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Vacanze in Sardegna, dove la scienza incontra il mare

Non solo relax, mondanità e mare ma anche scienza, natura ed educazione ambientale per chi trascorrerà l'estate 2018 in Sardegna

La Sardegna, si sa, è un piccolo paradiso a portata di mano. Acque cristalline e dalle sfumature più suggestive circondano un entroterra frastagliato e poco conosciuto. Relax, mondanità e mare sono le direttrici per una classica vacanza sull’isola.

Ma se volessimo sperimentare qualcosa di diverso? Ecco alcuni consigli per togliersi qualche voglia di scienza in Sardegna nell’estate 2018.

Educazione ambientale e natura spettacolare

La Sardegna è costellata di aree naturali protette, tra cui tre parchi nazionali, cinque aree marine, parchi regionali, riserve naturali e oasi. Tutte svolgono un ruolo fondamentale nella protezione dell’ambiente e delle specie endemiche ma anche nell’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. Per questo, in ognuna, c’è almeno un Centro di Educazione Ambientale.

Tra questi segnaliamo il nuovo Centro Multimediale Immersivo Telèia dove si può conoscere l’ambiente marino emerso e sommerso nei dintorni di Alghero. Il centro, che prende il nome da una delle grotte dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, è composto da tre ambienti: una sala d’accoglienza dove due schermi touch introducono il visitatore al territorio; una Immersive Room, con proiezioni touch delle principali specie presenti nella AMP e un Immersive Tunnel, lungo 17 metri e largo 5, dove vengono proiettati su tutte le pareti e il pavimento filmati in 4K dell’ambiente marino, accompagnati da musiche e odori tipici della macchia mediterranea.

Particolarmente adatto a famiglie con bambini è il Parco Sardegna in miniatura a Tuili (VS). Da quest’anno il Parco offre un percorso in più: il Parco Natura, un viaggio nelle foreste tropicali alla scoperta di specie come piranha, camaleonti, iguane, e molto altro ancora. Tra le altre sezioni del Parco ricordiamo anche il Museo dell’Astronomia con il Planetario, il Parco dei Dinosauri, il percorso botanico e la voliera.

L’area naturalistica delle Saline Conti Vecchi, recentemente riqualificata e affidata al FAI, racconta la storia dell’industria del sale, iniziata in quest’area alle porte di Cagliari negli anni 20 del secolo scorso. Un museo industriale, proiezioni immersive e un percorso tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica (tra cui i famosi fenicotteri rosa) permettono al visitatore di immergersi in una realtà unica nel suo genere.

La gola di Gorropu è il canyon più profondo d’Italia. Lungo circa 1,5 chilometri, sprofonda per circa 500 metri e si restringe sul fondo fino a raggiungere la larghezza minima di 4-5 metri. Ubicato nel Supramonte, deve la sua origine all’azione erosiva del Rio Flumineddu. Scrigno di biodiversità grazie a un habitat così particolare, custodisce degli endemismi come la specie erbacea Aquilegia di Gorropu, inserita dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) fra le specie a rischio di estinzione nel Mediterraneo.

Musei, science centre e l’Acquario di Cala Gonone

Il Museo dell’Università di Sassari (mUNISS) promuove la divulgazione e la tutela dei beni storico-scientifici dell’Ateneo offrendo una selezione delle varie collezioni che dalla fine dell’ottocento si sono formate nei singoli dipartimenti per scopi didattici.

Nella Cittadella dei musei di Cagliari, si trova il Museo delle cere anatomiche intitolato a Clemente Susini, famoso cereoplasta in grado di realizzare modelli anatomici realistici. Le cere sono suddivise su 23 tavole di legno, protette da vetrine e corredate da didascalie esplicative.

Sempre a Cagliari troviamo l’Orto Botanico, di proprietà dell’Università. Tra le principali collezioni ci sono le Arecaceae, concentrate nel Palmeto dove è stato ricreato l’habitat di un’oasi utilizzando il ricircolo dell’acqua della Vasca Trifoglio; le Piante succulente; l’Orto dei Semplici, ovvero le piante officinali; le Specie mediterranee, suddivise in esposizione delle geofite, bosco mediterraneo e roccaglie della biodiversità.

Quest’ultime sono zone dove vengono conservate ex situ specie endemiche dei sistemi insulari del Mediterraneo occidentale, soprattutto sarde. Sono presenti anche un Museo Botanico e la Banca del Germoplasma della Sardegna, una struttura dedicata alla conservazione ex situ del germoplasma.

Nelle vicinanze di Cagliari, più precisamente nel parco tecnologico della riserva naturale Piscinamanna, vicino a Pula, si trova il 10LAB, lo spazio interattivo di Sardegna Ricerche, creato per favorire il dialogo fra ricercatori, imprese, scuole e cittadini. Tra le varie attività proposte ci sono i laboratori didattici di tinkering, una vera e propria palestra per aspiranti maker di ogni età, dove imparare a “pensare con le mani”.

25 vasche espositive, 300 specie marine, 450000 litri d’acqua. Questi sono i numeri dell’Acquario di Cala Gonone, a Dorgali (NU). Il suo percorso espositivo si concentra soprattutto sugli ecosistemi marini della Sardegna. A questo si aggiungono poi una sezione tropicale, una vasca tattile e la vasca del mare inquinato, per informare e sensibilizzare il visitatore sul grave problema dell’inquinamento in mare.

L’acquario è anche giardino zoologico e nel 2016 ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il riconoscimento di struttura con alto livello di benessere animale. Per questo gli sono stati affidati due animali in difficoltà: un esemplare di tartaruga Caretta caretta rimasto cieco per uno spiaggiamento in seguito a ingestione di rifiuti e Rosa Fumetta, una volpe vittima di un incendio boschivo.

Segui Lisa Zillio su Twitter

Questo articolo è stato pubblicato qui

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