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Uwe Seeler: gli dei dello sport

È considerato uno dei più grandi attaccanti della storia. Dal repertorio vastissimo, era un centravanti tecnico, potente, elegante, forte di testa e in acrobazia. 

Pur non essendo esclusivamente deputato alla finalizzazione, ha fatto registrare (almeno in campionato, fra Oberliga Nord e Bundesliga) medie gol da capogiro, paragonabili ai mostri sacri del ruolo. Per via della sua scelta di cuore di militare sempre con la squadra della sua città natale, l’Amburgo (rifiutando offerte faraoniche da altre squadre, Inter in primis...) nel corso della sua lunga carriera non ha mai vinto nulla di rilievo a livello internazionale, e persino in Patria non si è spinto oltre uno Scudetto. Non ha vinto nemmeno il Pallone d’Oro, quasi un affronto per un campione del genere. Nei campionati tedeschi a cui ha preso parte ha giocato in toto 476 match conditi da 404 reti, pari all’85% di media realizzativa, fregiandosi di 8 Titoli di Capocannoniere. Si ritirò a 35 anni.

In Nazionale conta 72 caps e 43 gol (59% di media realizzativa). Fu il primo giocatore ad aver segnato in 4 edizioni dei Mondiali (21 partite, record per l’epoca, e 9 gol), che lui non ha mai vinto, arrivando una volta secondo nel ’66.

 Foto: Kroon, Ron/Anefo/Wikimedia

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