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Un libro sui misteri, crimini e segreti della Sicilia. L’intervista all’autore Enzo Di Pasquale

Un libro interessante, curioso, suggestivo e coinvolgente scritto dall’autore siciliano Enzo Di Pasquale, reduce dal pluripremiato romanzo “Ignazia” e corrispondente per il quotidiano La Sicilia. Questa volta l’autore ci accompagna a visitare il volto misterioso dell’isola: tra enigmi archeologici, città fantasma e corridoi sotterranei, poeti strangolati e tesori nascosti, mostri spaventosi e stragi irrisolte, strani terremoti e presenze aliene, sequestri e misteriose scomparse, miti e leggende, delitti insoluti e molte altre storie inspiegabili. Le ombre si addensano su questo triangolo al centro del Mediterraneo, il cui simbolo, la testa di medusa con tre gambe, è già di per sé un mistero. Ne parliamo proprio con l’autore.

Salve Enzo, un lavoro minuzioso quello che ti ha portato alla realizzazione della tua nuova opera che racconta di quella parte della Sicilia avvolta in un alone di mistero. Quali sono gli argomenti che si possono ritrovare sfogliando le pagine del libro in prossima uscita?

Un lavoro molto impegnativo. Ho faticato un anno intero per portarlo a termine. Sfogliando il libro si possono trovare ben 101 storie misteriose. Quando venni incaricato dalla redazione romana di occuparmi della Sicilia scrivendo 101 misteri, ebbi un momento di scoramento. Temevo di non farcela, di non potere trovare 101 argomenti di cui parlare. Ma la Sicilia è la Sicilia, e alla fine ho dovuto scartare alcune storie perché il numero superava il tetto stabilito dalla collana della Newton. E’ stato per me un bellissimo viaggio nella storia dei misteri siciliani. C’è di tutto: dai miti ai fatti reali, dai personaggi fantastici agli eroi che hanno fatto grande la Sicilia, dagli imbroglioni agli onesti, dai lavoratori ai delinquenti. Si passeggia ad esempio nei corridoi sotterranei di Agrigento, tra i segreti della Montagna Sacra, le catacombe dei Cappuccini; si parla dell’enigma dell’elefante di Catania, Il fantasma del castello di Caccamo, La setta di Beati Paoli, Il giallo della baronessa di Carini, il conte di Cagliostro, i mostri di villa Palagonia, i segreti del bandito Giuliano, la strage di Ustica, l’agenda rossa del giudice Borsellino e molto, molto altro.

Scrivi ad esempio che in Sicilia si trovano le risposte a enigmi arcani e insoluti, come quello che da millenni è rimasto inciso nella Grotta del Genovese a Levanzo o che aleggia sulla necropoli di Pantalica. Dicci di più sui due luoghi citati.

La storia che riguarda Levanzo è straordinaria! Pensa che all’interno della grotta del genovese, scoperta casualmente nel 1949, ci sono i messaggi spediti diecimila anni fa alle generazioni future, altro che internet! Pantalica invece conserva il fascino dell’Aldilà con oltre cinquemila tombe a parete. Siamo in presenza della più grande necropoli rupestre d’Europa. E’ un misterioso alternarsi di vita e morte. Anche questo è un messaggio affidato al tempo e giunto fino a noi. E’ stato inciso nella viva roccia quarantacinque secoli prima di Cristo. Scrivendo mi è piaciuto immaginare che quei buchi a parete potessero in qualche modo essere le porte d’ingresso per un viaggio nel tempo. Chissà…

Lo stesso simbolo della Sicilia, la Trinacria, rappresenta un effige intrisa di leggende, storia e curiosità. Cosa rappresenta e cosa c’è dietro l’antico volto della medusa con tre gambe?

Si tratta della Gorgone, uno dei mostri della mitologia Greca. Le gambe simboleggiano i tre promontori più estremi dell’isola: Capo Lilibeo a Marsala; Capo Peloro a Messina; Capo Passero a Siracusa. E’ conosciuto anche con il nome di Triscele.

Quando uscirà il libro e dove trovarlo?

Il libro, edito dalla casa editrice romana Newton Compton, uscirà il quattro ottobre. Si potrà trovare in tutte le librerie. La prima presentazione è stata programmata il 31 di ottobre alla libreria Feltrinelli di Palermo. Poi girerò per tutta la Sicilia.

Il paese da cui scrivi e fai corrispondenze per il quotidiano La Sicilia è entrato pochi giorni fa nel Guinness dei Primati con la tela dipinta più lunga mai realizzata (ne parliamo anche qui). Castellammare del Golfo è un altro territorio curioso di squisita sicilianità, lo trovi un luogo che si presta al racconto e conserva dei misteri che meritano d’essere raccontati?

Certamente sì, aggiungerei che tutto il comprensorio del golfo di Castellammare è un territorio ricco di curiosità e fertile di misteri. Non dimentichiamo che nel nostro Dna ci sarà qualche traccia elima, quella misteriosa popolazione le cui origini ancora sono ignote. Potremmo essere, secondo Tucidide, i discendenti dei troiani, fuggiti dall’Asia Minore quando Ilio fu incendiata. Fu un popolo che si distinse fondando Erice e Segesta. Una curiosità? Gli Elimi erano piuttosto bassini, ma dotati di una grande fantasia. Perciò tu ed io certamente siamo di discendenza Elima!

 

Enzo Di Pasquale {JPEG}

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