzotti

    Ribadisco: W le Pornostar! E bisogna dare addosso a tutti i banchieri e i manager ladri che ci fottono il futuro! E bisogna impedire ai generali carrieristi e sanguinari di continuare a mandare al macello i giovani... Infatti quasi tutti i generali sono così vigliacchi che al massimo rischiano solo la poltrona.
     
    E se dovessi scegliere tra Bush e Berlusconi sceglierei sempre Berlusconi. Ride bene chi ride per ultimo. Continuerò a preferirei i puttanieri intelligenti ai macellai cretini. Ma forse Bush è tarato di natura e come tutti i tarati merita un minimo di comprensione umana.

    E ci sono donne che la danno via per ottenere un posto di lavoro per fare le schiave tutta la vita. Questa donna ha scelto liberamente di fare un’attività che le procurerà molto piacere, molto denaro e molta notorietà. Affari suoi. Imparate a farvi bene gli affari vostri e forse la smetterete di farvi fregare dai burocrati e dai politici.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.240) 22 dicembre 2011 20:32
    Damiano Mazzotti

    La verità è che i film porno limitano il potere ricattatorio delle donne. Se una moglie oggi rifiuta di concedersi al marito per un mese, il marito se ne può sbattere altamente e guardarsi un bel film porno alla faccia sua.

    Anche la femmina vetero-borghese è diventata impotente...

    • Di (---.---.---.201) 22 dicembre 2011 20:53

      "il potere ricattatorio delle donne"? della moglie poi..?? ma in che mondo vivi?? che potere ha "la moglie" oggi???? e poi che vuole dire "rifiuta di concedersi"??? 


      e cmq quando un uomo guarda "un bel film porno" di quelli classici, è solo una ridicola vittima del sistema. 

      voi vi eccitate su delle immagini imposte, immagini che sono sempre le stesse da decenni, voi non avete più fantasia e non sapete più capire cosa amate veramente. vi piacciono a tutti le stesse cose, le stesse posizioni, lo stesso tipo di donna... non scegliete più niente, siete solo vittime, passivi imbecilli. 

      riappropriamoci dei nostri desideri!!! 

      liberiamoci dalla pornografia, sessualità dell’immagine fredda, falsa, ritoccata, senza calore, senza odore, razzista e sessista: il potere ci vuole allontanare dal sesso quello vero, quello creativo, quello delle sensazioni forti, del rispetto e dei sentimenti... perchè tutto questo fa veramente paura al potere, e non le ragazzette che sognano di una pornografia romantica e pulita ma che non hanno capito niente e girano film con Rocco Siffredi !!! 

      sempre contro la pornografia, industria dello schifo 


    • Di (---.---.---.66) 26 dicembre 2011 16:37

      E CHI CASPITERINA HA DETTO CHE I PORNO SE LI GUARDANO SOLO GLI UOMINI?

      I PORNO SE LI GUARDANO ANCHE LE DONNE E NON SONO STATI CREATI SOLO X VOI.

      sOPRATUTTO CHI TI HA DETTO CHE UAN DONNA DEBBA CONCEDERSI AL MARITO SEMPRE E SOLO QUANDO VUOLE LUI COME FOSSE UNA SORTA DI DOVERE?

       

      ma vergognati maschilista!

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.240) 22 dicembre 2011 21:29
    Damiano Mazzotti

    ma dove vive... gli uomini hanno più bisogno di cambiare il menu sessuale... le donne invece in genere preferiscono essere rassicurate da un partner fisso... con qualche scappatella occasionale... specialmente sul luogo di lavoro dove crea grossi casini all’italiana... o in vacanza dove crea grossi casini interculturale..

    Se si vuole fare una cultura legga "Pornosofia" di Simone Regazzoni (Ponte Alle Grazie, 2010). Se farà una ricerca su Google troverà anche la mia recensione su Agoravox e scoprirà che anche le donne stanno imparando ad amare l’universo pornografico (forse più soft e principalmente i prodotti realizzati da registe donne).

    • Di (---.---.---.100) 23 dicembre 2011 13:33

      questi sono le donne e gli uomini che hanno almeno 50 anni. 


      le nuove generazioni non reagiscono così. so benissimo che le donne stanno vedendo sempre più porno , ma si tratta di un porno alternativo e rispettoso. e in ogni caso ,personalmente, io resto della mia idea che non è una soluzione. 

      non si è più capaci di amare, non si hanno più valori, le persone sono tutte perse e depresse. pensano che porno e tradimenti riaccendano la loro passione: che cosa ridicola e borghese. 

      tradire è borghese, i borghesi tradiscono, è alla moda tradire, è alla moda comportarsi male. 

      oggi le storie d amore sono sempre più BRUTTE. sono sicura che anche la tua lo è, visto quello che dici, e mi dispiace .
      finiamola qui tanto è inutile continuare 
  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.83) 23 dicembre 2011 08:50
    Damiano Mazzotti

    questo non link non l’ho proprio capito... devo ancora approfondire la psicologia femminile vetero-borghese.

    E in realtà ci sono molti esseri umani che fanno coppia come fanno coppia i colombi e le oche. E i tradimenti fanno parte di questo gioco delle coppie. Anche quelli virtuali.

    E le donne odiano profondamente tutti i tipi di tradimenti. Anche quelli virtuali. Anche se un uomo si fa una partita di calcetto di nascosto... Ah Ah Ah

  • Di antimoderno (---.---.---.158) 26 dicembre 2011 08:20
    antimoderno

    Questo è un fantastico documento della povertà intellettuale in cui si dibatte l’uomo moderno.

  • Di (---.---.---.227) 30 dicembre 2011 17:14

    L’uomo antico invece...

  • Di (---.---.---.100) 19 marzo 2012 13:35

    Ma lascia perdere Kuhn o altri.
    Un’altra che pensa che citando questo o quello possa sdoganare e rendere culturalmente elevata la pornografia.
    Perchè non si è messa a tutelare la fauna del Madagascar o del Brasile, contro l’inquinamento o altri problemi?! No, guarda "caso", la signorina ha scelto la pornografia e poi addirittura con Rocco; l’argomento è così ridicolo, che vedrete andrà a finire con una intervista su qualche canale TV. Sicuro!
    Sei solo una che l’ha data per fare film e tirare su dei soldi, e che sta cercando di costruirsi una verginità culturale per quello che fa.
    Sei ridicola. Ma va’ a zappare!

  • Di (---.---.---.14) 26 luglio 2012 19:08

    immagino che il commento avesse dell’ironia...

  • Di (---.---.---.45) 8 marzo 2015 19:09

    A proposito di ... CULTURA >

    " ... possa essere progettato e realizzato più o meno bene, con maggiore o minore cultura (credo molto nella valorizzazione della cultura che c’è dietro tutto ciò che è funzionale: cultura non è solo quella del poeta o del giurista, ma anche quella del sarto o del massaggiatore) ...".

    Così veniamo a sapere che ai suoi "clienti" (con le sue esibizioni) trasmette la sua "cultura" frutto di anni di .... 

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