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 Home page > Attualità > Società > Un fortissimo dubbio mi assale: c’è ancora l’UOMO?

Un fortissimo dubbio mi assale: c’è ancora l’UOMO?

15 Marzo 2009 Sono le 22 e 30, su Rai 3 stanno trasmettendo Report, si parla di Catania.

I fatti raccontati e le immagini dei luoghi degradati, ci parlano anche di figure che dovrebbero appartenere al genere umano, ma pur facendo grandissimi sforzi non riesco a vederle come persone.

 

La sensazione più spontanea è un senso di nausea, mi verrebbe da vomitare, ma decido di bere fino in fondo questo amaro calice.

Vedo tanti esseri umani che per le condizioni in cui vivono non diventeranno mai persone.

Ho letto da qualche parte che bisogna fiorire nel giardino in cui si è nati e il pensiero si sposta subito sul mio paese, Boscoreale in provincia di Napoli.

Comincio a cercare analogie tra il mio paese e gli orrori di Catania, ma è troppo banale.

Mi interessa invece analizzare quali sono le analogie tra gli aspiranti cittadini della provincia di Napoli e quelli di Catania.

In decenni di cattiva amministrazione, testimoniata da tutte le opere pubbliche costruite male, a volte inutili e in alcuni casi anche dannose alla vivibilità e alla qualità della vita, non c’è stata mai una ribellione del popolo, la classe politica ha ricevuto sempre i più ampi consensi elettorali, i lamenti della gente non sono mai sfociati in gesti eclatanti, ci si è affidati sempre alla speranza, con l’illusione che i politici e gli amministratori del bene pubblico prima o poi si sarebbero occupati del benessere degli aspiranti cittadini.

Proprio la speranza nei politicanti è diventata la condanna a morte per gli uomini dormienti e imbalsamati dai media.

Ho composto una piccola fiaba che voglio qui trascrivere.

L’ultima fiaba, la fiaba degli ultimi.

C’era una volta una società povera ma viva, piena di dignità e umanità.

Quella società è morta e la dignità è stata seppellita con essa.

Lo Stato che governa, da padre e madre, si è trasformato in vampiro.

Tutti quelli che hanno avuto il potere hanno massacrato la speranza dei deboli, dei poveri e degli indifesi.

Le persone appartenenti alle caste hanno perso il senso dell’umano, sono diventate dei mostri.

I loro comportamenti inumani porteranno in breve tempo alla morte della gente semplice e umile.

Alla fine resteranno da soli sulla terra, insieme a tutte le ricchezze che hanno accumulato a discapito degli ultimi.

Forse solo allora si accorgeranno che hanno preso il posto di Dio.

Dio per loro non esiste anche se si dicono e si professano credenti.

Non avranno Nessuno a cui affidarsi quando dovranno lasciare questo mondo, per cause naturali e non, perchè per ora non sono ancora immortali. –

In conclusione, penso che il mondo è stato affidato all’uomo, l’uomo lo ha portato allo stato di degrado attuale e solo l’uomo può porvi rimedio.

Ma un fortissimo dubbio mi assale: c’è ancora l’UOMO?

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