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Un referendum per l’indipendenza del Veneto

Da domenica 16 a venerdì 21 marzo 2014 sul sito web www.plebiscito.eu è possibile votare al referendum per ottenere l' "indipendenza veneta".

La domanda referendaria è smeplice e si risponde con un SI o con un NO: "Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica federale indipendente e sovrana?".

Naturalmente è una provocazione, una forzatura che non ha alcun valore legale, tra l'altro, organizzata da una singola componente politica, che fa della secessione l'unico suo programma elettorale. Però è anche vero che, a un giorno dall'apertura delle urne "on line", sono già 150 mila i votanti attivi, almeno secondo gli organizzatori. Se così fosse, il dato è tutt'altro che marginale garantendo all'iniziativa un certo peso politico in un prossimo futuro.

Una nota stampa, rilasciata dal comitato per il Sì all’indipendenza del Veneto, ha precisato che:

“I primi risultati di affluenza sono molto incoraggianti e testimoniano la volontà ferma dei veneti di pronunciarsi in modo sovrano sul proprio destino. Se la tendenza di affluenza al voto sarà confermata, crediamo proprio che il percorso verso la dichiarazione unilaterale di indipendenza del Veneto sarà una cosa naturale che si compierà in un tempo molto breve”.

Diversi i metodi di voto e, al di là di ogni motivazione politica, va dato atto che tale sistema è del tutto innovativo e originale. Si può votare via internet o al telefono, oppure recarsi presso uno fra i centinaia di "seggi" elettorali sparsi in tutto il Veneto. Previa registrazione si riceve un codice personale di voto utile per esprimere la propria preferenza nel metodo di voto prescelto.

Sembra che tutto sia stato concepito a regola d'arte: c'è pure lo spazio per chiarire le ragioni del SI (Link) come pure quelle del NO (Link). Non sfugge, però, che mentre le ragioni del SI sono ampiamente pubblicate, ben motivate, articolate e persino documentate, quelle del NO sono, almeno per ora, completamente vuote. Eppure la consultazione è in corso.

Di questa iniziativa non se ne sente parlare, ma è pur sempre una notizia di interesse, sicuramente più di tante altre.

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